Questa è la seconda parte di un articolo dedicato al significato del colore dei loghi, alla loro riconoscibilità, al loro valore e ai loro cambiamenti nel tempo. Se non hai ancora letto la prima parte, fallo subito!
I loghi rispecchiano non solo i valori dell’azienda che rappresentano, ma sono anche lo specchio del loro tempo.
Iniziamo subito con i loghi che nel tempo hanno subito solo piccoli cambiamenti

Dal 1886 l’azienda ha apportato alcuni piccoli ritocchi, ma il carattere corsivo, e le C maiuscole e allungate sono ancora usate oggi.

Nel 1886, il logo fu ricalcato dalla firma di James Wood Johnson, uno dei fondatori.

Dal 1901 il piede alato è ancora presente anche se con qualche ritocco. Si tratta di un chiaro riferimento a Mercurio, il più veloce fra gli dei romani.

Il logo “GE” (General Electric) è stato usato sin dalla creazione della compagnia, nel 1892, formatasi dalla fusione della Edison General Electric Company e dalla Thomson-Houston Company. Il cerchio venne aggiunto solo in un secondo momento.

Dal 1898, il logo utilizza sempre lo stesso carattere e lo stesso rosso corniola, ispirato all’uniforme della squadra di Football della Cornell University.
Questi sono invece i loghi che sono cambiati moltissimo

Nella sua prima versione, realizzata all’inizio del 1890, il logo Pepsi sembrava una copia del primissimo logo Coca Cola

E’ uno dei loghi più riconosciuti al mondo. Il rifacimento del logo, avvenuto nel 1997, data in cui si passò dall’arcobaleno al monocromo, ha aiutato Apple ha ritornare sul mercato e a dettare i trend del design del nuovo millennio.

Il Logo originale del 1888 riportava una “T” perché in passato l’azienda produceva macchine di tabulazione analogiche.

Negli anni 60 del 1800 non potava essere più disconnessa di così. In quel periodo la Nokia era infatti uno stabilimento di estrazione di cellulosa dal legno, situata sulle rive del fiume Nokianvirta, del quale ha preso il nome.

Anche se adesso è un brand globale, Canon ha profonde tradizioni legate alla cultura giapponese, con la Dea Buddista della Pietà presente nel logo originale.
Si conclude così la seconda metà dell’articolo dedicato al significato del colore dei loghi, alla loro riconoscibilità, al loro valore e ai loro cambiamenti nel tempo (se non hai ancora letto la prima parte, fallo adesso!)
Questa è la seconda parte di un articolo dedicato al significato del colore dei loghi, alla loro riconoscibilità, al loro valore e ai loro cambiamenti nel tempo. Se non hai ancora letto la prima parte, fallo subito!
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