Come Aprire un Agriturismo Senza Soldi

Una delle tue ricerche costanti è “Come aprire un agriturismo senza soldi“?

L’Italia è uno dei principali paesi turistici e fra le tipologie di struttura ricettiva più richieste soprattutto dagli stranieri è quella agrituristica: secondo uno studio di Agriturismo.it  che ha analizzato l’andamento del settore nel 2017, la domanda di questo tipo di sistemazione nell’ultimo anno è aumentata dell’8,5%, mentre l’offerta è cresciuta del 6%, per un fatturato complessivo di circa 10 milioni di euro.

Aprire un agriturismo è dunque un’idea imprenditoriale di successo che vale la pena prendere in considerazione; se però ti stai chiedendo come aprire un agriturismo senza soldi, sappi che questo non è molto semplice da fare.

Anzi, diciamo che è proprio impossibile.

Infatti per avviare una struttura di questo tipo, secondo la legge, occorre che le entrate principali della tua società derivino non dalla ricezione ma dalla produzione e vendita di prodotti agricoli, dovrai di necessità investire anche in alcune attività collaterali legate all’agricoltura, silvicoltura o allevamento di animali (trovi qui la guida completa per aprire un agriturismo).

Esiste però un modo per riuscire a realizzare il tuo sogno di aprire un agriturismo con zero spese o comunque in modo low cost: curioso di sapere quale? Continua a leggere e lo scoprirai.

Aprire un agriturismo con Airbnb

Chiariamo, non si tratta di un vero e proprio agriturismo e non sarà ritenuto tale per legge, ma potrebbe trattarsi di un buon compromesso se ciò a cui punti è dare ai tuoi ospiti l’esperienza di un soggiorno bucolico.

Quasi tutti hanno sentito parlare o utilizzato almeno una volta Airbnb, il portale dedicato agli affitti immobiliari online che consente agli ospiti di affittare alloggi privati ​​a breve termine.

Nato solo nel 2007 dall’idea di tre giovani amici e compagni di università, questo sito si è sviluppato così rapidamente da includere oggi annunci per oltre 3 milioni di proprietà disponibili in oltre 65.000 città in tutto il mondo.

Una delle caratteristiche che ha portato al successo Airbnb è sicuramente la varietà dell’offerta disponibile: tramite il motore di ricerca del portale puoi infatti trovare camere, alloggi e perfino ville intere, manieri e castelli, oltre a sistemazioni non convenzionali come case sugli alberi, igloo e piazzole per campeggio.

Perché allora non sfruttare questo canale per avviare il tuo (non) agriturismo?

Il requisito fondamentale, in questo caso, è che tu abbia già un villino o un casale da adibire a residenza turistica: se sei così fortunato non ti resta che seguire le indicazioni e i suggerimenti che ti do di seguito e il gioco è fatto.

Come diventare host Airbnb

Il primo passo per aprire un agriturismo senza soldi (anzi un non-agriturismo) su Airbnb è quello di diventare host su questo portale registrando la tua proprietà: per farlo, occorre inviare foto e una descrizione dello spazio da affittare, oltre ad una tua presentazione.

Tale descrizione dovrà ovviamente essere la più accurata e dettagliata possibile, indicando soprattutto i punti di forza della tua struttura e i motivi per cui le persone dovrebbero sceglierla.

Per capire ad esempio quali servizi aggiuntivi offrire, puoi anche dare un’occhiata ad altre strutture simili alla tua che si trovano nei dintorni e che hanno dei punteggi nelle recensioni particolarmente postivi.

È estremamente importante inoltre fornire immagini di alta qualità del tuo spazio: se non sei in grado di farlo da solo, ti conviene contattare un fotografo professionista. Attraverso uno strumento di calcolo interno al portale potrai anche scegliere i prezzi, anche se di fatto la decisione di quale tariffa applicare spetta sempre solo a te.

Una volta che il tuo alloggio sarà registrato su Airbnb e avrai inserito tutti i dati all’interno della tua scheda, potrà essere visualizzato dai viaggiatori in cerca di alloggio nell’area in cui ti trovi.

