Come Diventare Avvocato: la Guida Completa dalla A alla Zeta

come diventare avvocato

Ti sei mai chiesto come diventare avvocato?

Questa guida nasce proprio per soddisfare ogni tua curiosità sulla professione dell’avvocato. Nei prossimi paragrafi tratteremo tutto quello che c’è da sapere su come diventare avvocato. Il percorso da intraprendere si comporrà così:

  • laurea in giurisprudenza
  • praticantato
  • abilitazione forense

Mettiamo ora da parte i preamboli e andiamo a scoprire ogni dettaglio sul professionista dei tribunali!

Come si diventa avvocato?

Come risponderesti alla domanda: “Come diventare avvocato?”. Una risposta schietta e diretta potrebbe essere: “Con tanta fatica ed impegno”. Infatti il percorso per diventare avvocato è piuttosto lungo e richiederà molta dedizione.

Questo certamente non deve spaventarti, anche perché non dimenticare che la passione è il motore principale per raggiungere un obiettivo.

Prima di scoprire i vari requisiti avvocato definiamo meglio le sue mansioni. Che cosa fa un avvocato?

È un professionista che svolge in favore dei propri clienti:

  • Rappresentanza legale: rappresenta i propri clienti nei tribunali davanti ad un giudice per questioni di diritto pubblico o privato. Fornisce documenti e prove a favore della parte assistita. L’obbiettivo è convincere il giudice a giudicare positivamente il proprio cliente;
  • Consulenza legale: l’avvocato è un esperto di legge. Perciò può fornire consigli ai propri clienti. Dice loro come esercitare e rivendicare i propri diritti. Li spiega codici e normative. Infine indica quale azione legale intraprendere;
  • Abilità interpretative: l’avvocato conosce a fondo la Legge. Questo gli permette di trovare la soluzione legale per ogni caso. Un buon avvocato deve sapere interpretare velocemente ogni situazione e avere sempre la risposta giusta.

Come diventare avvocato: cosa si studia per diventare avvocato?

La tua riflessione su come diventare avvocato inizierà proprio dal percorso di studi. È ovviamente necessaria una laurea in giurisprudenza. La sua durata è di 5 anni.

Imparerai a conoscere i principali rami del diritto. Il percorso di studi si suddividerà in attività formative di base e attività formative caratterizzanti.

Le prime sono:

  • storia del diritto
  • filosofia del diritto
  • diritto privato
  • diritto costituzionale

Le attività formative caratterizzanti sono:

  • diritto penale
  • diritto commerciale
  • diritto economico
  • diritto pubblicitario
  • diritto comparato
  • diritto amministrativo
  • diritto internazionale
  • procedura civile
  • procedura penale
  • diritto del lavoro

Una volta conseguita la laurea avrà inizio la fase del praticantato.  La pratica forense ha una durata di 18 mesi. Durante questo periodo dovrai partecipare ad almeno 20 udienze.

Dove si fa il praticantato? Potrai svolgerlo presso qualunque studio legale. L’avvocato dello studio deve però essere iscritto all’Albo professionale degli avvocati da almeno 5 anni.

Un’alternativa al praticantato nello studio di un avvocato è rappresentata dal tirocinio presso l’Avvocatura dello Stato oppure presso l’Avvocatura Distrettuale dei Comuni. In questo ultimo caso però è consentito un periodo di soli 12 mesi. I restanti sei mesi di praticantato dovrai poi svolgerli presso un’altra sede idonea.

Se vorrai esercitarti con il diritto internazionale potrai svolgere il semestre europeo. Andrai a fare sei mesi di praticantato in uno studio di un paese dell’Unione Europea.

Come prepararsi all’esame di abilitazione

Una volta completato anche il praticantato cosa dovrai fare? Sostenere l’esame di Stato per ottenere l’abilitazione avvocato.

