Avviso ESMA: Dal 2 luglio 2018 le Opzioni binarie sono vietate in Italia e nei paesi Cee.
Questa pagina rimane a solo scopo informativo.
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Le opzioni binarie sono vietate, ti consiglio di dare un’occhiata alla tabella con la mia selezione dei migliori broker sul mercato su cui potrai fare trading con molteplici altri prodotti finanziari.

Le opzioni binarie sono uno strumento che permette di fare trading sulle fluttuazioni del prezzo in diversi mercati globali, che stanno vivendo un momento di particolare popolarità dovuto soprattutto a grandi operazioni di marketing dei broker, che stanno cercando di far arrivare sul mercato anche investitori con capitali di piccola e media portata.

Le tecniche pubblicitarie utilizzate per attirare capitali nelle opzioni binarie non sono state sempre limpide e oneste e questo ha contribuito a creare, intorno allo strumento, risentimenti, sensazione di essere stati truffati e in ultimo una sfiducia totale nello strumento, talvolta giustificata, a volte assolutamente no, in quanto sicuramente esistono possibilità per speculare con le opzioni binarie nel caso in cui ci sapessimo fare.

Non è comunque il mondo di guadagni e opportunità per tutti che in molti provano a descrivere, bisogna muoversi con i proverbiali piedi di piombo, dato che si possono bruciare capitali anche importanti nel giro di pochi minuti.

Cerchiamo di capire assieme cosa sono e come funzionano le opzioni binarie.

Cosa sono le opzioni binarie?

Le opzioni binarie sono considerate delle opzioni esotiche, con l’esotico che sta a sottolineare la complessità di questo strumento, che include un’enormità di clausole e di condizioni che però, a guardare almeno il risultato finale, permettono di avere quelli che sono degli strumenti particolarmente intuitivi e facili da capire anche per chi non ha dimestichezza con gli strumenti finanziari tipici.

L’opzione binaria è un’opzione in tutto e per tutto, con la differenza che il payoff, ovvero il guadagno è o un certo ammontare fissato al momento della scommessa, oppure niente.

Non ci sono dunque guadagni marginali come potrebbe avvenire ad esempio per gli altri strumenti di investimento, ma piuttosto un sistema che ricorda molto da vicino quello delle scommesse, perché al momento della puntata sapremo il guadagno fisso che ci toccherà nel caso in cui il trend seguisse quello che avevamo preventivato.

Scommettere sulle opzioni binarie, la scelta del verbo scommettere non è casuale, come avremo modo di vedere poco più avanti, vuol dire in primis scommettere su un trend.

Un mercato che per molte giurisdizioni non è finanziario, ma di gioco d’azzardo

Le opzioni binarie sono state oggetto di diverse indagini da parte degli enti che si preoccupano di controllare il mercato degli investimenti.

In molte giurisdizioni vengono equiparate (dunque a livello di regolamento seguono) al gioco d’azzardo e non godono delle tutele delle leggi che sono invece pensate per gli investimenti.

Nel caso italiano specifico, le opzioni binarie sono ancora considerate strumento di investimento e dunque seguono legislativamente e fiscalmente i derivati e le opzioni di altro tipo.

In Europa comunque e principalmente nel Regno Unito e a Cipro, le opzioni binarie sono regolate e sono trattate come strumento di investimento a tutti gli effetti, presa di posizione che ha contribuito sicuramente alla diffusione di questo strumento anche in Italia.

Quali sono le differenze con le opzioni normali?

Le opzioni binarie sono molto diverse dalle opzioni che siamo abituati a vedere sui mercati. Queste ultime sono infatti dei contratti derivati che consentono a chi li possiede di acquistare o vendere (a seconda che si tratti di opzione pull o di opzione call) ad un prezzo prestabilito il sottostante.

Nel caso delle opzioni statunitensi si può esercitare l’opzione per tutta la durata del contratto e non alla scadenza, ma questo poco cambia: quando siamo di fronte ad un contratto di opzione siamo infatti davanti a quelli che sono contratti derivati a tutti gli effetti, nonché degli strumenti che hanno un guadagno che è relativo al movimento di prezzo del sottostante e quindi variabile.

Le opzioni inoltre sono talvolta trattate, quando si tratta di opzioni standard, nei cosiddetti mercati regolamentati.

Possono essere dunque scambiate tra investitori e hanno una vita molto più complicata di quello che potremmo pensare. Spesso passano attraverso le mani di diversi proprietari prima della scadenza e altrettanto spesso non vengono esercitate, finendo nel cestino.

