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Come Fare Impresa: 24 Consigli Top per Scrivere un Business Plan a Prova di Investitore

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Ti chiedi continuamente come fare impresa?

In questo articolo ti parlerò di uno degli step principali che ogni persona che aspira a diventare un imprenditore deve fare nel momento in cui decide di trasformare la propria idea in un progetto concreto.

Di cosa sto parlando? Ma di scrivere il business plan naturalmente! Ho raccolto infatti nei paragrafi che seguono tutti i migliori consigli su come redigere un piano aziendale, suddividendoli fra le “cosa dovresti fare” e “cosa non dovresti fare”.

Pronto allora a conoscere trucchi e segreti su come fare impresa? Allora andiamo!

Come fare impresa grazie al business plan: come fare

Inizierò fornendoti una serie di consigli su come redigere il tuo piano aziendale: seguendoli in modo scrupoloso puoi stare certo che farai subito colpo sui tuoi potenziali investitori quindi continua a leggere e non rimarrai deluso.

1. Abbi un’idea chiara di coloro cui ti stai rivolgendo

Quando ti accingi a scrivere il tuo business plan, devi sempre tenere ben a mente i soggetti cui ti rivolgi, banca o potenziali investitori, in modo da poter adattare il tuo piano di conseguenza.come fare impresa, idee di impresa

Il ragionamento è lo stesso di quello che utilizzi quando devi inviare un curriculum per candidarti ad un’offerta di lavoro: ritieni sia più efficace inviare un curriculum generico o uno creato ad hoc per rispondere a quella selezione?

Anche quando devi redigere il business plan, pensa sempre a chi è indirizzato e fai il maggior numero di ricerche possibili per capire quali siano la filosofia aziendale e la storia della banca o degli investitori cui ti stai proponendo.

Controlla anche su quali progetti abbiano investito di recente e quali siano i punti di contatto con la tua attività in quanto si tratta di informazioni molto utili in fase di stesura di un piano aziedale.

2. Focalizza l’attenzione sul problema

Il successo di un’impresa dipende da quanto riuscirà a risolvere i problemi delle persone (nel caso di aziende B to C) o di altre aziende (nel caso invece di aziende B to B).

È molto importante dunque che il tuo business plan sia capace di illustrare per filo e per segno come la tua azienda abbia intenzione di risolvere un problema relativo ad un target specifico, di quanto denaro, di quali risorse ha bisogno per farlo e di come ha intenzione di comunicare questo alle persone.

3. Analizza cosa ha fatto fallire i tuoi competitor

Mentre stai scrivendo il tuo piano aziendale non concentrarti solo sugli obiettivi che vuoi raggiungere e sui modi che hai per farlo, ma osserva anche il tuo mercato di riferimento alla ricerca di strategie che hanno fatto fallire aziende come la tua.

Rendere unica la tua attività non significa infatti non trarre spunto anche da altri, soprattutto quando questo avviene al negativo, cioè evitando di fare gli stessi errori che hanno fatto fallire in passato alcuni tuoi competitor.

4. Supporta il tuo piano con statistiche di settore

Quando presenti il tuo business plan, finanziatori ed investitori vorranno sapere la fonte da cui hai preso i dati a supporto delle tue ipotesi finanziarie per capire se si tratta di numeri credibili.

Per dare più forza al tuo piano, utilizza il più possibile dati relativi alle statistiche di settore.

I modi per reperire queste informazioni sono molteplici, potresti fare riferimento ai siti istituzionali della camera di commercio o delle associazioni di categoria; il web è comunque uno strumento molto utile per reperire dati e informazioni di ogni tipo.

5. Dai risposte concrete

Tutti possono avere un’ottima idea, ma se vuoi che sia finanziata devi dimostrare chiaramente come farai a rendere quell’idea vincente sul mercato.

Come? Il modo migliore è quello di essere concreto: all’interno del tuo business plan non dilungarti in buoni propositi e descrizioni, ma illustra per filo e per segno come hai intenzione di realizzare il tuo progetto.

Descrivi dunque in modo critico le strategie di marketing e distribuzione che intendi utilizzare, indicando anche di quanti soldi e di quali figure professionali avrai bisogno: solo se riuscirai a fornire risposte realistiche e convincenti alle domande che potrebbero sollevare i tuoi finanziatori potrai dire di aver realizzato un ottimo piano aziendale.

6. Delinea la tua strategia finanziaria

All’interno del tuo business plan è necessario che tu delinei a chiare lettere anche quale sarà la tua strategia finanziaria nel breve, medio o lungo periodo.