Come diventare avvocato: i requisiti per l’iscrizione albo avvocati

L’esame sarà strutturato in diverse parti. Verranno verificate le tue competenze e attitudini specifiche. Vediamole nel dettaglio:

  • 3 prove scritte. Dovrai redigere due pareri legali sulle materie estratte e regolate dal codice civile o penale. Infine dovrai produrre un atto giudiziario su un quesito a scelta tra quelli proposti in prova d’esame. L’atto sarò relativo al diritto privato, penale o amministrativo.
  • Prova orale. Consiste in un colloquio di circa un’ora davanti ad una commissione composta da giuristi, professori universitari, avvocati o magistrati. Durante la prova orale ti verranno poste delle domande sugli scritti. Verrai interrogato anche sulle materie giuridiche.

Superato però l’esame non resterà altro che l’ultimo step: l’iscrizione all’Albo degli Avvocati.

Cosa serve per iscriversi all’albo degli avvocati?

  • Richiesta d’iscrizione in bollo da 16 euro
  • La ricevuta attestante il versamento dei contributi all’agenzia delle entrate
  • La ricevuta attestante il versamento dei contributi all’ente per il diritto universitario regionale
  • Certificato attestante l’avvenuto superamento dell’esame di abilitazione
  • fotocopia del codice fiscale e della carta d’identità
  • due fototessere
  • Modulo “Questionario” ed “Informativa privacy” compilato e sottoscritto
  • Pagamento quota d’iscrizione all’albo
  • 4 marche da bollo da 16 euro

Per rimanere iscritto all’albo dovrai dimostrare l’esercizio effettivo, continuo e prevalente della professione.

Cosa fa l’avvocato penale?

Nella riflessione su come diventare avvocato non ci siamo ancora chiesti in quale campo svolgeremo la nostra futura professione. Civilista, penalista o cassazionista?

Per diventare avvocato penalista dovrai seguire lo stesso percorso spiegato poco fa. Lo stesso vale per le altre tipologie di avvocato. La differenza sta nel campo d’azione.

Che cosa fa un avvocato penalista? Difende un cliente che ha subito o compiuto reati. Quali reati in particolare? Sono moltissimi. Ecco qui i principali:

  • furto
  • appropriazione indebita
  • peculato
  • concussione
  • omicidio
  • sequestro di persona
  • diffamazione
  • truffa
  • violenza
  • spaccio di droga

Un avvocato penalista fa da mediatore tra privati cittadini e la Procura della Repubblica.

Di cosa si occupa l’avvocato civilista

Se l’avvocato penalista faceva riferimento al codice penale, l’avvocato civilista si occuperà del diritto civile. È quel ramo del diritto privato che regola i rapporti tra privati cittadini oppure tra questi e gli enti pubblici.

Scendendo nel dettaglio alcune delle principali controversie di cui si occuperà sono:

  • Diritto di famiglia (separazioni, divorzi);
  • Successioni (testamento, rapporti tra eredi);
  • Diritti di proprietà;
  • Rapporti lavorativi e diritto commerciale;
  • Cause di condominio;
  • Azioni legali da parte dei consumatori;
  • Recupero crediti;

L’avvocato civilista si occupa dei rapporti tra privati ed enti pubblici, ma ti sei mai chiesto chi regola le controversie tra i fedeli e la Chiesa? Il diritto canonico! Esiste un avvocato di riferimento anche per questo ramo del diritto, ovvero l’avvocato rotale.

Ma come diventare avvocato rotale? Questo è l’unico caso in cui l’iter da seguire si differenzia rispetto al classico percorso dell’avvocatura, ed in cui non è richiesta una laurea in Giurisprudenza.

Per diventare avvocato rotale occorre conseguire un diploma di laurea in diritto canonico presso una delle Università pontificie. Dopodiché bisognerà conseguire un dottorato di diritto canonico. Una volta ottenuto sarai abile alla difesa nei tribunali ecclesiastici locali. Non è previsto alcun esame di abilitazione per svolgere la professione.

Come trovare i clienti per un avvocato?

Fin qui abbiamo osservato gran parte di tutto quello che c’è da sapere su come diventare avvocato. Cosa manca ancora? Capire come accrescere il proprio portafoglio clienti. La professione dell’avvocato in Italia è molto diffusa. Siamo il terzo paese europeo per numero di avvocati: possiamo contare 4 professionisti in toga nera ogni 1000 abitanti.

