Vorresti sapere come diventare fisioterapista e se questa possa considerarsi una carriera redditizia?
Beh, secondo i dati Istat ogni anno nel nostro paese si laureano circa 2.000 nuovi fisioterapisti: si tratta dunque di una professione in ascesa e che trova sempre più sbocchi occupazionali per via dell’innalzamento dell’età media e dell’affermarsi di una nuova cultura del benessere.
Scopriamo allora nei paragrafi che seguono chi è, quali competenze deve avere e soprattutto come diventare fisioterapista.
Chi è il fisioterapista
Come forse già sai, la professione del fisioterapista si colloca in campo medico sanitario: si tratta, infatti, di una figura che lavora di solito a stretto contatto con un’equipe medica per permettere ai pazienti di recuperare la propria integrità fisica nell’ambito di una terapia specifica.
Oltre che di cura e riabilitazione, questa figura può occuparsi anche di prevenzione, come nel caso del fisioterapista sportivo, il quale può lavorare sia come libero professionista che come dipendente di una società sportiva, seguendo gli atleti prima, durante e dopo gli allenamenti e le competizioni.
Ma quali sono, di fatto, i pazienti del fisioterapista?
Può trattarsi di:
- Persone anziane o portatrici di handicap che hanno delle disabilità motorie.
- Individui che hanno subito traumi, malattie o interventi chirurgici importanti e devono riacquistare determinate abilità.
- Sportivi che hanno avuto infortuni e vogliono recuperare la corretta forma fisica.
Per fare questo i fisioterapisti utilizzano il massaggio, la manipolazione e la ginnastica, svolta sia a corpo libero che attraverso attrezzi e/o macchinari specifici volti a stimolare parti del corpo del paziente colpite da dolore, traumi o riduzione della capacità motoria.
Come diventare fisioterapista: le skill da possedere
Indubbiamente, per svolgere la professione di fisioterapista, occorre avere una perfetta conoscenza del corpo umano, per questo è richiesta una base medico teorica molto forte da apprendere tramite un percorso di studi adeguato.
Fra le conoscenze richieste ci sono sicuramente quelle in ambito di anatomia e fisiologia dei sistemi muscolo-scheletrici, cardio-circolatori e respiratori; sono inoltre necessarie competenze in fatto di psicologia, neuropsichiatria, chimica e biologia, oltre che una perfetta padronanza delle principali tecniche fisioterapiche.
È inoltre importante avere una certa forza fisica in quanto molto spesso sarà necessario sorreggere o spostare i pazienti, oppure stare in piedi a fianco a loro per tutta la durata della terapia; anche eseguire massaggi e manipolazioni può essere molto stancante per chi li esegue, quindi, se ritieni di non avere abbastanza resistenza, questo lavoro non fa per te.
Tieni inoltre presente che lavorare come fisioterapista ti porterà a stare a contatto diretto con persone anziane, portatori di handicap o persone che hanno subito traumi, menomazioni degli arti o malattie anche molto gravi:
sarà dunque necessario avere molta sensibilità ed empatia per sostenere anche psicologicamente i pazienti che ti sono affidati.
Qualora infine qualcosa dovesse andare storto e la terapia svolta non dovesse ottenere i risultati sperati a causa della gravità delle condizioni del paziente, dovrai anche essere dotato di abbastanza fiducia in te stesso e autostima da non colpevolizzarti o attribuirti la responsabilità di tale insuccesso.
Cosa fa il fisioterapista
Ora che abbiamo inquadrato chi è e quali abilità deve avere un fisioterapista, passiamo ad una delle domande più importanti riguardo il come diventare fisioterapista, ovvero che tipo di mansioni ricopre?
Per decidere infatti se questa può essere la professione adatta a te è necessario sapere esattamente quali siano le sue mansioni specifiche.
Il fatto, ad esempio, che appartenga al settore sanitario, come ho scritto all’inizio del primo paragrafo, non significa che egli possa diagnosticare malattie o prescrivere farmaci o indagini diagnostiche: per questo tipo di prestazioni occorre sempre fare riferimento ad un medico generico o ad uno specialista.
