Come Aprire un Coworking

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Ti sei mai interrogato su come aprire un coworking e sul perché scegliere proprio questo business?

Per quanti innumerevoli aspetti negativi possa avere una crisi economica, è proprio durante questi periodi di difficoltà, che qualcuno si ingegna per trovare delle soluzioni alternative. Si fa di necessità virtù!

Ad esempio pensa ad un portale come Airbnb dove singoli privati possono mettere a disposizione le proprie stanze o i propri appartamenti, entrando così in concorrenza con le strutture ricettive locali, e generando delle entrate extra per il proprio conto corrente.

Attraverso il coworking è avvenuta una piccola rivoluzione anche per le postazioni di lavoro. In queste breve guida ti mostrerò come aprire un coworking.

Come? Dici che sto correndo troppo? Si effettivamente prima di parlare su come aprire un coworking, sarebbe meglio delineare cosa s’intenda nello specifico con questo termine.

Come aprire un coworking: le caratteristiche

Uno spazio coworking consiste nella condivisione di un luogo comune con finalità professionali, avvalendosi appunto dei cosiddetti uffici coworking.

La nascita del coworking ha permesso a molte aziende e liberi professionisti di risparmiare sui costi fissi legati al mantenimento di un locale equipaggiato per lo svolgimento della propria attività.

Aldilà di tutto ciò, il coworking non ha una semplice finalità di risparmio, ma prende vita da un’idea più ampia. La filosofia del coworking può essere riassunta nei seguenti punti:

  • Condividere: lavorare in un ambiente compartecipato agevola lo scambio di conoscenze tra professionisti
  • Collaborare: in un ambiente condiviso possono nascere collaborazioni tra professionisti del medesimo settore o non, creando così delle nuove sinergie
  • Costruire: dallo scambio di idee e saperi possono aver origine nuove esperienze e nuovi progetti
  • Connettere: spesso il freelance che lavora direttamente da casa vive in uno stato d’isolamento. Il coworking nasce anche per collegare questi soggetti, figli della flessibilità richiesta dal mercato del lavoro odierno, permettendo loro di creare una comunità multi-professionale, dove i partecipanti fanno propri i valori della condivisione e dell’apertura verso l’altro.

Questi valori rispecchiano il tuo modo di essere, e soprattutto il tuo modo d’intendere il lavoro. Ti stai chiedendo come aprire un coworking? Vediamo nello specifico tutto ciò di cui avrai bisogno.

Cosa serve per aprire il coworking?

Dal punto di vista purocratico, aprire uno spazio coworking significa fondare un’impresa, e perciò avrai bisogno di aprire una partita iva, dell’iscrizione al Registro delle Imprese e della Segnalazione Certificata di Inizio Attività (SCIA) presso il comune di competenza.

Dal punto di vista delle competenze, non ti servirà alcun corso di formazione specifico. Se stai riflettendo su come aprire un coworking, il tratto saliente di questa attività sarà l’abilità nel  “networking”. Con questo termine anglosassone si indica la capacità di far rete, di collegare tra loro professionisti diversi.

In sostanza dovrai essere particolarmente bravo a promuovere il tuo spazio di coworking, attirando così i professionisti più svariati, e creando all’interno del tuo locale una piccola comunità collaborativa.

Maggiori sinergie si creeranno tra i membri del coworking, e maggiori possibilità avrà la comunità di allargarsi, aumentando conseguentemente anche le entrate della tua attività.

Come funziona il coworking

Hai ragione! Non ti ho ancora spiegato come funziona il coworking.

Un libero professionista, o anche lavoratori dipendenti in trasferta, per risparmiare sugli affitti di un ufficio, o semplicemente perché ne necessitano per un periodo di tempo limitato, si rivolgono ad uno spazio coworking.

Qui solitamente iscrivendosi, e ottenendo quindi una membership, potranno decidere di quali pacchetti usufruire per lo sfruttamento degli uffici coworking.

Esistono pacchetti giornalieri, settimanali, mensili, annuali e altre svariate promozioni.

Dietro il versamento della quota inerente allo specifico abbonamento potranno usufruire della postazione richiesta, che solitamente comprende:

  • Scrivania;
  • Cassettiera;
  • Utilizzo illimitato della connessione internet;
  • Pulizia dei locali.

Nei diversi pacchetti possono essere presenti alcuni extra, come ad esempio l’utilizzo settimanale di una sala riunioni per fare una conferenza.

