Come Diventare Insegnante: Requisiti Obbligatori, Corsi Necessari e Tutte le Prospettive di Guadagno

Come diventare insegnante

Ti sei mai chiesto come diventare insegnante?

Il percorso per abilitarsi alla professione d’insegnante è piuttosto lungo. Per ottenere l’abilitazione all’insegnamento dovrai percorrere le seguenti tappe:

  • Laurea magistrale relativa ad una specifica classe d’insegnamento.
  • Percorso didattico da 24 CFU (crediti formativi).
  • Iscrizione nelle graduatorie.
  • Concorso ordinario per diventare un cosiddetto insegnate di ruolo.

Come diventare insegnanti

Per diventare insegnante è necessario essere in possesso di una laurea specialistica o magistrale. Solo per alcuni insegnamenti è  sufficiente il possesso di uno specifico diploma. Quali sono questi particolari insegnamenti?

  • Docenti di scuola dell’infanzia e primaria. Sarà sufficiente la laurea in scienze della formazione primaria.
  • Educatori nei convitti e negli educandati. Sarà sufficiente la laurea in Scienze pedagogiche o in Scienze dell’educazione.
  • Insegnante tecnico pratico. In questo caso è sufficiente il diploma di maturità di un istituto tecnico o professionale.

Se il tuo sogno è insegnare ai più piccoli ti starai chiedendo: come diventare maestra d’asilo? Dovrai conseguire un diploma in scienze della formazione primaria. Il percorso di studi fino a qualche anno fa durava 4 anni. Attualmente il percorso universitario a ciclo unico è stato aumentato a 5 anni.

Invece come diventare insegnante di sostegno? Anche l’insegnante di sostegno dovrà possedere determinati requisiti. Per insegnare agli studenti con disabilità nella scuola primaria dovrà essere in possesso di una laurea in scienze della formazione primaria.

Per svolgere la professione nella scuola secondaria dovrà aver conseguito l’abilitazione attraverso una laurea magistrale relativa ad una delle classi di insegnamento previste dal ministero. A questo si aggiunge il titolo di specializzazione sul sostegno.

L’insegnante di sostegno, così come gli altri docenti, dovranno anche sostenere il percorso formativo dei 24 cfu.

Che cosa sono i 24 cfu? Sono stati introdotti con il decreto legislativo 59/2017. Sono obbligatori e vanno conseguiti nei seguenti  settori scientifico disciplinari (SSD):

  • Pedagogia, pedagogia speciale e didattica dell’inclusione
  • Psicologia
  • Antropologia
  • Metodologie e tecnologie didattiche generali

Per completare il percorso formativo da 24 cfu dovrai infine:

  • Acquisire i CFU in almeno 3 dei 4 ambiti sopra citati
  • Per ogni ambito che sceglierai dovranno essere certificati almeno 6 crediti

Cosa studiare per diventare insegnante

Come diventare insegnante? Abbiamo già visto che per ricoprire il ruolo di docente dovrai conseguire una laurea magistrale. Ma in quale campo?

Per la scuola dell’infanzia e primaria sarà sufficiente la laurea in scienze della formazione primaria. Se hai invece conseguito il vecchio diploma delle scuole magistrali prima dell’anno 2001/2002 sarà sufficiente questo titolo per accedere all’insegnamento.

Il discorso diventa più complesso per la scuola secondaria di I e II grado (medie e superiori). Le classe di concorso presenti sono all’incirca 100. Quali saranno accessibili con il tuo titolo di studio? Ti basterà osservare le tabelle presenti sul sito del MIUR.

Ecco qui alcune classi di concorso per rendere il tutto più chiaro:

  • A-19 Filosofia e Storia: necessaria una laurea in Storia con annessi 36 crediti in campo filosofico, oppure laurea in Filosofia con annessi 36 crediti in campo filosofico.
  • A-26 Matematica: laurea in Matematica oppure in Ingegneria con annessi almeno 80 crediti in campo matematico
  • A-13 Discipline letterarie, latino e greco: necessaria una laurea in Lettere, o Filologia, o Linguistica con annessi i relativi crediti mancanti nei settori disciplinari umanistici.

Entriamo però ancora più nello specifico. Mettiamo caso tu voglia insegnare lettere nelle scuole medie. Quindi impartirai lezioni di Italiano, Storia e Geografia. Mettiamo il caso che tu sia in possesso di una laurea in scienze storiche.