Tieni presente che la ricerca su questo sito permette di impostare alcuni criteri quali ad esempio:

  • Destinazione.
  • Date di disponibilità.
  • Prezzo.
  • Numero di camere e/o posti letto.
  • Presenza o meno di alcuni servizi come parcheggio, aria condizionata, giardino esterno, animali ammessi, culla per neonati e così via.
  • Lingua/e parlata/e dall’ospitante.

Prima di prenotare la propria sistemazione, l’ospite può anche contattare direttamente l’host per avere ulteriori informazioni tramite il servizio di messaggistica di Airbnb; il sito è inoltre fruibile anche come app mobile per dispositivi Apple IOS e Android e questo ne semplifica ulteriormente l’utilizzo.

Ricorda infine che ai viaggiatori che hanno soggiornato da te è consentito pubblicare recensioni sulla tua pagina, quindi è molto importante offrire un servizio il più possibile eccellente per stimolare un passaparola positivo attraverso il portale.

Quanto si guadagna aprendo un (non) agriturismo su Airbnb

Diventando host Airbnb, il pagamento del soggiorno da parte di coloro che soggiornano da te avverrà tramite il sito, anche se sarai sempre tu a scegliere il prezzo ed eventuali extra come deposito cauzionale o spese per pulizia finale.

Per bloccare la prenotazione i viaggiatori devono pagare fin da subito l’intero importo, il proprietario riceverà il saldo solo entro le 24 ore dopo l’arrivo degli ospiti.

Tieni inoltre presente che, su prezzo che hai indicato, Airbnb calcola circa un 10% in più a carico degli ospiti che spetta a lui a titolo di commissione; agli host invece viene imposta una trattenuta compresa fra il 3 e il 5 per cento come contributo per l’intermediazione.

Ultimo aspetto da considerare riguarda la tassazione applicata sugli affitti brevi (vale a dire tutti quelli inferiori ai 30 giorni) nel nostro paese: il governo Gentiloni ha infatti stabilito che dal 2018 anche gli host di portali come Airbnb debbano versare il proprio contributo al fisco tramite il sistema della cedolare secca con aliquota al 21% sul canone di locazione.

Cosa significa questo? Te lo spiego subito con un esempio: se ad esempio hai deciso di affittare la tua villetta in campagna per 120 euro a notte, a questa cifra dovrai sottrarre subito il 21% dell’importo, equivalente a circa 25 euro, da versare appunto come tasse.

L’obbligo al versamento tramite cedolare secca impone inoltre all’affittuario e al suo intermediario (in questo caso Airbnb) di registrare il contratto di locazione e conservare tutti i dati della transazione.

Come si può intuire dunque questa normativa ha principalmente lo scopo di far uscire dal sommerso tutti quei casi di affitto in nero che fino a poco tempo fa erano molto diffusi proprio grazie al massiccio utilizzo di questa piattaforma.

Come in ogni tipo di impresa però per riuscire a guadagnare affittando il tuo alloggio turistico su Airbnb occorre avere ben chiari quali sono i tuoi obiettivi finanziari: se stai ad esempio cercando solo di arrotondare le tue imprese mensili, l’investimento da fare sarà certamente minore che se questa fosse la tua attività principale.

Infine, tieni anche presente che il reddito di un’impresa nel settore turistico è influenzato sempre da altri fattori quali ad esempio:

  • La domanda turistica sulla destinazione.
  • La presenza o meno di numerosi competitors.
  • La vicinanza a luoghi di particolare interesse per i visitatori e/ o al presenza mezzi di trasporto quali stazioni, aeroporti e così via.
  • La stagionalità, in quanto solitamente le strutture che si trovano vicino al mare lavorano di più in estate mentre quelle che sono ubicate in città o montagna tendono a riempirsi più durante la stagione fredda, in autunno o primavera.