Molto più di frequente però, e questo è uno dei punti che avvicina le opzioni binarie alle opzioni tradizionali, anche queste ultime vengono trattate sui mercati OTC o non regolamentati.

Cosa sono i mercati non regolamentati o OTC?

Abbiamo già parlato diverse volte di mercati non regolamentati o OTC e sarà bene affrontare un’altra volta la questione, cercando di comprendere quali sono i rischi principali di questo tipo di mercati.

Per farlo dovremmo cercare innanzitutto di capire come funzionano i mercati regolamentati per i titoli derivati, e dunque anche per le opzioni:

  • Un ente regolatore delle posizioni che gestisce, alla fine in genere di ogni giornata, le diverse posizioni.
  • Le variazioni di valore del sottostante vengono regolate giorno per giorno, trasferendo valore dall’emittente del titolo al detentore dello stesso.
  • Si trattano soltanto contratti standard, il che vuol dire che è anche facile liberarsene prima della scadenza, in quanto sono molti gli operatori che potrebbero avere interesse per contratti standard.
  • L’ente regolatore inoltre può preoccuparsi di inserire delle regole nel sistema per garantirsi la solidità degli investitori e degli enti che partecipano al mercato. Trovarsi a trattare con emittenti che poi falliscono all’interno di un mercato regolamentato è molto raro.

Al contrario nei mercati OTC:

  • Non ci sono enti regolatori, se non l’emittente stesso o il gestore della piattaforma.
  • Le posizioni possono essere aggiornate sul piano quotidiano, ma spesso mancano le garanzie che vengono invece richieste per partecipare.
  • Si è esposti al rischio che l’emittente fallisca: dato che con i derivati inoltre non si porta a casa il sottostante stesso, ma piuttosto si scommette “sulla variazione di prezzo”, nel caso in cui l’emittente dovesse fallire, rimarremmo con un bel pugno di mosche

Le opzioni binarie: guadagni o perdi tutto

La meccanica che governa il mondo delle opzioni binarie è quanto ha indirizzato diversi enti per il controllo finanziario di paesi con mercati più o meno sviluppati per quanto riguarda i derivati esotici, ad indicare questo specifico prodotto come gioco d’azzardo piuttosto che investimento.

Questo deriva dal fatto che con le opzioni binarie o si raddoppia la somma messa “in gioco”, oppure si perde tutto. Non ci sono rendimenti legati all’andamento di un sottostante in modo proporzionale, per quanto possa essere amplificato dalla leva.

Ecco come funziona:

  • ad ogni opzione binaria si associa uno strike price, ovvero un prezzo limite
  • possiamo “scommettere” sul superamento, o meno, di quel prezzo limite
  • nel caso in cui il prezzo si muova nella direzione che abbiamo anticipato (al rialzo o al ribasso) superando il prezzo strike, guadagneremo 100 dollari (o euro, a seconda del mercato di riferimento). In caso contrario, perderemo tutto.

Possiamo fare un esempio per andare a spiegare più in dettaglio il funzionamento delle opzioni binarie.

Immaginiamo di trovare, all’interno del mercato dove operiamo, un’opzione call (call è sinonimo di “acquisto”, quindi se la acquistiamo è perché ipotizziamo che il titolo sottostante si apprezzerà), con sottostante titolo FIAT. L’opzione call che abbiamo deciso di acquistare scade alle 13:00 del medesimo giorno ed ha uno strike price di 5,20€ per azione.

Il prezzo determinato per acquistare l’opzione Call (ricordiamolo, stiamo puntando sul rialzo) è di 45 USD, il che vuol dire che ci sarà di conseguenza qualcun’altro che invece sta comprando un’opzione PUT (ovvero sta scommettendo sul ribasso) a 55 USD, scommettendo che invece alla scadenza il prezzo sarà inferiore ai 5,20€.

Abbiamo a questo punto:

  • Noi: abbiamo speso 45 USD per acquisire la possibilità di guadagnare 100 dollari nel caso in cui il prezzo delle azioni FIAT alle 13:00 superi il prezzo di 5,20€ per azione. I nostri 45 sono il prezzo BID.
  • Il nostro antagonista ha invece speso 55 USD (la somma delle due posizioni è sempre 100 USD o EURO) per guadagnarne 100 nel caso in cui il prezzo, alle 13.00, sia inferiore ai 100 USD. I 55 USD sono chiamati prezzo di ASK.
  • Alle 13:00 se il prezzo di un’azione FIAT sarà superiore a 5,20€, ci metteremo in tasca 100 USD, nel caso contrario se li metterà in tasca il nostro antagonista.

