Sei appassionato di videogiochi e tecnologia, di indovinelli e giochi di squadra? Aprire una escape room potrebbe essere un business interessante.
Si tratta di una modalità di intrattenimento tutta nuova, adatta a diverse fasce d’età e un’ottima alternativa alle serate in pub e discoteche durante l’orario “movida”.
Scopriamo insieme come può rivelarsi un divertente business di successo.
Come aprire una escape room: cos’è e quali caratteristiche deve avere?
L’escape room è una sala giochi interattiva e dinamica, in cui un team di giocatori deve collaborare per risolvere indovinelli e districarsi in prove di abilità fisica per riuscire ad “evadere” dalla stanza.
La squadra di giocatori paga l’accesso alla sala e il noleggio dell’attrezzatura necessaria (per alcuni giochi).
Le partite possono essere più o meno lunghe, ma generalmente durano circa un’ora.
Spesso si possono noleggiare sale anche per altre attività, come i videogiochi arcade e altre trovate creative del gestore: questi sono i principali giochi escape room.
La giornata tipo dello staff di una escape room si dirama su tre attività principali:
- Creazione di percorsi, ideazioni di indovinelli, piazzamento degli indizi nelle sale gioco.
- Promozione delle attività, gestione del sito Internet, creazione di eventi.
- Gestione ordinaria, come contabilità e pulizia dei locali.
Come si può rendere la propria escape room più attraente per i clienti?
Anzitutto, con la creatività. Di certo le persone che vorranno giocare saranno più interessate ad esperienze di live-action, piuttosto che di acquisto di videogiochi preconfezionati. Più sarai creativo nell’ideazione, più aumenterai l’appeal della tua attività.
Ad esempio, puoi personalizzare i percorsi con scelte tematiche: perché non ambientare l’avventura in un ambiente futuristico, o storico, o naturale, o completamente creativo?
Inoltre, i giocatori non vorranno ripetere lo stesso percorso una seconda volta, perché scopriranno quasi tutti i tranelli e i trucchetti durante la prima partita: ogni giorno dovrai inventarti sfide nuove per convincerli a tornare.
Poi, dovrai essere abile nel proporre enigmi non eccessivamente complessi da risolvere, ma abbastanza intricati da incuriosire il gruppo di clienti.
Prima di creare un’escape room, cura il business plan
Il 50% delle start-up fallisce entro 2 anni dall’apertura; il 95% entro 3 anni. Sicuramente non vorrai rientrare in queste inquietanti percentuali.
Quello che accomuna i fallimenti delle aziende è, spesso, l’assenza di un piano di azione ramificato e dettagliato, il cosiddetto business plan.
Nessuna barca può navigare senza capitano, così come nessuna azienda può reggersi in piedi senza un proprietario o un gestore che sappia cosa vuole ottenere, come e in quanto tempo.
Si può riassumere il business plan in sei punti:
- Descrizione dell’azienda e del contesto: scrivi il business plan partendo dalle caratteristiche della tua azienda e dal luogo in cui ti trovi. Aprire un’escape room nei pressi di una scuola superiore o un’università è molto diverso che aprirla in un paesino abitato quasi solo da anziani e famiglie. Studia il luogo in cui intendi aprire, indaga sulla presenza di concorrenti in zona, valuta se e come hanno raggiunto il successo.
- Strategie e posizionamento: devi ricavarti una nicchia in cui sei l’unico ad operare. Se sei il solo nella zona, il monopolio temporaneo ti garantirà la curiosità dei clienti, ma dovrai poi essere abile a convincerli a tornare; se invece hai già dei concorrenti in zona, studia come creare un business creativo (ad esempio introducendo servizi che gli altri non hanno, o creando ambienti di gioco innovativi).
- Piano operativo: devi cercare di tradurre con chiarezza le idee sulla tua azienda, per metterle a disposizione dei fornitori (che devono potersi fidare della tua solidità) e dei dipendenti, che potranno avere dei riferimenti entro cui muoversi per aiutarti a raggiungere gli obiettivi stabiliti.
- Struttura e management: difficilmente potrai occuparti dell’intera escape room da solo. Avrai bisogno di qualcuno alla cassa e al guardaroba, addetti che curino la pulizia, assistenti di gioco che possono intervenire in caso di bisogno per aiutare la squadra, un professionista dei social network che pubblicizzi la tua attività e ti aiuti con il sito internet, un game designer o uno scenografo con cui concordare i giochi da proporre. Ad ogni persona che lavora per la tua azienda dovrai attribuire un ruolo preciso e un compenso adeguato.