Perché i viaggiatori preferiscono gli affitti su Airbnb

Ecco ora una buona notizia per te che ti stai chiedendo come aprire un agriturismo senza soldi (in questo caso un non-agriturismo) su Airbnb: sono tanti ormai i viaggiatori, soprattutto fra i giovani, che preferiscono prenotare il loro alloggio su Airbnb rispetto che rivolgersi ad hotel, motel, ostelli e altri canali di vendita come ad esempio Booking o altre OTA.

I motivi di questa preferenza sono tanti:

  • Il costo: un affitto su Airbnb è in genere molto più economico di una camera d’albergo o altro tipo di alloggio (ad esempio una casa vacanza in residence o villaggio).
  • Il tipo di esperienza: Airbnb ha basato gran parte del proprio successo sul fatto di riuscire ad offrire agli ospiti non solo una sistemazione ma una vera e propria esperienza di soggiorno basata sul contatto diretto con la popolazione del luogo, vale a dire lo stesso host, il quale dovrebbe essere in grado di offrire anche consigli e suggerimenti sulle case da fare e da vedere nella sua destinazione.
  • La privacy: gli affitti Airbnb sono in genere più appartati e non soffrono di attività alberghiere rumorose come le partenze degli ospiti mattutini, il servizio di pulizia, i bambini piccoli e il traffico.
  • La varietà dell’offerta: come ho detto all’inizio, Airbnb ha un’enorme varietà di alloggi disponibili, alcuni anche introvabili altrove come fari e case sull’albero.

Inserire un alloggio su Airbnb è impegnativo?

Dopo le buone notizie, torniamo a quelle così e così: avviare un’attività di locazione a breve termine su Airbnb è come avviare una qualsiasi attività commerciale, quindi oltre alla volontà e al desiderio di guadagnare, occorre anche impegnarsi a fondo perché l’attività vada a buon fine.

Le cose da fare più o meno ogni giorno sono le seguenti:

  • Gestire le prenotazioni rispondendo prima di tutto ai messaggi provenienti dai potenziali nuovi affittuari.
  • Organizzarsi per incontrare gli ospiti e consegnare o ritirare loro le chiavi.
  • Assicurarsi che la proprietà sia accuratamente pulita e preparata per l’arrivo degli ospiti, facendo sempre attenzione che le lenzuola siano fresche, gli asciugamani puliti e che ci siano le forniture per la colazione laddove previste.
  • Gestire eventuali problemi di manutenzione quali disinfestazione o guasti ad impianti idraulici, elettrici e riparazioni di elettrodomestici.

Oltre a queste attività di base, dovrai però concentrarti anche sull’offrire ai tuoi clienti la migliore esperienza di viaggio possibile.

Proprio come in tutti gli altri settori, soddisfare i propri ospiti è ciò che garantisce sempre le migliori performance, non solo perché probabilmente i vecchi ospiti torneranno da te, ma anche perché parleranno bene diella tua struttura ad altre persone e ti rilasceranno recensioni positive sul portale.

Uno degli aspetti che viene maggiormente apprezzato dagli ospiti è soprattutto la capacità dell’host di fornire assistenza continua e costante durante tutta la durata del soggiorno: anche se questo potrà sembrarti molto faticoso all’inizio, alla fine vedrai non mancherà di portare i suoi frutti.

Il contatto diretto ti permetterà anche di risolvere tutti i problemi il prima possibile, evitando malintesi e incomprensioni, oltre che di avere coi tuoi ospiti un rapporto molto più stretto che ti servirà anche per comprendere meglio le loro esigenze e necessità.

Bene, adesso sai come poter aprire una struttura similare ad un agriturismo ma abbattendo i costi di un vero e proprio agriturismo. Se, però, vuoi sapere quale potrebbe essere il business davvero adatto a te fai subito il quiz di Intraprendere

Anna Porello

Anna Porello

Imprenditrice digital e cuore pulsante di Intraprendere. Fonda la sua prima startup di entertainment geolocal nel 2006 venduta a una nota azienda italiana. Dopo anni come consulente nei processi di digitalizzazione di grandi imprese, decide di dedicarsi a Intraprendere.net, che co-fonda nel 2016.

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