Cosa ti servirà per insegnare? 80 crediti suddivisi nei seguenti settori disciplinari:

  • 12 CFU in L-FIL-LET/04: latino
  • 12 CFU in L-FIL-LET/12: linguistica italiana
  • 12 CFU in L-LIN/01: linguistica e glottologia
  • 12 CFU in M-GGR/01: geografia
  • I restanti in M-STO / L-ANT / L-FIL : storia, letteratura e filosofia

Questi crediti li potrai conseguire direttamente durante il tuo percorso di studi accademico. Ogni università dà la possibilità di dare degli esami extra per ottenere i crediti necessari per le classi d’insegnamento. Potrai conseguirli anche una volta laureato, ma in questo caso dovrai pagare una somma per ogni esame da sostenere. Durante il periodo in cui sarai iscritto all’università saranno invece gratuiti.

Come abilitarsi all’insegnamento

Le risposte alla domanda “come diventare insegnante?” non sono ancora terminate. Dopo aver conseguito la laurea e concluso il percorso formativo da 24 cfu ci saranno ancora altri step.

Quali sono?

Con il decreto legislativo 59/2017 era stato introdotto il cosiddetto FIT. Che cos’è? Era un tirocinio triennale a cui si dovevano sottoporre tutti gli aspiranti insegnanti. Al termine del triennio (in parte retribuito) si accedeva direttamente alla prima fascia delle graduatorie di insegnamento.

Con la legge di bilancio 2019 il Fit è stato abolito e sostituito dall’anno di prova.

Che cos’è l’anno di prova? Sarà un periodo di formazione lungo 180 giorni. Durante questo periodo i neo docenti saranno soggetti a:

  • Incontri iniziali di carattere informativo;
  • Laboratori formativi;
  • Visite a scuole innovative caratterizzato dall’utilizzo della tecnologia nell’insegnamento;
  • Attività di osservazione in classe. Un tutor mostrerà le varie pratiche didattiche;
  • Attività sulla piattaforma Indire. Sono attività online sulla piattaforma digitale del Miur.

Poco fa abbiamo citato anche le graduatorie d’insegnamento. Che cosa sono?

Una volta conseguita la laurea potrai iniziare ad iscriverti nelle graduatorie d’istituto. In realtà esistono tre tipi di graduatorie:

  • Graduatorie d’istituto
  • Graduatorie ad esaurimento
  • Graduatorie di merito

Le graduatorie d’istituto sono il mezzo attraverso cui gli insegnanti vengono scelti dalle scuole per le supplenze. A loro volta si suddividono:

  • I fascia: comprende tutti i docenti abilitati. Questi sono presenti anche nella Graduatoria ad Esaurimento
  • II fascia: comprende tutti coloro che sono abilitati all’insegnamento, ma non hanno ancora vinto un concorso pubblico. Non sono iscritti né alla graduatoria ad esaurimento, né a quella di merito
  • III fascia: comprende i docenti non abilitati che però hanno un titolo di studio valido per l’accesso all’insegnamento.

Dalla prima e seconda fascia si attinge per coprire le supplenze superiori ad un anno. La III fascia viene utilizzata per supplenze di durata variabile, ma solitamente brevi (da una settimana a un mese).

Come funzionano le graduatorie d’istituto? Permettono al candidato di inserirsi in un’unica provincia e scegliere un massimo di 20 scuole.

Cosa sono invece le graduatorie ad esaurimento e quelle di merito?

Le graduatorie ad esaurimento sono strutturate su base provinciale e sono aggiornate con cadenza triennale.  Al suo interno sono presenti i docenti abilitati all’insegnamento. A partire dalla legge 296 del 2006 sono chiuse all’inserimento di nuovi aspiranti.

Le graduatorie ad esaurimento sono utilizzate per l’assunzione in ruolo  (contratto a tempo indeterminato) nel limite del 50% dei posti conferibili annualmente.  E il restante 50%? Viene assunto attraverso i concorsi pubblici.

Le graduatorie di merito appunto contengono coloro che risultano vincitori del concorso pubblico a cattedre.

Cosa serve per diventare insegnante

Hai compreso come diventare insegnante? Fin qui abbiamo parlato di titoli di studio e graduatorie, ma manca ancora una fase: il concorso pubblico.

