Vuoi sapere come aprire un’erboristeria?
L’attenzione al benessere, all’alimentazione e alla bellezza con l’ausilio di prodotti biologici sono diventati sempre più preponderanti nelle nostre vite.
Le maggiori marche di cosmetica hanno investito sulla creazione di linee biologiche, attente alla formulazione e agli ingredienti. Tutto il settore del naturale e del biologico ha subito un’impennata nei consumi e nelle vendite.
Se stai pensando di diventare proprietario di un’attività, investire sull’erboristeria potrebbe essere un investimento gratificante e produttivo.
Ci sono anche tante cose da sapere per rispondere alla domanda: come aprire un’erboristeria?
Iniziamo insieme questo viaggio!
Come aprire un’erboristeria: le caratteristiche
Ad oggi, il business del biologico e del naturale, sia in alimentazione che in fatto di cosmesi, sono settori ancora più promettenti e con un appeal sempre maggiore sul pubblico (è stato stimato un aumento del 40% sui consumi dei prodotti erboristici in Italia negli ultimi anni).
La prima scelta da effettuare prima di aprire un’erboristeria è capire se si vogliono preferire prodotti preconfezionati o si intende produrne di propri in laboratorio.
Vendere prodotti preconfezionati
Se intendi vendere prodotti NON alimentari ti basteranno le licenze e le regolamentazioni di base.
Se intendi invece anche puntare su preparati commestibili, dovrai informarti presso la Camera di commercio e il comune sui requisiti (generalmente sono o la vendita in passato di prodotti alimentari, o la frequentazione di un corso di abilitazione professionale).
La legge di riferimento in questi casi è il D.Lgs114/98.
Vendere e produrre preparati erboristici
Se invece vorrai produrre preparati erboristici in proprio e rivenderli nella tua attività, ti sarà necessario conseguire una Laurea triennale in Scienze erboristiche, in Farmacia o in Chimica e tecnologie farmaceutiche.
Potrai studiare anche per una Laurea di specializzazione in Farmacognosia o Scienza e tecnica delle piante officinali. La legge prescrive che tutti i corsi di laurea assimilabili alla triennale in Scienze erboristiche consentono l’accesso alla vendita.
Perché creare un business plan per aprire un’erboristeria?
Nessuna attività, specie una startup, può reggersi in piedi senza un preciso piano di azione che disciplini le scelte societarie. Per questo, prima dell’apertura, dovrai informarti sulla creazione di un solido business plan per la tua azienda.
Trascurarlo significa quasi sicuramente finire nel 50% di start-up che falliscono entro i primi due anni dall’apertura.
Un buon business plan, semplice ma completo, può essere riassunto in sei punti principali:
- Descrizione dell’attività e del contesto in cui intende operare; devi avere chiari tutti gli aspetti dell’attività e il luogo in cui aprirai, descrivere i prodotti che intendi vendere (se sono più integratori alimentari o cosmetici, se hai competenze scientifiche sufficienti da produrre miscele personalizzate, se intendi avvalerti di un laboratorio artigiano esterno).
- Strategie e posizionamento nel mercato; dovrai conoscere sia i tuoi concorrenti che il target della popolazione su cui vorrai investire, per scoprire non solo quali percentuali di interessati potrai coinvolgere, ma anche per rassicurare i fornitori e i dipendenti sulla solidità del tuo progetto.
- Piano operativo: devi rendere limpide le tue scelte imprenditoriali, “traducendole” su carta e mostrandole ai tuoi dipendenti perché ti aiutino a raggiungere gli obiettivi che hai prefissato.
- Struttura e management: se intendi avvalerti di collaboratori dipendenti, dovrai assegnare ad ognuno ruoli e compiti differenziati.
- Risorse e finanziamenti: come conti di ottenere il denaro necessario ad avviare l’attività? Quale cifra ipotizzi ti servirà per la copertura finanziaria? Vorrai approfittare di un franchising erboristerie e prodotti di bellezza naturali?
