Come Aprire un Negozio per Celiaci e Lanciarti con Successo nel Mondo del Gluten Free

Se stai cercando una idea di business che segua una delle tendenze in crescita in Italia potresti pensare di aprire un negozio per celiaci.

In Italia infatti vi sono 175 mila persone affette da celiachia, una patologia che spinge il corpo a rifiutare il glutine, ovvero la proteina fondamentale presente nel grano. Aprire un negozio per celiaci, e quindi basare le proprie vendite su prodotti senza glutine significherebbe venire incontro alle particolari esigenze di queste persone.

Vediamo insieme con quali caratteristiche impostare la propria attività e perché rivolgersi ad un franchising gluten free per l’apertura.

Quali caratteristiche deve avere un negozio per celiaci?

Va anzitutto detto che i negozi per i soli celiaci, quindi gluten free, sono abbastanza rari. Per la maggior parte si occupano della vendita di una vasta gamma di prodotti (per esempio prodotti per intolleranze alimentari) o per chi ha preso strade alimentari non consuete come il veganesimo.

Familiarità e conoscenza del personale sono tipiche di questo tipo di attività, che fanno leva soprattutto su una clientela molto fidelizzata con cui scambiare informazioni e da consigliare al meglio.

Aprire un negozio per celiaci: l’importanza del business plan

Un’azienda appena aperta non può restare in attività a lungo se il suo timoniere non ha ben chiari gli obiettivi da raggiungere, le strategie da applicare e i possibili ostacoli che incontrerà.

Prima dell’apertura sarà necessario creare un business plan solido e che tenga conto di molti diversi fattori.

Anche se sei alla prima esperienza come proprietario di un’attività, puoi redigere un solido business plan in sei punti, molto semplici:

  • Descrizione dell’attività e del contesto in cui intendi lavorare; senza avere chiari tutti i meccanismi dell’attività e le dinamiche del luogo non puoi pensare di tenere in piedi in business a lungo
  • Strategie e posizionamento nel mercato; cerca informazioni sui concorrenti e sul target che intendi colpire. Documentati sulla popolazione (presenza di ospedali o associazioni contro le allergie e la celiachia nelle vicinanze, quota di cittadini vegetariani e vegani, presenza di ristoranti dedicati) e scegli come agire nel mercato comune. Questa pianificazione ti sarà utile anche durante le trattative con i fornitori e l’assunzione dei dipendenti
  • Piano operativo: rendi chiare le tue scelte imprenditoriali, legate alle decisioni dell’azienda madre alla quale ti assocerai o non. Traduci questi piani su carta e fanne il perno del lavoro tuo e dei tuoi dipendenti
  • Struttura e management: se intenti non lavorare da solo, ad ogni collaboratore dovrai assegnare un ruolo nell’organigramma, con precisi compiti e retribuzioni
  • Risorse e finanziamenti: studia i piani di finanziamento disponibili, sia privatamente attraverso poste e banche, sia con bandi pubblici per l’apertura di nuove attività imprenditoriali
  • Proiezioni di risultato: precisa gli obiettivi che intendi raggiungere e stima un periodo di tempo entro il quale esperirli. Questa accortezza motiverà la tua squadra e ti renderà più semplice intervenire per aggirare gli ostacoli che si potranno presentare

Dove aprire un negozio per celiaci?

Le caratteristiche del luogo in cui deciderai di aprire un negozio per celiaci saranno simili a quelle di ogni altra attività.

Più avrai spazio di parcheggio davanti al tuo negozio, o se troverai posto in una zona pedonale, più i clienti saranno invitati ad entrare.

Certe zone sono più frequentate ma anche più costose (centri storici, aree pedonali): dovrai valutare un compromesso tra le tue possibilità e gli obiettivi che intendi raggiungere.

Spese di apertura: quanto costa aprire un negozio per celiaci?

I clienti abituali di negozi di alimenti gluten free, vegani o per altre intolleranze, in generale apprezzano luoghi familiari e raccolti di cui conoscono il personale.aprire un negozio per celiaci, costi negozio gluten free

Questo aspetto è particolarmente significativo in vista dei costi di apertura e gestione: per allontanarti il più possibile dall’effetto grande magazzino non avrai bisogno di un negozio ampissimo o di schiere di dipendenti, permettendoti di ridurre la spesa dell’affitto e del personale.

L’arredamento del negozio, sempre in linea con la filosofia della naturalezza e del rispetto ambientale tipiche di queste attività, potrà costarti dai 5/6.000 euro per soluzioni più uniformate, fino ai 40/50.000 euro per quelle più raffinate e di pregio.

