Irpef, parola tanto temuta quanto odiata da tutti i contribuenti, non altro che l’acronimo di imposta sul reddito delle persone fisiche. Se cerchi i nuovi scaglioni Irpef attualmente in vigore sei nel posto giusto. Scopriamoli insieme.
Cos’è l’Irpef
Si tratta quindi di un’imposta diretta e personale che viene applicata sui redditi di determinate categorie:
- Lavoratori dipendenti
- Lavoratori autonomi
- Pensionati
- Tutti coloro che percepiscono un reddito da lavoro, da impresa o da capitale
Trattandosi di una tassa progressiva, la percentuale di prelievo aumenta all’aumentare dei redditi percepiti.
La progressività dell’imposta è sancita dall’art. 53 della nostra Costituzione che dice: “tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva” e che il nostro sistema tributario “è informato a criteri di progressività”.
Per poter calcolare qual è la tua aliquota Irpef sono stati individuali cinque distinte fasce reddituali chiamate, appunto, scaglioni Irpef.
Conoscere scaglioni aliquote Irpef è dunque indispensabile per calcolare quanto devi pagare di tasse in base alle tue entrate annue.
Quali sono gli scaglioni irpef 2021?
Vi sono attualmente 5 Irpef scaglioni cui corrispondono 5 aliquote Irpef differenti:
- Fino a 15.000 euro è prevista un’aliquota del 23%;
- Tra 15.001 e 28.000 euro è prevista un’aliquota del 27%;
- Tra 28.001 e 55.000 euro è prevista un’aliquota del 38%;
- Tra 55.001 a 75.000 euro è prevista un’aliquota del 41%;
- Oltre 75.000 euro è prevista un’aliquota del 43%.
Vediamoli insieme ad uno ad uno.
Primo scaglione Irpef
Comprende i contribuenti con reddito compreso tra 0 e 15.000 euro.
Nel caso di lavoratori dipendenti, considerando 12 mensilità (i calcoli Irpef infatti si applicano anche sulla gratifica natalizia o tredicesima), rientrano in questa prima fascia tutti quelli che percepiscono un reddito non superiore a 1.250 euro.
L’aliquota Irpef applicata è del 23%, quindi, nel caso di reddito pari a 15.000 euro, la tassazione sarà di 3.450 euro.
Secondo scaglione Irpef
Riguarda i contribuenti con redditi tra 15.001 e 28.000 euro, quindi, nel caso di lavoratori dipendenti, si tratterà di persone con reddito mensile non superiore a 2.335 euro.
L’aliquota applicata a questa fascia è del 27%, perciò la tassazione, per chi percepisce un reddito pari a 28.000 €, sarà di 6.960 euro.
Tieni presente infatti che, a partire dal secondo scaglione Irpef in poi, l’aliquota successiva è applicata solo sulla parte di reddito eccedente il limite massimo dello scaglione precedente (in questo caso, 15.000 euro).
Terzo scaglione Irpef
Comprende i contribuenti con redditi tra 28.001 e 55.000 euro, quindi, nel caso di lavoratori dipendenti, si tratterà di persone con un reddito mensile non superiore a 4.583 euro.
L’aliquota Irpef stabilita per questo scaglione è pari al 38% applicabile come ho detto sopra, solo sul reddito eccedente il limite massimo dello scaglione Irpef precedente, dunque i 28.000 euro.
Nel caso di reddito massimo per questa fascia, la somma da versare al Fisco sarà quindi pari a 17.220.
Quarto scaglione Irpef
Coinvolge tutti i contribuenti con redditi tra 55.001 a 75.000 euro, quindi nel caso di lavoratori dipendenti si tratta di persone con reddito mensile non superiore a 6.250 euro.
L’aliquota Irpef applicata a questo scaglione è del 41% sulla parte di reddito eccedente il limite massimo dello scaglione precedente (55.000 euro), pertanto l’onere fiscale più alto da pagare sarà pari a 25.420 euro.
Quinto scaglione Irpef
Rientrano in questa fascia di reddito Irpef i contribuenti con oltre 75.000 euro di reddito, quindi nel caso di lavoratori dipendenti si tratterà di persone che percepiscono mensilmente una busta paga superiore a 6.250 euro.