Cosa determina il prezzo ASK e BID?

I prezzi di ASK e BID sono determinati dalla probabilità che l’evento incorporato all’interno dell’opzione binaria si verifichi. Ad un prezzo più alto dell’opzione corrisponde una maggiore probabilità che l’evento si verifichi; ad un prezzo più basso invece corrisponde una probabilità minore che l’evento si presenti.

Nell’esempio che abbiamo fatto sopra, l’evento “azioni FIAT sopra 5,20€ alla scadenza” era considerato come leggermente meno probabile (45 contro 55).

È vero che i ritorni sugli investimenti in opzioni binarie sono altissimi?

Il grosso delle pubblicità che cercano di attirare gli investitori e anche i piccoli risparmiatori puntano proprio al fatto che con le opzioni binarie si può guadagnare tanto, tantissimo e soprattutto molto in fretta.

Le cose, almeno in parte, stanno così: nel caso che abbiamo immaginato sopra, a fronte di un investimento di 45 dollari ne guadagneremmo, in modo immediato, 55. Si tratta di un ritorno sull’investimento superiore del 122%, qualcosa di incredibile anche se paragonato agli strumenti a rischio più elevato, soprattutto tenendo conto del fatto che il guadagno è stato immediato o, al massimo, si sono aspettate pochissime ore.

A fronte di questo va però sottolineato il fatto che anche perdere capitali è facilissimo, e si può perdere tutto quanto si è investito con la stessa facilità e nello stesso periodo di tempo.

Si tratta di un tutto o niente che in molte legislazioni ha fatto assimilare, come abbiamo anticipato in apertura, le opzioni binarie alle scommesse piuttosto che agli strumenti di investimento.

Per cosa si usano le opzioni binarie?

In realtà anche in questo caso, come avviene spesso per i titoli derivati, anche quando esotici, non si tratta soltanto di strumenti che sono stati concepiti per speculare, ma di strumenti che hanno comunque un loro perché all’interno dell’economia finanziaria.

Le opzioni binarie si possono sicuramente utilizzare per speculare finanziariamente, andando letteralmente a scommettere sul movimento di un determinato sottostante, tendenzialmente nel breve periodo (e come avremo modo di vedere più avanti i tempi si stanno progressivamente accorciando) e soprattutto senza interessarsi di quello che sia il reale movimento di lungo periodo, dato che anche nei casi più “a lungo termine” difficilmente un’opzione binaria supera la settimana di durata.

Allo stesso tempo però le opzioni binarie possono essere utilizzate per fare hedging, ovvero per mettersi al riparo da quelle che sono determinate eventualità che potrebbero verificarsi e che potrebbero essere detrimento per una o più delle nostre posizioni finanziarie.

Le operazioni di hedging e riduzione del rischio sono comunque portate avanti con le opzioni binarie a scadenza media e lunga e non, come sarebbe impossibile fare, con le opzioni 60, quelle che hanno praticamente occupato il mercato e che sono forse quelle che hanno contribuito in maggiore misura alla non sempre splendida nomea che hanno questi particolari strumenti.

Le opzioni binarie dunque condividono molto, almeno per gli scopi, con le altre tipologie di derivati, pur mantenendo particolarità importantissime per la valutazione dello strumento di investimento in quanto tale.

Cosa sono le opzioni 60?

Le opzioni 60 sono forse la più grande stortura che ha riguardato il mercato delle opzioni binarie negli ultimi anni, e quella che è responsabile della pessima reputazione che questi strumenti si sono costruiti negli anni.

Il 60 nel nome sta a significare 60 secondi, che è il termine che viene attribuito ai contratti in questione, giocando su variazioni del valore del sottostante estremamente minime e potendo ripetere giocate ogni pochi secondi.

Le opzioni 60, con continue vincite e perdite, nonché con la possibilità di giocare, proprio come avviene con le slot machine, ogni pochissimi secondi, conservano davvero poco dello strumento di investimento e devono essere correttamente considerate come una vera e propria scommessa, che non differisce molto dal puntare sul rosso o sul nero al casinò.

Inoltre gli enti e i broker che emettono tali opzioni binarie si comportano proprio da banco in questo caso, e non avrete un’altra persona pronta a scommettere contro di voi, come avviene per le opzioni binarie “normali” di cui abbiamo parlato poco sopra.

