Scopri i 4 Segreti di Sergey Brin, il Miliardario CoFondatore di Google

Ovviamente tutti vogliono avere successo, ma io voglio essere considerato come innovativo, molto affidabile, etico e, in ultima analisi, fare una grande differenza nel mondo”. Sergey Brin, co-fondatore di Google e attualmente al 14° posto nel ranking dei più ricchi uomini del mondo targata Forbes, con un patrimonio personale di 42.8 miliardi di dollari.

Sergey Mikhaylovich Brin nasce a Mosca nel 1973 in una famiglia di ebrei russi; i genitori, Yevgenia e Mikhail Brin sono entrambi laureati alla Università statale Lomonosov di Mosca, ma, subendo discriminazioni e limitazioni in quanto ebrei, il padre ben presto si rese conto che vivendo in Russia non avrebbe potuto ottenere la carriera a cui aspirava per se e per suo figlio Sergey.

Nel 1979 otterranno quindi il visto per uscire dal Paese e raggiungeranno gli Stati Uniti; a tal proposito ricorderà recentemente:

Sono venuto qui negli Stati Uniti a sei anni con la mia famiglia dall’Unione Sovietica, ai tempi il più grande nemico che gli Stati Uniti avevano…È stato un periodo terribile, la Guerra Fredda, come alcune persone ricordano. Persisteva la minaccia di annientamento nucleare. Ciononostante gli Stati Uniti hanno avuto il coraggio di accogliere me e la mia famiglia come rifugiati.

La famiglia Brin approderà nel Maryland e il piccolo Sergey frequenterà una scuola montessoriana (proprio come l’altro co-fondatore di Google Larry Page) il cui metodo incoraggia la creatività, la capacità di analisi e l’indipendenza dei bambini.

Nel 1990, a diciassette anni, ritornerà in Russia grazie ad un viaggio di scambio culturale organizzato dal padre per il gruppo di studenti di matematica della scuola.

Il viaggio in Russia risveglierà in Brin la paura della repressione sovietica.

Quella esperienza risveglierà in lui la paura vissuta durante l’infanzia per l’oppressione sovietica e rischierà di venire arrestato per aver lanciato delle pietre contro l’auto della polizia.

Nel 1993 otterrà un laurea a pieni voti in informatica e matematica presso la University of Maryland e si sposterà a Stanford per ottenere il dottorato di ricerca.

Qui, nel 1995, conoscerà Larry Page: accumunati dalla medesima formazione, dall’impronta montessoriana e dal medesimo interesse per cambiare il mondo grazie alla tecnologia, cominceranno a lavorare insieme per dare vita ad un binomio che sarà destinato a lasciare il segno per molto tempo nel mondo dell’innovazione tecnologica e dello sviluppo digitale.

Lavoreranno ad un motore di ricerca che chiameranno inizialmente BackRub e saranno co-autori di un saggio, ancora oggi uno dei documenti scientifici più scaricati, intitolato “The Anatomy of a Large-Scale Hypertextual Web Search Engine”.

Nel ’98 registreranno il dominio Google.com e daranno vita ad una compagnia con una mission ben precisa e ambiziosa: “Organizzare le informazioni a livello mondiale e renderle accessibili e utili per tutti”.

Brin, come Page, si dedicherà ad altri progetti come trovare una risoluzione al problema del cambiamento climatico lavorando alla parte filantropica di Google, Google.org che si occupa di investire nelle energie rinnovabili.

Nel 2008 investirà 4.5 milioni di dollari nella Space Adventure, una compagnia di turismo spaziale situata in Virginia, per assicurarsi la prenotazione in uno dei voli proposti dalla compagnia.

Nel 2012 entrerà a far parte di “Project Glass”, il programma di ricerca e sviluppo di Google che darà vita ai Google Glass, degli occhiali dotati di realtà aumentata.

Lo scopo di Project Glass sarà quello di creare un dispositivo in grado di esercitare, senza l’ausilio di fili, le medesime funzioni di uno smartphone e che ne consenta l’interazione con Internet tramite comandi vocali.

