Conosci la differenza fra Stato Patrimoniale e Conto Economico? Sai che sono entrambi degli elementi indispensabili?
Continua a leggere, ti spiegheremo tutto ciò che è inerente a Stato Patrimoniale e Conto Economico: le definizioni, le differenze e, sopratutto, a cosa servono.
Breve premessa sullo Stato Patrimoniale e il Conto Economico
La contabilità d’azienda espleta un ruolo fondamentale nella gestione strategica ed operativa delle imprese italiane di qualsiasi dimensione e in qualunque comparto economico operante.
La ragioneria aziendale e la disciplina contenuta all’interno del Codice civile consentono alle imprese di studiare ed adottare contabilmente le diverse strutture di bilancio che permettono di rappresentare nel modo più trasparente e veritiero possibile la dinamica dei fatti di gestione.
Gli schemi contabili che corredano il Bilancio di un’impresa sono ascrivibili ai seguenti: Nota integrativa, Stato Patrimoniale eConto Economico.
Le voci di bilancio devono essere rappresentate secondo il contenuto riportato e schematizzato nella disciplina civilistica (articoli 2424 e 2425 del Codice civile).
Stato Patrimoniale e Conto Economico rappresentano i principali prospetti contabili del Bilancio d’esercizio e tra i due esistono collegamenti.
Lo schema patrimoniale contiene voci contabili attinenti ai fatti di gestione finanziaria e patrimoniale e si ricollegano alle voci di natura economico-reddituale contenute nel conto economico d’esercizio.
Sia il Conto economico che lo Stato Patrimoniale mettono in evidenza quanto accade in un esercizio contabile (in genere durante un anno fiscale).
Infatti, il Bilancio contiene tutte le variazioni contabili intervenute dallo 01/01 al 31/12 di ogni anno e il Conto economico è il prospetto informativo che evidenzia il risultato economico d’esercizio maturato (“utile o perdita d’esercizio“).
Ecco perché sia lo Stato Patrimoniale che il Conto economico sono due strutture e schemi che servono entrambe in contabilità: ogni voce contabile contenuta in entrambi deve aiutare ogni stakeholder o analista economico-finanziario nell’interpretare lo stato di salute dell’azienda e deve aiutarlo ad esprimere un giudizio valido sulla situazione patrimoniale, finanziaria e reddituale d’impresa.
Differenze fra Stato Patrimoniale e Conto Economico
Come già anticipato in premessa la prassi contabile e la disciplina civilistica sono concordi con il ritenere che il “pacchetto informativoe comunicazionale” del Bilancio debba essere redatto mediante la tenuta e la registrazione di una lunga serie di operazioni contabili e fatti di gestione.
Il sistema di contabilità generale permette la registrazione di tutti gli eventi e le operazioni aziendali (acquisti, vendite, incassi, uscite, etc.) che interessano la vita aziendale.
La partita doppia aiuta ogni redattore del bilancio a rilevare ogni operazione gestionale nel suo aspetto finanziario, economico (patrimoniale e reddituale) al fine ultimo di determinare il reddito d’esercizio e il patrimonio.
Quale differenza tra i due prospetti contabili sebbene siano collegati?
Lo Stato Patrimoniale deve rappresentare la situazione patrimoniale e finanziaria dell’azienda, mentre il Conto economico deve pervenire alla sintesi del risultato economico dell’esercizio (utile o perdita) che viene comunque riportato nello Stato patrimoniale e concorre alla formazione del capitale aziendale.
Partendo dai dati della contabilità generale, si perviene alla rappresentazione di due grandezze economiche:
il reddito d’esercizio (utile o perdita d’esercizio) che trova la sua collocazione nel Conto economico e nello Stato Patrimoniale (Passività).
il patrimonio aziendale, rappresentato nella sezione Passività dello Stato Patrimoniale.
A differenza del Conto economico, lo Stato Patrimoniale con le sue due sezioni (Attività e Passività) rappresenta la situazione del patrimonio aziendale che rappresenta l’insieme dei beni mobili e immobili e indica la ricchezza d’impresa espressa in termini monetari.
Dall’altro lato della medaglia collegato a questa grandezza contabile troviamo la voce di reddito che “esprime” l’aspetto dinamico della ricchezza e del capitale.
Focus su Stato Patrimoniale
Lo Stato Patrimoniale è il documento contabile a sezioni divise e contrapposte (Attività e Passività) che rappresenta dal punto di vista quantitativo la voce del capitale di funzionamento che raccoglie al suo interno anche l’utile o la perdita d’esercizio, scaturente dal Conto economico.
Secondo la normativa civilistica, il prospetto patrimoniale è suddiviso in 2 sezioni sintetizzabili nelle seguenti:
Attivo comprendente i crediti verso soci per versamenti dovuti, le immobilizzazioni, le disponibilità liquide e i crediti; quattro macroclassi le cui voci sono classificate in base al criterio della destinazione.
Passivo, comprendente le riserve, le fonti di finanziamento classificate per natura per scindere e dare informazioni utili sui mezzi di terzi (debiti) e sui mezzi propri (patrimonio netto). Il criterio finanziario aiuta a distinguere i debiti esigibili entro 12 mesi da quelli esigibili oltre i 12.
Focus sul Conto Economico
Il Conto Economico è l’output e la sintesi della dinamica gestionale delle operazioni aziendali che hanno contribuito a determinare il reddito d’esercizio.
Il Conto Economico ha una struttura a forma scalare e si caratterizza per la classificazione dei costi per natura: esso è formato da sole 4 sezioni (individuate con le prime lettere dell’alfabeto).
All’interno del Conto Economico si apprezza come prima voce il Valore della Produzione che, attraverso varie rettifiche e modifiche reddituali a cui vanno scomputati i Costi della Produzione (materie prime, semilavorati, fitti, salari e stipendi, ammortamento, svalutazioni, etc.), si perviene alla differenza tra valore e costi della produzione.
Altra voce è la C) Proventi e oneri finanziari che contiene informazioni contabili utili sui proventi finanziari e interessi passivi oltre agli utili e perdite sui cambi.
La voce D) Rettifiche di valore di attività finanziarie annovera informazioni monetarie relative a rivalutazioni e svalutazioni di immobilizzazioni, di partecipazioni e titoli.
Si perviene prima del computo del carico fiscale ad un risultato prima delle imposte (A – B + – C + – D), si procede con il calcolo delle imposte sul reddito dell’esercizio per giungere all’utile (perdita) d’esercizio.
Perché è indispensabile averli entrambi
Entrambi i prospetti contabili (Stato Patrimoniale e Conto economico) richiesti dalla normativa e dalla prassi contabile danno una rappresentazione a tutto tondo della dinamica gestionale d’impresa derivante dalle operazioni e fatti amministrativi che hanno interessato la vita aziendale.
Ogni fatto gestionale deve essere “tradotto” in termini numerari e monetari venendo a trovare collocazione nello Stato Patrimoniale e nel Conto Economico.
E’ bene e necessario rappresentare ogni singolo evento o operazione contabile in ogni suo aspetto (economico o finanziario) fornendo un valore numerico che consente di pervenire alla stesura del bilancio contabile.
La rappresentazione del capitale e del reddito consentono ai lettori di capire la dinamica gestionale d’impresa e di favorire una lettura “comparata” dello Stato Patrimoniale e del Conto economico.
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