Un simbolo che ha significati nascosti e un potenziale enorme, se usato correttamente. Tu che valore dai al cancelletto sui tuoi post social? Spesso abusato, spesso bistrattato, l’hashtag, o “#”, in realtà ha un grande potere: quello della diffusione dei contenuti in modo organico, non solo quelli personali ma anche e soprattutto quelli a sfondo sociale.
Quante campagne hanno preso piede grazie anche al supporto di un hashtag furbo e univoco, che potesse rappresentarle al meglio e fosse indimenticabile?
Se non hai idea di come usare il #, ecco una piccola guida per te per individuare le parole chiave da evidenziare in modo furbo ma soprattutto per evitare di essere meno ridondante possibile per non stufare chi ti legge e ti segue online, soprattutto se parli a nome di un business o di un evento.
L’hashtag, quando e come NON usarlo: 3 casi
Partiamo subito dai don’t, ovvero dai modi in cui è meglio non usare l’hashtag e dai social network in cui non è proprio necessaria la sua presenza.
1. Su Facebook il # è ridondante
Difficilmente gli utenti lo usano per reperire informazioni o ci cliccano sopra. Aggiungere parole chiave ai tuoi post non solo distrae dal contenuto pubblicato ma è pure inutile.
2. Su Instagram troppi hashtag sono fastidiosi
Instagram è senz’altro il social in cui il # ha un’utilità, soprattutto da quando è stata aggiunta la feature Segui alle liste collegate a determinate parole chiave.
Ma pubblicare una piccola didascalia accompagnata da decine di hashtag (per un massimo di 30 per post, il limite imposto da Instagram) può risultare fastidioso agli occhi dei followers. Parola d’ordine, non esagerare!
3. Su Twitter non si parla solo per #
Nonostante il potere mediatico e social di Twitter stia scendendo vertiginosamente rispetto agli anni scorsi, molti utenti lo usano ancora per comunicare in modo personale o ufficiale, tramite profili aziendali, opinioni o promozioni.
La cosa più sbagliata da fare? Parlare solo per #: il cancelletto nativamente arriva proprio da Twitter, che è il luogo d’elezione per sfruttarlo al massimo, #ma #un #post #solo #di #hashtag #chi #lo #leggerebbe?
Come usare gli hashtag su Instagram
Se hai deciso che Instagram è il social network più interessante e competitivo per il tuo personal branding o per il tuo business, ottima mossa: gli hashtag sulla piattaforma hanno un grande potere, perché gli utenti, in base alle keywords correlate sotto a un contenuto, ricercano nuovi utenti o post da guardare cliccando semplicemente sull’hashtag.
In più un semplice # può creare una vera community: basta cliccare su Segui su alcune parole chiave per visualizzare tutti i post taggati con quella parola.
L’hashtag ha un potere anche semantico: identifica l’argomento in modo univoco, senza lasciare dubbi.
Ed è anche uno strumento per attirare maggiormente l’attenzione sui propri contenuti e aumentare il proprio engagement: grazie ad alcuni hashtag più forti molti utenti finiscono nelle liste dei trending, ovvero un elenco di contenuti “caldi” e particolarmente apprezzati.
I trucchi per usare l’hashtag su Instagram: molti utenti sfruttano il primo commento sotto al proprio post per inserire la lista di hashtag correlati. In questo modo non si “sporca” la didascalia che rimane libera di esprimersi al massimo, senza #.
Gli strumenti per trovare gli hashtag più forti su Instagram: Tagstagram è l’app che genera automaticamente degli # a partire da una keyword principale. Occhio però che siano tutti coerenti con il contenuto!
Come usare gli hashtag per una campagna promozionale
Molto spesso l’# ha anche un potere promozionale, nel senso che, nelle campagne di comunicazione digital spesso messe a punto dalle aziende per promuovere prodotti e servizi, compare anche una parola chiave che identifica tutta l’operazione.
A cosa serve un hashtag in questo senso? Sicuramente è un modo furbo per recuperare tutti i contenuti postati da terzi – ad esempio fan del brand o altri utenti coinvolti come gli influencer – una volta che la campagna è finita. Cliccando sull’hashtag, che sostanzialmente è un link, si accederà infatti a tutta la lista di contenuti postati in merito.
Come si costruisce un buon hashtag promozionale?
- Deve essere corto;
- Non deve essere stato usato da nessun altro (soprattutto altre aziende!) e dunque inedito;
- Deve identificare in modo univoco e possibilmente creativo l’evento o l’attività promozionale.
In periodi in cui non sono previsti eventi, anche il nome del brand (o una sigla) può diventare hashtag per taggare i prodotti o i post più corporate.
Adesso conosci il modo corretto per utilizzare l’#, ma per sfruttarli nel migliore dei modi avrai bisogno di creare un piano editoriale per i social network: cliccando qui puoi scoprire come crearne uno davvero vincente.