Con questi numeri, come potrai immaginare, il livello di concorrenza è piuttosto elevato. Allora come fare per emergere in questa marea di professionisti?

È necessario costruire intorno a sé una solida rete di contatti.

Ecco qui allora gli step per trovare i clienti per un avvocato:

  • Presenza online: crea un tuo sito o un blog. Utilizza un linguaggio semplice comprensibile da tutti. Chiunque leggendo i tuoi articoli potrà trovare uno spunto per le proprie situazioni legali. Proponiti come uno specialista di un determinato ramo dell’avvocatura.
  • Newsletter: i clienti ti dovranno riconoscere come il principale interlocutore delle loro problematiche legali. Sfrutta anche una newsletter per tenerli sempre aggiornati!
  • Download gratuiti: sul tuo sito metti a disposizioni anche delle guide gratuite. I clienti si sentiranno coccolati e acquisteranno fiducia in te.
  • Partecipa agli eventi: è un ottimo modo per allargare la tua rete di contatti. Partecipa a conferenze ed eventi legati agli avvocati.
  • Allarga la tua rete: stringi rapporti con i professionisti di altri settori. Possono sempre rilevarsi utili ed il passaparola è ancora un’arma formidabile.
  • Presenza social: come il sito è vitale una presenza social. Fatti conoscere anche attraverso una pagina facebook ed un profilo instagram.
  • Siti di intermediazione online: questi siti mettono in contatto gli utenti con gli studi associati. Essere presente qui ti potrebbe aiutare a trovare nuovi clienti.
  • Assumi validi collaboratori. Un cliente soddisfatto tornerà e ti consiglierà ad altri. Dovrai essere in sintonia con i tuoi collaboratori per sbrigare al meglio ogni lavoro.

Quanto guadagna un avvocato?

Alla base della scelta di intraprendere la professione di avvocato c’è indubbiamente una buona carica di passione, ma anche la prospettiva futura di un ottimo stipendio. Ma quanto guadagna un penalista? Ed un civilista?

Gli stipendi negli ultimi vent’anni sono diminuiti. Alla fine degli anni ’90 un avvocato con un proprio studio guadagnava in media 54.000 euro all’anno, mentre oggi i ricavi si attestano a malapena a 37.500 euro l’anno.

Se si scende nello specifico i dati sono ancora più preoccupanti soprattutto per i giovani avvocati. I tirocinanti spesso non ottengono stipendio oppure un rimborso spese di circa 500 euro mensili. Non se la passano molto meglio neanche i neo abilitati che spesso lavorano in qualche studio associato: la media mensile è di appena 1000 euro.

Secondo i dati per gli avvocati sotto i 45 anni il reddito massimo non arriva a 30.000 euro annui. La fascia d’età più redditizia rimane quella degli avvocati tra i 65 e i 69 anni. Questi possono contare su un portafoglio clienti di lunga data. Paradossalmente crescono anche i redditi degli avvocati over 74.

Quanto guadagnano gli avvocati in Italia? Ecco qui gli stipendi annui delle principali regioni:

  • Lombardia: 67.382 euro
  • Trentino: 63.576 euro
  • Veneto: 48.123 euro
  • Lazio: 47.155 euro
  • Piemonte: 46.251 euro
  • Marche: 32.199 euro
  • Molise: 19.501 euro
  • Calabria: 17.587 euro

Esistono anche grandi differenze di genere. In Lombardia le donne avvocato guadagnano 38.535 euro l’anno, mentre gli uomini 97.640 euro. In Campania le donne 14.150 euro e gli uomini 33.508 euro. Gli avvocati donna più ricchi sono quelli del Trentino con 39.028 euro di media.

Il viaggio su come diventare avvocato termina qui. Ora non ti resta altro che decidere se faccia al caso tuo!

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Redazione di Intraprendere

Redazione di Intraprendere

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