- Proiezioni di risultato: segnala con chiarezza l’obiettivo che ti vuoi porre e quanto tempo hai a disposizione per raggiungerlo.
Dove aprire un’erboristeria?
Come per tutte le attività commerciali, la scelta della posizione del tuo negozio farà variare sensibilmente gli affari. Scegli un locale visibile, raggiungibile a piedi o con un ampio parcheggio, per far accomodare con praticità i clienti.
Se hai la fortuna di trovarti in una zona pedonale, sfrutta la vetrina per convincere gli acquirenti più impulsivi a farti visita.
Particolare importanza in questo tipo di attività come quella delle erboristerie è l’aspetto dell’interno del negozio. Ci avrai fatto caso, ma molte erboristerie hanno un aspetto un po’ vintage, con tanti elementi funzionali e decorativi assieme (scaffalature a cassetti in legno, consolle in vetro, vasi e bicchieri in ceramica).
Le spese e l’iter per l’apertura di un franchising erboristeria
La spesa di apertura di un’erboristeria, soprattutto se decidi di affidarti ad un franchising, non dovrebbe essere elevata.
Presso la Camera di commercio locale potrai anche informarti riguardo eventuali agevolazioni e sgravi fiscali per l’apertura di nuove aziende, in particolare a nome dei giovani. Ogni Regione indice bandi differenti e dovrai verificare presso l’ufficio di competenze territoriale.
L’iter burocratico
Prima dell’apertura dovrai esperire ad alcune pratiche burocratiche tassative per chi inizia un’attività imprenditoriale.
I documenti e le abilitazioni da richiedere, in pochi punti, sono:
- La richiesta e l’ottenimento della SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività) – viene erogata dal comune.
- L’apertura della partita IVA.
- L’iscrizione al Registro delle imprese presso la Camera di commercio.
- L’allestimento del locale, a norma con i requisiti per le attività di vendita al pubblico (abbattimento delle barriere architettoniche, bagno a disposizione dei clienti).
- Iscrizione all’Inail e all’Inps per te e per tutti i dipendenti.
I costi per aprire un’erboristeria
Almeno inizialmente, è probabile che non avrai bisogno di dipendenti. Questo ti consentirà di stabilizzare il tuo business prima di passare a sostenere spese fisse più impegnative.
Una breve lista delle principali, comunque, è:
- Affitto o acquisto dei locali.
- Costo di licenze e autorizzazioni varie.
- Spese per il primo rifornimento del locale.
- Spese di arredamento.
- Bollette mensili (elettricità, acqua corrente, internet/telefono).
- Spese di promozione.
Perché scegliere un franchising
Vista la popolarità del tema, le catene di erboristerie in franchising sono sempre di più. Ognuna ha particolari richieste finanziarie e non per i nuovi associati, vende prodotti differenti e si fa forte di particolari caratteristiche del marchio.
Sta a te scegliere con quale lavorare, a seconda delle tue preferenze e possibilità. Tieni conto che il mondo del franchising ha risentito in misura minore rispetto a quello autonomo della crisi economica, continuando ad ottenere buoni piazzamenti sulle vendite in tutti i settori.
Un’erboristeria in franchising consente di avere, indicativamente, cinque grandi vantaggi sui gestori autonomi:
- Assistenza prima, dopo e durante le vendite.
- Formazione. Se non conosci la materia verrai formato adeguatamente e sarai seguito nei progressi dell’attività.
- Meno spese, sia per l’apertura che per la gestione. Ti verrà fornito il materiale pubblicitario, non dovrai pagare di tasca tua una parte delle spese di apertura.
- Clientela già fidelizzata. Potrai approfittare del parco clienti già creato dalla notorietà dell’azienda madre.
- Esclusività territoriale. In alcuni casi ti verrà garantito che la stessa azienda non aprirà altri punti vendita nelle immediate vicinanze.
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