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L’Illusione della scelta: le 10 multinazionali che controllano tutto ciò che acquisti

Strategie di marketing - illusione della scelta

Questa immagine (click per ingrandirla) mostra come la maggior parte dei prodotti che compriamo siano in realtà controllati da un ristrettissimo numero di aziende.

Questa dinamica viene chiamata Illusione della Scelta.

Se vi siete chiesti come mai non sia possibile acquistare una Coca Cola in uno dei ristoranti del marchio Yum!, tipo KFC e Pizza Hut, da poco presenti anche in Italia e diffusissimi nel resto del mondo, è perché appartengono entrambi alla Pepsico, con la quale la catena ha – ovviamente – un contratto a vita con il produttore della bevanda.

Esistono quindi poche corporazioni che controllano moltissimi prodotti, spesso anche competitor fra di loro, come Unilever che produce praticamente di tutto: dal sapone Dove al dado Knorr, dal cornetto Algida al balsamo per capelli Sunsilk. O Nestlé che spazia dall’alimentazione alla cosmesi di L’Oréal fino all’abbigliamento casual con Diesel.

Dunque, nonostante sugli scaffali dei nostri supermercati sia presente una vasta gamma di marchi tra cui scegliere, molti dei quali appaiono (grazie a strategie di marketing e comunicazione che puntano in tal senso) come aziende autonome, quasi tutte invece fanno capo a queste 10 grandissime multinazionali che fanno soldi su gran parte dei prodotti che acquistiamo mentre facciamo la spesa.

Anna Porello

Anna Porello

Imprenditrice digital e cuore pulsante di Intraprendere. Fonda la sua prima startup di entertainment geolocal nel 2006 venduta a una nota azienda italiana. Dopo anni come consulente nei processi di digitalizzazione di grandi imprese, decide di dedicarsi a Intraprendere.net, che co-fonda nel 2016.

COMMENTI

4 risposte

    1. Ciao Elisa, hai ragione in entrambi i casi.
      Monster viene distribuito da CocaCola in molti mercati internazionali (http://goo.gl/56Gg9K) ma non in Italia, dove il distributore è Sanpellegrino come giustamente dicevi.
      E Perugina fa anche lei parte del gruppo Nestlé ma essendo questa chart di origine americana credo non sia stata menzionata per la scarsa distribuzione negli USA.
      Grazie 1.000 per il commento!

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