L’importanza del business plan

Se stai pensando a come aprire un coworking, sappi che stai avviando una vera e propria impresa.

Perciò anche in questo caso, non potrai esimerti dalla redazione di un business plan dove calcolerai le spese d’investimento, i rischi annessi e le tue prospettive di crescita. Non avendo particolari spese di fornitura, il calcolo dei costi fissi non sarà così complesso, e sarai agevolato nella progettazione della tua attività.

Ecco i 6 punti chiave di un business plan:

  1. Descrizione del business e del contesto: devi spiegare cosa intendi fare con la tua azienda, che tipo di servizi vuoi offrire, con quale strategia, per quale pubblico. Indaga sugli eventuali concorrenti in zona: ci sono già posti simili? O si tratta di zone in cui questi bisogni sono colmati da caffetterie con wifi free stile Starbucks? È una zona adibita ad uffici oppure è centrale e quindi più di passaggio? Rispondere a queste domande ti permetterà di pianificare le strategie da adottare.
  2. Strategie e posizionamento: stabilisci come vuoi perseguire i tuoi obiettivi imprenditoriali. Ad esempio aspiri a creare un coworking che abbia in se anche uno spazio formativo oppure vuoi inserire anche una caffetteria in modo che i tuoi utenti non sentino il bisogno di lasciare il tuo locale durante l’intero arco della giornata?
  3. Piano operativo: devi tradurre il tuo pensiero strategico.
  4. Struttura e management: se la tua attività sarà abbastanza grande e florida da sostenere i costi, dovrai prevedere uno staff.
  5. Le risorse di finanziamento: la vera spesa sarà quella iniziale con l’acquisto dell’arredamento, la ristrutturazione degli ambienti e l’eventuale messa a norma degli stessi. Come intendi coprire queste prime spese? Vorrai chiedere un prestito o un leasing? Vorrai entrare in un bando per la creazione di piccole imprese? Affidarti ad un franchising? In quanto tempo pianifichi di rientrare dei prestiti ed iniziare a guadagnare?
  6. Proiezioni e produttività: stabiliti questi punti preliminari puoi passare a porti degli obiettivi periodici da raggiungere. Ricorda che piccoli obiettivi frequenti sono più motivanti e facili da perseguire di un solo macro-scopo lontanissimo.

La location

Per la scelta della location il requisito essenziale è lo spazio. Più spazio avrai e maggiori postazioni e servizi potrai offrire.

La zona è anch’essa una decisione cruciale. La scelta ottimale sarebbe trovarsi in un punto centrale pieno di uffici ma che, al contempo, sia ben collegato con i mezzi pubblici.

Per quanto riguarda l’allestimento degli spazi, mettiti nei panni dei tuoi utenti.

A chi piacerebbe lavorare in un ambiente spoglio o senza gusto estetico? Ma, sopratutto, chi pagherebbe per lavorare in un ambiente del genere?

Intendiamoci, se stai pensando di arredare il tuo coworking con mobilio di recupero “a casaccio” o senza un progetto sviluppato da un interior designer sei totalmente fuori strada.

Piuttosto se non sai come muoverti o non puoi permetterti la consulenza di un interior designer ti consiglierei di orientarti verso lo stile svedese (leggi “Ikea”): semplice, pulito, sempre di moda ed economico.

Tieni conto poi che per attirare i tuoi clienti dovrai offrire uno spazio accattivante, dotato di ogni comfort e delle postazioni che siano provviste di:

  • Illuminazione
  • Connessione internet
  • Presa elettrica
  • Scrivania
  • Sedia da ufficio
  • Cassettiera

Più eventuali plus come un’area relax dove poter mettere i distributori automatici, oppure un’eventuale caffetteria. Addirittura i coworking di ispirazione americana inseriscono nelle loro aree relax elementi di intrattenimento come dei tavoli da biliardo oppure il classico gioco delle freccette.

Quanto costa aprire un coworking?

Come aprire un coworking senza dilapidare il proprio patrimonio? Non temere, il coworking non è annoverato tra le nascenti attività più dispendiose.

Pensa che uno dei pionieri in questo settore in America, riuscì ad avviare il suo primo spazio coworking con soli 6.000 dollari.

Oltre all’affitto di un locale, l’acquisto degli arredi e le utenze varie, tra cui un’imprescindibile connessione internet, dovrai adempiere a tutte quelle pratiche burocratiche previste dalla nostra legislazione.

Insomma, se dovessi parlarti di cifre, dovrai investire inizialmente una somma compresa tra i 10.000 e 20.000 euro.