Ci sarà il banco, con la probabilità che un evento si verifichi che sarà accuratamente tarata per dare all’emittente un vantaggio, seppure di pochi punti percentuali. Un vantaggio di pochi punti percentuali che si traduce però, soprattutto dopo tantissime giocate, in quello che è il funzionamento tipico dei giochi d’azzardo: il banco vince sempre e non ci sono davvero possibilità, anche essendo degli investitori esperti, di vincere.

Il problema è fondamentalmente uno: su un arco di tempo tanto ristretto, ovvero di 60 secondi, è impossibile prevedere l’andamento di un’azione, di un indice, di uno scambio valutario, a prescindere da tutto quello che potremmo sapere o non sapere di finanza e di economia.

Si tratterebbe di una scommessa dura e pura anche per chi è esperto di investimenti e c’è anche poco da fidarsi di chi afferma di poterci fornire una strategia per investire sulle opzioni 60, strumento che dovrebbe essere considerato alla stregua di una slot machine o della roulette del casinò.

Principali modelli per operare con le opzioni binarie

Il discorso sulle opzioni binarie 60 però non deve in alcun modo darci l’impressione che tutte le opzioni binarie siano così.

In moltissimi casi, la maggioranza per fortuna, sono ancora degli strumenti decisamente rispettabili, che possono essere d’aiuto soprattutto per chi ha un portafoglio particolarmente variegato, dato che permettono di differenziare anche investendo piccole cifre e di proteggersi contro eventi particolarmente rari, ma che potrebbero essere in grado di colpire sostanzialmente il nostro patrimonio.

Ad ogni modo, quello di cui hai bisogno per guadagnare con le opzioni binarie è una strategia, che tenga conto però, a causa delle particolarità di questo strumento, di variabili diverse rispetto a quelle che siamo in genere abituati a considerare per gli altri strumenti, anche nel caso in cui si tratti di prodotti finanziari ad altissimo rischio e con enorme volatilità.

In primo luogo va considerata la durata dell’opzione binaria. Più sarà lungo il periodo di tempo incorporato nel contratto, più lo strumento assomiglierà ad una forma di investimento piuttosto che una scommessa.

I periodi di tempo medio-lunghi (è raro, ma possono trovarsi opzioni binarie anche a scadenza lunga), permettono di considerare l’opzione binaria come un investimento ad esposizione e possibilità di guadagno prestabilite, il che rende facile calcolare la quantità di opzioni che dovremo mettere in portafoglio soprattutto nel caso in cui dovessero interessarci le possibilità di hedging offerte dalle opzioni stesse.

Allo stesso modo si deve sicuramente tenere conto di quelli che sono i sottostanti di cui andremo ad occuparci.

Difficilmente in assenza di notizie importanti che li riguardino direttamente, sottostanti che hanno un prezzo stabile subiranno grandi variazioni in un arco di tempo particolarmente breve.

Quindi se stiamo puntando di una determinata azione o un determinato titolo che non presenterà durante la durata del contratto trimestrale variazioni del tasso di interesse dell’economia di riferimento, contratti ottenuti oppure appalti persi, difficilmente potrà muoversi in modo considerevole.

Questo per dire che bisognerebbe valutare il discostamento dello strike price dell’opzione binaria dal prezzo attuale del sottostante e valutarlo anche in relazione al tempo che abbiamo a disposizione affinché il sottostante possa davvero muoversi in quella direzione.

Una strategia per guadagnare con le opzioni binarie passa poi da un’attenta valutazione di quelle che sono le probabilità che l’evento incorporato nell’opzione si avveri.

Si tratta di fare valutazioni di carattere economico, le stesse che faremmo quando acquistiamo un’opzione, un contratto future o anche delle semplicissime azioni, sulla possibilità che un determinato prezzo si muova in questa o in quella direzione. Il tutto però, e sta qui la difficoltà insita nello strumento, in un lasso di tempo in genere molto più ristretto e che non lascia tempo per gli appelli, dato anche il fatto che ogni opzione binaria non esercitata varrà esattamente zero e comporterà la perdita dell’interezza del capitale.

Quali sono i rischi delle opzioni binarie?

Le opzioni binarie hanno un fattore di rischio estremamente variabile: un conto è andare a comprare un’opzione a 91 per 100, ovvero acquistare a 91 dollari un’opzione per guadagnarne 100, in quanto si tratterebbe di un evento estremamente probabile.