La legge di Bilancio 2019 ha dettato le direttive per il nuovo concorso pubblico che dovrebbe tenersi quest’anno. Il testo recita così:

“Ciascun candidato può partecipare solo a un massimo di quattro procedure concorsuali, dovendo scegliere una sola classe di concorso per i posti comuni della scuola secondaria di primo, così come in quella di secondo grado”.

Questo significa che il candidato non potrà più candidarsi come un tempo a più classi di concorso. Potrà scegliere un’unica classe di concorso.

Cosa fa riferimento il termine “quattro procedure” pubblicato nel testo? Sono le 4 opzioni di scelta possibili:

  • Candidatura classe di concorso nella scuola primaria
  • Candidatura classe di concorso nella scuola secondaria
  • Candidatura per l’insegnamento di sostegno nella scuola primaria
  • Candidatura per l’insegnamento di sostegno nella scuola secondaria

Come funziona il concorso per diventare insegnanti?

I partecipanti saranno sottoposti a tre prove: due scritte ed una orale. La prima prova scritta avrà come oggetto le materie della classe di concorso scelta. La seconda invece verterà sulle discipline antro-psico-pedagogiche (percorso 24 cfu) e sulle metodologie didattiche.

Per accedere alla prova successiva è obbligatorio passare quella precedente. La sufficienza si ottiene con un punteggio di sette decimi.  Nell’ultima prova, quella orale, saranno approfondite le conoscenze relative alla propria classe di concorso. In più saranno accertate le competenze in inglese (dovrai dimostrare di avere almeno un livello B2) e quelle informatiche.

Quanto guadagna un insegnante

Una volta osservato tutto quello che c’è da sapere su come diventare insegnante è arrivato il momento di chiedersi: quanto guadagna un insegnante?

Essendo nella maggior parte dei casi un dipendente statale i compensi saranno uguali in qualunque regione. Discorso diverso va fatto per i docenti degli istituti privati. Ogni scuola privata stabilisce un compenso diverso. Se dovessimo fare una media su base oraria, potremmo dire che un insegnante percepisce circa 30 euro l’ora.

Vediamo ora gli stipendi percepiti nelle varie tipologie di scuola.

Partiamo dalle scuole superiori tenendo conto degli anni di insegnamento accumulati:

  • Da 0 a 8 anni: 1.350,54 €
  • Da 9 a 14 anni: 1.503,62 €
  • Da 15 a 20 anni: 1.643,04 €
  • Da 21 a 27 anni: 1.786,37 €
  • Da 28 anni a 34 anni: 1.895,74 €
  • Oltre i 35 anni: 1.960,31 €

Scuola media:

  • Da 0 a 8 anni: 1.350,54 €
  • Da 9 a 14 anni: 1.473,01 €
  • Da 15 a 20 anni: 1.604,17 €
  • Da 21 a 27 anni: 1.708,77 €
  • Da 28 anni a 34 anni: 1.832,08 €
  • Oltre i 35 anni: 1.895,74 €

Scuola dell’infanzia e primaria:

  • Da 0 a 8 anni: 1.262,39 €
  • Da 9 a 14 anni: 1.366,97 €
  • Da 15 a 20 anni: 1.482,40 €
  • Da 21 a 27 anni: 1.571,90 €
  • Da 28 anni a 34 anni: 1.693,96 €
  • Oltre i 35 anni: 1.759,43 €

E invece quanto percepisce un insegnante di sostegno? Anche qui sarà determinante l’esperienza accumulata. La media va dai 780 euro mensili per un neo insegnate, passando a 1400 euro con 4-9 anni di carriera, per raggiungere infine i 1600 euro con oltre 20 anni di carriera.

Sullo stipendio dell’insegnante di sostegno influirà anche la tipologia di contratto:

  • Insegnante di sostegno nelle scuole superiori: 1.540 euro al mese
  • Insegnante di sostegno nelle scuole medie: 1.500 euro al mese
  • Insegnante di sostegno nelle scuole primarie: 1.360 euro al mese
  • Insegnante di sostegno con contratto da 24 ore settimanali: 1.400 euro al mese
  • Insegnante di sostegno con contratto da 18 ore settimanali: 920 euro al mese
  • Insegnante di sostegno con contratto da 12 ore settimanali: 600 euro al mese

Il viaggio alla scoperta del mondo dell’insegnamento finisce qui. Spero che questa guida abbia tolto ogni tuo dubbio su come diventare insegnante. Se hai intenzione di aprire una scuola qui troverai tutto le informazioni di cui hai bisogno per iniziare.

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Redazione di Intraprendere

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