Il programma verrà però chiuso nel 2016, per poi tornare a luglio del 2017 con un nuovo design, nuove implementazioni e, soprattutto, un cambiamento del core target: non più utenza consumer ma aziende e lavoratori.

Un altro progetto di cui sarà una mente attiva sarà “Google Driverless Car” il cui scopo sarà quello di creare delle automobili autonome le cui finalità saranno di rendere più sicuri e facili gli spostamenti alle persone.

Sergey Brin sostenitore della libertà d’espressione

Memore della condizione della sua famiglia in Unione Sovietica e per questo da sempre sostenitore della libertà d’espressione, Sergey Brin sarà colui che più soffrirà la decisione di sottostare alla censura dei risultati di ricerca imposta dal regime cinese.

Nel 2010 Google annuncerà la chiusura del portale in Cina.

Ma il 12 gennaio del 2010 Google renderà noto un pesante cyber attacco ai danni dei propri computer e delle infrastrutture aziendali con un tentato accesso a due e-mail di cui Google è proprietaria intellettuale.

Dalle verifiche effettuate risulterà che la provenienza di questi attacchi sarà la Cina, si tratterà infatti di un attacco mirato a violare gli account Gmail degli attivisti cinesi per i diritti umani e a colpire un sistema di password di Google che controlla l’accesso di milioni di utenti in tutto il mondo.

A seguito di questi attacchi Google minaccerà il governo cinese di eliminare i filtri richiesti dal regime e di chiudere il portale se non avesse garantito la sicurezza dei suoi utenti.

Nessun accordo verrà raggiunto e, il 10 marzo dello stesso anno, Google annuncerà la chiusura del proprio portale in Cina e il conseguente re-indirizzamento del traffico alla versione non censurata di Hong Kong.

A tal proposito Brin dichiarerà durante un’intervista: “Uno dei motivi per cui sono contento che stiamo facendo questo mossa in Cina è che la situazione stava seriamente incoraggiando altri Paesi a cercare di implementare i propri firewall”.

In un’altra intervista a Der Spiegel ha poi aggiunto:

Fra di noi c’è sempre stato una scambio di idee su come poter operare al meglio per la libertà su Internet. Crediamo che questa sia la cosa migliore che possiamo fare per preservare i principi dell’apertura e della libertà di informazioni su Internet.

Libri sull’intraprendente miliardario Sergey Brin

Le 4 Irrinunciabili Dritte di Sergey Brin

Ecco le 4 caratteristiche e abitudini del giovane brillante miliardario, nominato nel 2005 come uno dei giovani leader mondiali dal World Economic Forum, da cui potrai prendere spunto:

  • Sport a profusione. Sergey Brin ha una vera e propria ossessione per il fitness, il suo abbigliamento quotidiano è composto unicamente da indumenti sportivi e lo si vede spesso girare per il quartier generale di Google con i rollerblade. Non disdegna inoltre intraprendere delle sedute di yoga durante le riunioni.
  • Humour a gogo. A detta dei dipendenti di Google, Brin avrebbe un vero e proprio “umorismo selvaggio”, arrivando anche a partecipare a dei colloqui di lavoro vestito da mucca.
  • Tanto the. Sergey Brin beve ogni giorno due bicchieri di the verde per ridurre le probabilità di ammalarsi di Parkinson, malattia di cui ha scoperto essere predisposto geneticamente.
  • Sii curioso. Durante i colloqui di lavoro è solito fare una richiesta particolare al candidato di turno: “Nei prossimi 5 minuti insegnami una cosa che non so”. Quella che a prima vista sembrerebbe solo una trappola per mettere in difficoltà l’esaminato in realtà è un modo riuscire a captare delle intuizioni e rendere proficuo anche il tempo sprecato con un candidato non meritevole.

Se ti ha affasciato la figura di Sergey Brin e al suo particolare stile di leadershipa allora, per approfondire e farti ispirare ancora di più, non ti resta che leggere degli stili di leadership che abbiamo individuato per diventare una vera guida all’interno della tua azienda.

Redazione di Intraprendere

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