Una storia completamente diversa è invece quella della controparte della medesima opzione binaria, dove a fronte di un investimento di 9 dollari ne potremmo guadagnare 100, con la possibilità di un enorme guadagno, seconda soltanto all’enorme rischio che stiamo correndo.

Ad ogni modo le opzioni binarie, anche nelle versioni più soft, sono da considerarsi tra gli strumenti più rischiosi che sono in circolazione e non solo perché il sistema è di fatto un tutto o niente.

A contribuire al rischio c’è anche l’emittente: si tratta di opzioni che sono scambiate su mercati secondari non regolamentati, il che vuol dire che in caso di fallimento della casa, il nostro capitale sarebbe ovviamente a rischio, così come succede ad esempio per tutte le obbligazioni e i titoli derivati che vengono scambiati sui mercati OTC.

A fronte del rischio sono sicuramente però interessanti i ritorni, di cui abbiamo parlato poco sopra ma che devono essere comunque considerati anche nell’ottica della possibilità di perdere tutto, e quindi nell’alveo di un investimento sicuramente più strutturato e più complesso, anche nel caso in cui dovesse riguardare esclusivamente opzioni binarie.

Ma dove si comprano le opzioni binarie?

Come ti sarai sicuramente reso conto anche prima di arrivare su questa pagina, le opzioni binarie sono scambiate da tantissimi operatori, ognuno con il proprio mini-mercato di riferimento, all’interno del quale vengono raccolti i clienti del broker medesimo.

Si tratta di mercati in genere OTC e dunque non “comunicanti”, nel senso che diventa particolarmente difficile scambiare le stesse opzioni (soprattutto per quelle a brevissima scadenza).

Ad ogni modo per cominciare ad investire in opzioni binarie è necessario rivolgersi ad uno dei broker che trattano questa specialità finanziaria.

Come scegliere un buon broker per le opzioni binarie?

Un buon broker per le opzioni binarie non va scelto in relazione al premio di iscrizione, che pur potrebbe essere decisamente alto.

A fare la differenza tra quello che è un broker di livello e un truffatore ci sono infatti altri tipi di fattori:

  • quanto è conosciuto? Spulciamo per bene tutte le pagine internet che parlano di questo specifico broker sul quale avremmo messo gli occhi.
  • in quale paese si trova la sede dell’impresa? I luoghi troppo esotici andrebbero sicuramente evitati. Sempre meglio preferire operatori con sede all’interno dell’Unione Europea, anche per via dei regolamenti a cui devono comunque sottostare.
  • offre una piattaforma affidabile? Anche in questo caso Internet può dare una grossissima mano. Cerchiamo di leggere in giro se la piattaforma offerta funziona, se ci sono dei disservizi, se ci sono delle discrepanze tra l’andamento reale del sottostante e quello che invece quello che viene riportato dalla piattaforma stessa.
  • utilizza pubblicità troppo aggressive? Sembrerà strano ma tendenzialmente dietro un broker che utilizza pubblicità particolarmente aggressive (“Diventa ricco con un semplice trucco”, “Diventa ricco con le opzioni binarie” etc) si nasconde un articolatissimo meccanismo per spennarci. Si tratta infatti in genere di broker che offrono opzioni binarie a brevissima scadenza, giocando contro la casa stessa e che hanno l’abitudine sia di sbilanciare le probabilità a loro favore e sia talvolta di non riportare esattamente l’andamento del sottostante; ce ne sono purtroppo moltissimi e si dovrebbe cercare, per quanto possibile, di evitarli. Un buon broker, che offre un servizio di qualità, non ha sicuramente bisogno di utilizzare questi mezzi.
  • è stato messo in Black List dalla Consob? Nonostante non sia spesso il più sveglio degli enti di controllo del mercato finanziario, anche la Consob ha preparato una lista di operatori finanziari, di diritto europeo o extra-comunitario, con i quali non si dovrebbero svolgere operazioni. Inutile forse anche dire che nel caso in cui il nome del vostro broker dovesse comparire in questa lista, sarebbe sicuramente il caso di rivolgersi altrove.

L’autorizzazione Cysec

La Cysec è un ente di diritto cipriota che si occupa del controllo degli operatori finanziari del paese. Si tratta di una sigla che incontrerete moltissime volte nel caso in cui decidiate davvero di provare a saperne di più sulle opzioni binarie.