Tra le spese di apertura dovrai considerare anche la burocrazia necessaria ad avviare il tuo business:

  • Il commercialista: più sarà di fiducia, più potrai essere sicuro di avere un servizio completo ed efficiente. Ovviamente oltre al disbrigo delle pratiche dovrai provvedere a coprire la parcella che ti richiederà.
  • Apertura della partita IVA, iscrizione a INPS, INAIL e Camera di Commercio: questi quattro step sono fondamentali per tutte le attività. Dovrai provvedere ad iscrivere i tuoi dipendenti agli enti previdenziali preposti. Se intendi aprire un’attività in società dovrai considerare la spesa per il notaio.
  • SCIA: o dichiarazione di inizio attività, dovrai informarti presso il comune di locazione dell’attività perché ogni città ha regolamenti e normative differenti. Con la SCIA verranno anche posti in essere controlli ASL per la vendita di alimentari.

La gestione di un negozio di prodotti per intolleranze alimentari: un plan delle spese

La prima spesa fissa da considerare è quella dell’affitto: più il negozio sarà centrale e frequentato, più il costo sarà elevato; al contrario, aprire in periferia potrebbe consentirti di risparmiare sulle spese ma avere un basso numero di clienti.

Se decidi di aprire in proprio anziché affidarti ad un franchising, dovrai tenere a mente la spesa per la pubblicità.

Il marketing non è una spesa improduttiva o il capriccio di un gestore ambizioso: è il biglietto da visita che convincerà i clienti a venire a trovarti e perché no, a diventare abituèes della tua attività. Qui scoprirai come farlo in 5 passi.

Dovrai ovviamente considerare tra le spese fisse le bollette, in particolare quella dell’elettricità se deciderai di vendere anche prodotti freschi che necessitano di refrigerazione costante; e gli stipendi del personale che intendi assumere per aiutarti nelle vendite.

La spesa più importante sarà però quella per il magazzino. I prodotti per celiaci e per intolleranze alimentari costano di norma più che quelli prodotti per la grande distribuzione. Se intendi avere anche un reparto di cibo fresco, dovrai valutare la deperibilità delle derrate per limitare gli sprechi.

Aprire un negozio per celiaci: quanto si può guadagnare?

La risposta a questa domanda è molto variabile. Tanto dipenderà dalla posizione in cui deciderai di aprire, dalla recettività del target che scegli, dalle tue abilità di promozione.

Considerando il potenziale parco clienti nazionale, è difficile che un negozio gluten free ben gestito non abbia un buon ricircolo di vendite.

Fai attenzione alla grande distribuzione della tua zona: facendosi forte del proprio potere d’acquisto potrebbe proporre prodotti per natura costosi a prezzi ribassati.

Perché aprire un negozio per celiaci in franchising

La crisi economica che ha attraversato il nostro paese non ha colpito nello stesso modo le attività aperte in franchising.

Avere alle spalle una solida azienda già conosciuta dalla clientela ti permette di appoggiarti a conoscenze e strumenti collaudati per far funzionare il tuo business.

Inoltre, la spesa che dovrai sostenere per iniziare sarà più bassa rispetto a quella di un imprenditore che decide di partire facendo forza solo sulle proprie gambe.

Un negozio gluten free in franchising ti consentirebbe di avere grandi vantaggi sui gestori autonomi:

  • Assistenza prima, dopo e durante le vendite.
  • Verrai formato adeguatamente e sarai seguito nei progressi dell’attività.
  • Avrai meno spese, sia per l’apertura che per la gestione. Ti verrà fornito il materiale pubblicitario, non dovrai pagare di tasca tua una parte delle spese di apertura.
  • Ti verranno presentati i fornitori scelti dall’azienda.
  • La clientela sarà già fidelizzata, potrai approfittare del parco clienti già creato in precedenza.
  • In alcuni casi ti verrà garantito che la stessa azienda non aprirà altri punti vendita nelle immediate vicinanze, riducendo la concorrenza diretta.

Bene, adesso non ti resta che fare il nostro quiz per capire qual è il business perfetto per te

Anna Porello

Anna Porello

Imprenditrice digital e cuore pulsante di Intraprendere. Fonda la sua prima startup di entertainment geolocal nel 2006 venduta a una nota azienda italiana. Dopo anni come consulente nei processi di digitalizzazione di grandi imprese, decide di dedicarsi a Intraprendere.net, che co-fonda nel 2016.

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