Le modalità di finanziamento di un coworking

Come aprire un coworking non avendo i fondi necessari? Per tua fortuna esistono diverse modalità di finanziamento.

La forma più classica e conosciuta è data dalla richiesta di prestito al proprio ente bancario. Mostrate le dovute garanzie, il prestito verrà concesso, ma sottoposto all’onere del tasso d’interesse che varierà a seconda della banca o finanziaria.

Una seconda possibilità è data dalla partecipazione al programma “Nuove imprese a tasso zero” promosso da Invitalia (Agenzia Nazionale per lo Sviluppo d’Impresa). Varato con la finanziaria del 2016, l’ente pubblico si accollerà il 75 % degli investimenti iniziali per la tua impresa nascente.

I requisiti per accedere al programma sono essere di sesso femminile, oppure avere un’età compresa tra i 18 e i 35 anni.

Ultima possibilità per ridurre i costi iniziali, è affiliarsi ad un coworking franchising. Più avanti ti spiegherò di cosa si tratta.

Quanto guadagna un coworking?

Come aprire un coworking e diventare ricchi? Come in qualunque genere di impresa, i profitti dipenderanno dalle abilità dell’imprenditore.

Il coworking è senza dubbio un business in crescita.

Negli States il giro d’affari sta crescendo con una vertiginosa media annuale del 23 %. In Italia anche se il giro d’affari non è così ampio come oltreoceano, le prospettive future sono ottime.

Inoltre la concorrenza nel settore non è ancora così agguerrita.

Parlando dei ricavi, posso dirti che i prezzi per l’utilizzo degli uffici coworking cambiano in base al tipo di offerta di cui si usufruisce. Passiamo dai 25-35 euro per una postazione giornaliera, ai 150-200 euro per un abbonamento mensile.

Potrai allargare il tuo business mettendo a disposizione anche una sala conferenze, e magari creando un’area ristoro con caffetteria annessa.

Inoltre potrai promuovere il tuo spazio coworking, oltre che con la pubblicità ed un sito internet creato ad hoc, attraverso l’organizzazione di eventi rivolti sia alla tua piccola comunità professionale, sia alla comunità esterna.

Perché aprire un coworking franchising?

Come aprire un coworking in franchising? Se dovessimo fare un paragone con gli Stati Uniti, sicuramente potrei confermarti che non esistono grandi marchi leader ai quali affiliarsi.

Ad esempio oltreoceano uno dei più famosi è “Wework”, il quale si è sviluppato anche aldilà dei confini nazionali. Questo aspetto però può anche avere una valenza positiva per chi intenta un’esperienza nel settore del coworking in franchising.

La concorrenza non è così alta, e il coworking nel nostro paese ha iniziato a diffondersi solo negli ultimi anni. Per tale motivo affiliarsi ad un’azienda con una già comprovata esperienza nel settore potrebbe rivelarsi un’ottima scelta.

Oltre alla trasmissione del know how da parte dell’azienda fornitrice, potrai anche avvelarti del suo marchio, che molto probabilmente avrà già conquistato una nicchia di mercato.

Aziende, come ad esempio “Incowork”, una volta che avrai individuato un locale idoneo, metteranno a tuo disposizione un team di esperti, tra cui un interior design che provvederà alla scelta degli arredamenti, i quali verranno forniti direttamente dall’azienda.

Oltre all’aspetto estetico, il team che ti seguirà, ti aiuterà anche nella pianificazione delle strategie di comunicazione e di marketing.

I prezzi della quota di affiliazione si aggirano tra i 15.000 e i 20.000 euro.

Spero che questa guida su come aprire un coworking abbia acceso la tua fantasia e la tua voglia di fare impresa.

Dare vita ad una comunità in espansione di professionisti nel tuo spazio coworking potrebbe aiutare a cambiare nell’immaginario comune il modo d’intendere il lavoro, e la collaborazione alla base del coworking potrebbe risultare il tuo business vincente!

Sei ancora indeciso sul tuo business? Fai subito il Quiz di Intraprendere per fugare ogni dubbio: ti basteranno pochissimi minuti!

Anna Porello

Anna Porello

Imprenditrice digital e cuore pulsante di Intraprendere. Fonda la sua prima startup di entertainment geolocal nel 2006 venduta a una nota azienda italiana. Dopo anni come consulente nei processi di digitalizzazione di grandi imprese, decide di dedicarsi a Intraprendere.net, che co-fonda nel 2016.

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