- Risorse e finanziamenti: questo tipo di attività è piuttosto costosa da avviare ma poi non necessita di alti investimenti nel tempo. Stabilizzate le spese, sarà facile rientrare dei costi sostenuti in partenza. Dovrai però accertarti di avere le coperture finanziarie per sostenerli, prelevando dai tuoi risparmi o avviando un finanziamento. Informati anche sui bandi per le concessioni di incentivi aziendali per le piccole imprese, specie se sei giovane.
- Proiezioni di risultato: stabilisci quali obiettivi vuoi raggiungere e in quanto tempo, è essenziale renderlo chiaro per i tuoi dipendenti per aiutarli ad orientare il proprio lavoro.
Dove aprire un’escape room?
I tuoi clienti saranno di due categorie principali: ragazzi e giovani che vogliono giocare di squadra, e dipendenti di aziende che stanno puntando al team building.
In entrambi i casi dovrai prevedere un parcheggio per i clienti e aprire in una zona facile da raggiungere, sia con i mezzi che a piedi.
A seconda della fascia che ritieni più appetibile, cerca poi un luogo nei pressi di scuole e università o uffici.
Quanto costa aprire un’escape room? Le spese iniziali e la gestione
La grande spesa per un’escape room è la partenza. Avrai bisogno di un locale abbastanza ampio, in una buona zona, e solo questo potrebbe costarti tra i 3.000 e i 30.000 euro.
Poi dovrai lavorare insieme al game designer o allo scenografo per acquistare gli oggetti di scena: a seconda del livello di complessità che desideri, potrai trovarti a spendere cifre molto diverse.
Per iniziare, potresti partire da scenari più semplici, via via modificati e migliorati a seconda degli introiti di cui disporrai.
Prima dell’apertura dovrai prevedere anche le spese per la licenza commerciale, inquadrata come attività di intrattenimento, e ottenere la SCIA (la certificazione di inizio attività).
Dovrai aprire una partita IVA, iscrivere la tua azienda alla Camera di commercio locale e fare in modo che i tuoi dipendenti risultino iscritti ad INPS e INAIL.
La gestione invece sarà molto più economica. Dovrai provvedere alle spese fisse (affitto, bollette, stipendi dei dipendenti, marketing), ma non dovrai sostituire spesso gli arredi. Sii creativo: utilizza quello che già hai a disposizione in una nuova veste!
Una spesa molto importante, invece, è l’assicurazione. I tuoi clienti giocheranno in una situazione di stress, e devi essere certo di poterti tutelare. Fai firmare ad ogni giocatore, prima della partita, un modulo di esenzione dalle responsabilità civili.
Dovrai provvedere al pagamento di una licenza per il copyright della musica, se vorrai mandarla nel tuo locale per arricchire l’esperienza.
Possibilità di guadagno di una escape room
Una delle escape room più famose al mondo, Escape Expert, ha sede a Dallas, negli USA: dopo il 2015, anno di apertura (prima del 2010 il business praticamente non esisteva), ha guadagnato 70.000 dollari al mese. Questo ti fa capire quanto il business sia redditizio e in crescita.
La quota di partecipazione di ogni giocatore varia tra i 10 e i 30 euro, a seconda della complessità del gioco, della qualità degli arredi e delle scenografie e del numero di partecipanti.
Se la tua azienda sarà creativa e proporrà sempre nuovi giochi, i clienti non esiteranno a tornare.
Perché rivolgersi ad un franchising
Nonostante la crisi economica, le attività in franchising sembrano aver superato quasi indenni il tracollo del paese. Con un indotto annuale di circa 24 miliardi l’anno, forse rivolgerti ad un franchising potrebbe essere una buona idea per la tua escape room.
Non avrai spese di marketing, perché sarà l’azienda madre ad occuparsene, ti verrà fornita assistenza professionale in tutte le fasi della creazione della società e dei giochi da proporre, potrai approfittare del nome per fidelizzare i clienti, o ancor meglio vedere quelli già affezionati al brand venire da te.
Bene, adesso hai tutti gli elementi utili per prendere seriamente in considerazione l’idea di aprire una escape room, magari anche in franchising. Se hai ancora dei dubbi non ti resta che fare subito il quiz per scoprire quale potrebbe essere l’attività commerciale giusta per te
Fai subito il Quiz