Per loro l’aliquota Irpef prevista sui redditi eccedenti il limite massimo dello scaglione precedente (75.000 euro) è pari al 43%.
Cosa cambia adesso e quali sono i nuovi scaloni Irpef 2022?
In sede di discussione della Legge di Bilancio 2022 il governo ha definito l’emendamento che modifica gli scaglioni Irpef. Ecco la nuova suddivise degli scaloni Irpef che sarà valida da gennaio 2022:
- Fino a 15.000 euro è prevista un’aliquota del 23%;
- Tra 15.001 e 28.000 euro è prevista un’aliquota del 25%;
- Tra 28.001 e 50.000 euro è prevista un’aliquota del 35%;
- Oltre 50.001 euro è prevista un’aliquota del 43%.
Cosa è la no tax area?
Tutti quanti sono tenuti a pagare l’Irpef? La risposta è no, esistono alcune categorie di contribuenti che non devono pagare questa famigerata tassa.
Si tratta, in particolare, di coloro che rientrano nella cosiddetta “no tax area”, un’area di non tassazione calcolata in base a determinate soglie.
Attenzione, non ho parlato di un’unica soglia, in quanto ci sono diverse soglie in base al tipo di reddito su cui viene calcolata l’imposta Irpef da versare.
Ecco di seguito le soglie della no tax area Irpef:
- Soglia fino a 8.174 euro per i redditi da pensione e da lavoro dipendente o assimilato;
- Soglia fino a 5.550 euro per i redditi da lavoro autonomo occasionale;
- Soglia fino a 500 euro per redditi da terreni, redditi agrari e redditi dei fabbricati;
- Soglia fino a 185,92 euro da redditi esclusivamente da terreni;
- Soglia fino a 28.158,28 euro per compensi derivanti da attività sportive dilettantistiche.
Quali sono le aliquote degli scaglioni Irpef?
Abbiamo già visto sopra quali sono le aliquote Irpef 2022 scaglioni applicate, ma te le riepilogo per comodità qui sotto:
- Reddito fino a 15.000 euro: aliquota Irpef pari al 23%;
- Reddito da 15.001 a 28.000 euro: aliquota Irpef pari al 25% applicata sulla parte oltre i 15.000 euro;
- Reddito da 28.001 a 55.000 euro: aliquota Irpef pari al 35% applicata sulla parte oltre i 28.000 euro;
- Reddito oltre 55.001 euro: aliquota Irpef pari al 43% applicata sulla parte oltre i 55.000 euro.
Quanto si paga di Irpef sullo stipendio in base agli scaglioni Irpef
Allora la prima cosa da dire, se vuoi calcolare da solo l’Irpef sul tuo stipendio, è che devi individuare la base imponibile.
Gli scaglioni di reddito sopra elencati, nel caso di lavoratori dipendenti, sono riferiti allo stipendio netto, quindi al reddito complessivo percepito, escludendo i contributi Inps, gli assegni periodici destinati al mantenimento dei figli, gli assegni familiari e gli emolumenti per carichi di famiglia ed includendo invece le indennità di trasferta ed eventuali altre indennità previste da contratto.
Una volta individuata la base imponibile, potrai ricondurre il tuo reddito allo scaglione Irpef corrispondente e applicare le aliquote previste per legge per il calcolo Irpef.
Chiaramente in base a questo calcolo otterrai solo l’imposta lorda, cui dovrai poi sottrarre eventuali detrazioni fiscali cui hai diritto.
Ecco quindi la formula per calcolare l’Irpef:
Reddito complessivo – Oneri deducibili = reddito imponibile
Reddito imponibile x Aliquota Irpef (corrispondente al reddito imponibile) = Irpef lorda
Irpef lorda – Detrazioni d’imposta = Irpef netta
Non preoccuparti però di dover fare questo calcolo ogni volta che devi compilare il 730, in quanto il calcolo delle aliquote quindi l’importo lordo Irpef sarà già disponibile nel Cud annualmente rilasciato dal datore di lavoro o sostituto d’imposta nel caso tu sia un lavoratore dipendente, oppure dall’Inps nel caso tu sia un pensionato.
Cerchi altre pratiche guide sulla tassazione? Qui trovi tutte le guide attualmente disponibili