Sì, perché il grosso dei broker operano proprio dall’isola, sia perché offre tassazione estremamente bassa sulle rendite finanziarie, sia perché dotata di una legislazione finanziaria estremamente più agile rispetto a quelle dei paesi europei continentali.

L’autorizzazione Cysec dunque rappresenta la vidimazione da parte delle autorità cipriote: occhio però, dato che le regole applicate sono spesso meno restrittive di quelle che vengono applicate dagli altri paesi europei, anche se comunque un broker registrato è in linea di massima da considerarsi più affidabile di uno che non lo è.

Quali sono i broker migliori che operano sul mercato europeo?

I broker che operano con successo anche nel nostro paese e che possono essere considerati quantomeno relativamente affidabili sono i seguenti.

Trading Opzione Binarie: ma si può diventare davvero milionari?

Ne abbiamo purtroppo sentite di cotte e di crude da chi pubblicizza le opzioni binarie come la nuova gallina dalle uova d’oro, in grado di renderci milionari con pochi investimenti oculati e un tasso di raddoppio costante del capitale.

Si tratta ovviamente di pubblicità preparate per attirare gli allocchi, perché nessuno con un po’ di buon senso in zucca potrebbe mai credere a quanto viene riportato.

Con le opzioni binarie standard si può sicuramente guadagnare e la possibilità di avere un costo fisso e un guadagno facile da calcolare è particolarmente interessante, soprattutto per chi ha bisogno di differenziare il proprio portafoglio che potrebbe essere magari collegato in larga parte ad investimenti che seguono l’andamento del sottostante 1:1.

Diventare milionari? Non è un’opportunità che capita a molti, e sicuramente a pochissimi tra coloro che decidono di giocarsi il tutto per tutto nelle opzioni binarie: operando oculatamente e accettando qualche rischio si può sicuramente fare un buon guadagno, anche se siamo sicuramente lontani dalle possibilità di moltiplicare infinitamente il proprio capitale.

Un investimento a somma zero

Come avviene spesso per i contratti derivati simmetrici , anche in questo caso siamo davanti ad un mercato a somma zero, nel senso che al guadagno di un investitore corrisponde la perdita in egual somma da parte di un altro operatore.

Si tratta dunque di qualcosa di cui tenere conto: saremo in atteggiamento competitivo con gli altri trader e sarà fondamentalmente la nostra bravura contro la loro a determinare il risultato del nostro investimento.

Le opzioni binarie sono una truffa?

Le opzioni binarie non sono una truffa, o meglio, hanno sicuramente una possibile applicazione legittima all’interno dei mercati finanziari, soprattutto nel caso in cui ci si rivolga a broker solidi.

Sicuramente diverso il discorso per il grosso degli operatori non regolati e non registrati che offrono opzioni 60: in questo caso la linea che divide l’investimento dalla truffa è estremamente sottile non ci sono motivi per ritenere questo tipo di interazioni diverse da quelle che avremmo con un qualunque casinò online.

Non si tratta di investimenti, ma di scommettere al raddoppio su qualcosa che non può essere previsto perché si è bravi, si è studiato oppure si ha un buon fiuto per gli affari.

Ad ogni modo, seguendo quelle che sono le indicazioni che ti abbiamo fornito per la scelta di un buon broker, dovresti essere in grado di scegliere senza alcun tipo di problema un broker in grado di offrire investimenti e non truffe.

Trading Opzioni Binarie: il profilo dell’investitore

In chiusura non possiamo che ricordarti, anche se a questo punto della trattazione dovrebbe essere chiaro, che il Trading Opzioni Binarie è adatto principalmente ad un investitore che ha un profilo di rischio estremamente elevato.

Il rischio insito nelle opzioni binarie, anche a fronte di ritorni sicuramente interessanti, è tra i più alti tra gli strumenti finanziari attualmente disponibili.

Inoltre, soprattutto quando messi davanti alla possibilità di investire in opzioni a scadenza a 60 secondi, è sicuramente necessario avere un buon auto-controllo.

La possibilità del tilt (che questo sistema condivide anche con il forex) ovvero di perdere il controllo e dilapidare in poco tempo un buon capitale allo scopo di recuperare quanto si è perso, è quanto di più pericoloso esiste per chi investe.


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Laura Magistrale in Marketing e Comunicazione d’Impresa (2004) conseguita a pieni voti presso l’Università degli Studi di Torino e Master di II livello presso la Facoltà di Economia di Torino (2006). Scopri di più su Anna e la redazione qui

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