Inoltre, le terapie svolte da un fisioterapista non prevedono il superamento della barriera corporea, quindi non può fare uso di aghi o altri attrezzi che entrino in contatto con sangue o organi interni; ciononostante, in alcune terapie come quelle di riabilitazione del cavo orale o del pavimento pelvico possono essere usati strumenti da inserire in bocca o nella vagina.
Ma vediamo, nello specifico, quali sono le reali aree di intervento di un fisioterapista. Egli può:
- Effettuare massaggi o manipolazioni su pazienti con traumi o patologie che siano state già diagnosticate da un’equipe medica.
- Eseguire terapie di riabilitazione motoria o posturale avvalendosi di tecniche di ginnastica sia individuali che di gruppo.
- Utilizzare alcuni attrezzi o macchinari finalizzati al recupero di abilità funzionali o al potenziamento di alcuni gruppi muscolari debilitati da incidenti o patologie.
- Indirizzare pazienti che presentino ulteriori problemi verso un medico o una struttura ambulatoriale adeguata per ulteriori accertamenti.
- Dare consigli ai propri pazienti o loro familiari su come muoversi meglio o assumere una postura corretta per limitare la comparsa di alcuni problemi legati alla propria patologia.
- Suggerire ai pazienti, una volta terminata la terapia, di effettuare visite di controllo annuali e/o mensili per tenere sotto controllo i risultati ottenuti.
Le patologie che il fisioterapista può trovarsi a trattare sono tante e davvero molto varie: si va da coloro che hanno riportato fratture e contratture a seguito di incidenti o infortuni, a coloro che a causa di un aneurisma hanno subito ictus cerebrali e pertanto possono aver perso l’uso di arti, della parola e persino di ogni funzione cerebrale.
Per ogni paziente sarà scelto un percorso e un programma di riabilitazione specifico che terrà conto sia delle condizioni fisiche che di quelle psichiche: i risultati migliori si ottengono ovviamente nel caso di soggetti che partecipano in modo attivo al trattamento, mentre quando il paziente risulta poco o per nulla collaborativo l’esito delle terapie è più scarso.
Come si diventa fisioterapista
Vediamo ora come diventare fisioterapista ovvero qual è il percorso di studi adatto. Condizione necessaria per poter svolgere questa professione è quella di conseguire la laurea in fisioterapia: si tratta di un corso universitario della durata di tre anni da svolgere presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia.
Essendo un corso a numero chiuso, qualora tu decidessi di intraprendere questa professione, dovrai fornirti di un’ottima preparazione per affrontare il test d’ingresso.
Oltre l’acquisizione di nozioni teoriche, durante la durata del corso universitario dovrai effettuare anche 1.300 ore di tirocinio formativo obbligatorio presso strutture ospedaliere o extra-ospedaliere.
Una volta sostenuti tutti gli esami previsti dal tuo ateneo, dovrai sostenere anche una prova finale che è valida come esame di Stato abilitante all’esercizio alla professione.
A questo punto potrai scegliere se iniziare subito a lavorare o continuare a studiare per conseguire una laurea magistrale o specializzarti ulteriormente con un master di primo livello o altri corsi di perfezionamento come quello per diventare fisioterapista sportivo.
Il corso di laurea magistrale cui hai possibilità di accedere con il diploma di laurea in fisioterapia é quello di Scienze delle Professioni Sanitarie della Riabilitazione.
Come diventare fisioterapista: i corsi regione per regione
Assodato dunque che non è possibile diventare fisioterapista senza conseguire la laurea triennale, ecco l’elenco completo, regione per regione, degli atenei dove sono stati attivati corsi per diventare fisioterapista.
