Confusi su cosa siano i Big Data? Non siete i soli

Cosa sono i Big Data

Quest’anno probabilmente avrete sentito parlare abbondantemente dei big data. Questo è il nome che è stato dato alle moli enormi (e costantemente in aumento) di informazioni che le aziende sono oggi in grado di raccogliere sui propri prodotti, clienti, ecc. e sono spesso troppo grandi per essere archiviate e analizzate in-house dalle aziende.

Tutte queste informazioni, se correttamente strutturate e correlate, possono offrire un’enorme potenziale per gli imprenditori avanguardisti. Ma un recente report della Forrester Research ha evidenziato come, per un gran numero di imprenditori medio-piccoli, i big data siano poco chiari e di difficile utilizzo.

Come condiviso dal Wall Street Journal, la ricerca ha intervistato 259 marketing executive di altrettanti medio-piccoli retailer, servizi finanziari e società di prodotto.

Solo il 9% degli intervistati prevede di utilizzare la tecnologia dei big data il prossimo anno. Circa un terzo ha ammesso di trovare il termine big data “molto fuorviante”.

Nonostante ciò, la ricerca della Forrester ha sottolineato l’importanza dei big data e rivelato di come alcune grandi compagnie li stiano già utilizzando in modo efficace. “L’esplosione dei dati ha cambiato il modo in cui lavoriamo,” dice la Forrester. “Ogni interazione, ogni comunicazione, ogni touchpoint crea una breadcrumb digitale, cioè un frammento di dati che può essere analizzato e utilizzato”.

Per esempio, Netflix ha utilizzato queste informazioni per lanciare serie televisive di successo come House of Cards – Gli intrighi del potere e Orange is the New Black, mentre Uber usa i dati provenienti dagli smartphone per monitorare ininterrottamente le commissioni dei taxi in gran parte del mondo.

Nella ricerca leggiamo che anche Clorox (un marchio statunitense di prodotti per la pulizia della casa, che non ispira sicuramente avanguardismo tecnologico) ha ammesso che l’estrazione di dati dai canali social media ha portato un incremento delle vendite nel 2013.

Il report offre poi un altro esempio:

Il produttore di attrezzi da lavoro Jhon Deere e l’azienda biotecnologica Monsanto stanno analizzando le informazioni raccolte da semi, satelliti e trattori per aiutare gli agricoltori a decidere cosa seminare, quando ed in che modo distribuire i sementi.

Certamente, assieme alle lodi, arrivano anche gli avvertimenti. La Forrester suggerisce cautela poiché un così grande cumulo di dati sui clienti espone le aziende ad enormi rischi in termini di privacy e di sicurezza informatica.

Anna Porello

Anna Porello

Imprenditrice digital e cuore pulsante di Intraprendere. Fonda la sua prima startup di entertainment geolocal nel 2006 venduta a una nota azienda italiana. Dopo anni come consulente nei processi di digitalizzazione di grandi imprese, decide di dedicarsi a Intraprendere.net, che co-fonda nel 2016.

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