Abruzzo
- Università degli Studi “Gabriele D’Annunzio”
- Università degli Studi di L’Aquila
Calabria
- Università degli Studi “Magna Graecia” di Catanzaro
Campania
- Seconda Università degli Studi di Napoli
- Università degli Studi di Napoli “Federico II”
- Università degli Studi di Salerno
Emilia Romagna
- Università degli Studi di Bologna
- Università degli Studi di Ferrara
- Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia
Friuli Venezia Giulia
- Università degli Studi di Trieste
- Università degli Studi di Udine
Lazio
- Università degli Studi di Roma “La Sapienza”
- Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”
- Università Cattolica del Sacro Cuore Roma
Liguria
- Università degli Studi di Genova
Lombardia
- Università degli Studi dell’Insubria Varese-Como
- Università degli Studi di Brescia
- Università degli Studi di Milano
- Università degli Studi di Milano-Bicocca
- Università degli Studi di Pavia
- Università Vita-Salute San Raffaele
Marche
- Università Politecnica delle Marche
Piemonte
- Università degli Studi del Piemonte Orientale “Amedeo Avogadro”
- Università degli Studi di Torino
Puglia
- Università degli Studi di Bari
- Università degli Studi di Foggia
Sardegna
- Università degli Studi di Cagliari
- Università degli Studi di Sassari
Sicilia
- Università degli Studi di Catania
- Università degli Studi di Messina
- Università degli Studi di Palermo
Toscana
- Università degli Studi di Firenze
- Università degli Studi di Pisa
- Università degli Studi di Siena
Umbria
- Università degli Studi di Perugia
Veneto
- Università degli Studi di Padova
- Università degli Studi di Verona
Quanto guadagna un fisioterapista
Nei paragrafi precedenti abbiamo visto come diventare fisioterapista richieda anni di studio teorico e di pratica presso strutture ospedaliere o ambulatori privati. Ma quali sono poi le reali opportunità di impiego di questa figura professionale e soprattutto quanto guadagna un fisioterapista?
Gli ambiti di lavoro possibili sono tre e a ciascuno corrisponde a modalità di assunzione e trattamento economico specifici:
Lavorare in ambito pubblico
In questo caso il fisioterapista lavora in un centro di riabilitazione ospedaliero, l’assunzione avviene tramite concorso e solitamente è assunto a tempo indeterminato, per cui lo stipendio è stabilito da contratto e si aggira intorno ai 1.400 € al mese.
Talvolta però anche nel settore pubblico vengono assunti fisioterapisti mediante il sistema delle cooperative sociali: in questo caso il fisioterapista è un libero professionista che lavora con partita iva individuale e il compenso è erogato a prestazione.
Lavorare in ambito privato
In questo caso il professionista in fisioterapia svolge la propria attività all’interno di studi privati di fisioterapia, oppure lavora come libero professionista a domicilio: nel primo caso lo stipendio si avvicina a quello di un centro di riabilitazione ospedaliero (circa 1.400 € al mese) mentre nel secondo l’importo è variabile e dipende dal numero di pazienti che il fisioterapista riesce a ottenere.
Una soluzione molto più redditizia è quella di stringere rapporti di lavoro con società sportive come squadre di calcio: in questo caso lo stipendio è in funzione dell’importanza della società in questione, per le squadre del Campionato di Serie A ad esempio i compensi arrivano a superare facilmente i 2.000 € al mese.
Aprire un proprio centro di fisioterapia
Infine, la terza e ultima soluzione, sempre in ambito privato, è quella che il fisioterapista, una volta formato, anziché lavorare presso terzi apra il proprio centro di fisioterapia: le opportunità in questo caso sono molteplici e una di quelle oggi più gettonate consiste nei rivolgersi a dei franchising.
Dal punto di vista delle cose da fare per aprire un proprio centro di fisioterapia ovviamente l’elenco è abbastanza lungo: dovrai infatti trovare il locale idoneo, selezionare i tuoi collaboratori, acquistare le attrezzature necessarie e promuovere efficacemente la tua nuova attività con operazioni di marketing.
Ma prima di tutto questo, non finirò mai di dirlo, dovrai realizzare il tuo business plan
I guadagni, in questo caso, dipendono dal giro di clienti che riuscirai ad avere e dalla qualità e quantità delle prestazioni erogate.
In generale, comunque se vuoi sapere come diventare fisioterapista, sia che tu scelga di lavorare in ambito pubblico oppure in quello privato, quella del fisioterapista è una professione che può regalare davvero grandi soddisfazioni, sia dal punto di vista dell’attività svolta che per quello che concerne l’aspetto economico.
Adesso sai come diventare fisioterapista, ma per essere davvero sicuro di quale potrebbe essere il business adatto a te fai subito il quiz di Intraprendere
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