Non dovrai dunque dire solo di quanti soldi necessiterai per realizzare il tuo progetto, ma anche dove intendi reperire tali risorse, se attingi ad esempio dal tuo capitale personale o se hai già a disposizione dei soci investitori.

7. Stabilisci obiettivi raggiungibili

Come dovrai essere concreto nel descrivere tutte le azioni che intendi fare per portare al successo la tua idea, così dovrai fare altrettanto nello stabilire i tuoi obiettivi di vendita: sono bandite dal business plan tutte le dichiarazioni di intenti troppo fumose e poco credibili.

Stabilire obiettivi raggiungibili ti permetterà non solo di essere più realistico, ma anche di rendere misurabili le tue performance man mano che vai avanti con la tua attività.

8. Crea una storia coinvolgente

Molti pensano che un business plan sia fatto solo di numeri: in realtà, molto spesso banche ed investitori sono interessati anche a conoscere lo storytelling dell’azienda.

Includere dunque una storia coinvolgente sui tuoi inizi all’interno del business plan può servire a motivare ulteriormente i tuoi finanziatori.

Potresti ad esempio parlare di cosa ti ha spinto ad iniziare la tua avventura e perché lo stai facendo proprio adesso.

Capire le passioni, i pensieri e le idee che ti motivano nella tua impresa può del resto servire a far capire gli investitori che tu sei la persona giusta e che stanno mettendo i loro soldi in buone mani.

9. Sii prudente coi numeri

Dopo aver parlato di storie, ecco che non potevano mancare loro, i numeri: quando crei il tuo piano aziendale è infatti sempre necessario indicare i costi di avvio e i ricavi previsti per i primi anni di attività.

In entrambi i casi mantieniti sempre molto prudente: per quello che concerne i costi di avvio, aggiungi sempre un 25% in più rispetto alla cifra di cui pensi di aver bisogno per essere preparato anche ad eventuali imprevisti; per quello che riguarda invece i ricavi, calcola l’importo più basso che la tua azienda può guadagnare e dimezzalo.

Troppo spesso gli imprenditori sottovalutano il costo reale di avvio della propria attività e stimano di guadagnare nel primo anno più di quello che in realtà sia possibile.

Un buon consiglio su come fare impresa è ridimensionare questi numeri per darti un’idea migliore di cosa aspettarti davvero e, qualora tu riuscissi a battere le tue proiezioni, avere del denaro in più per far decollare il tuo business.

10. Usa elementi visivi per attirare l’attenzione degli investitori

Un business plan prima che un documento di programmazione economica e finanziaria è anche una presentazione: fai di tutto dunque per renderla il più possibile piacevole a tutti coloro che la visioneranno.

Come? Il modo migliore è quello di inserire all’interno del tuo piano aziendale degli elementi visivi (immagini, grafici, tabelle, infografiche e così via) che hanno il duplice scopo di illustrarne meglio il contenuto e di attirare il più possibile l’attenzione.

11. Controlla i prezzi

Qualunque prodotto o servizio tu abbia deciso di vendere, dovrà avere un prezzo: la tua strategia di prezzo dovrà infatti essere inserita in modo chiaro all’interno del tuo business plan.

Anche in questo caso, invece di muoverti a caso, studia il mercato per conoscere l’andamento dei prezzi di prodotti analoghi al tuo al fine di differenziarti e/o essere più competitivo.

12. Mostra quale sarà il ritorno per gli investitori

Molti neoimprenditori, nello scrivere il loro business plan, illustrano bene in cosa consiste il progetto, di cosa hanno bisogno per realizzarlo e quali saranno costi di avvio e ricavi nei primi anni di attività.

Tuttavia, spesso, dimenticano di mostrare la cosa più importante, vale a dire quale sia il ritorno che avranno gli investitori e come e in quanto tempo faranno quindi a recuperare i loro soldi: fornire indicazioni di questo tipo risulta davvero utile soprattutto per incentivare coloro che devono finanziare la tua idea.

13. Restringi il tuo target

Ti chiedi come fare impresa? È molto importante per un’impresa identificare perfettamente il proprio mercato di riferimento: essere realisti circa la quota di clienti che puoi avere è un aspetto molto apprezzato anche dagli investitori.

Se vuoi, ad esempio, aprire una caffetteria, il tuo target non saranno tutti coloro che bevono caffè nella tua città, ma dovrai individuare un gruppo più ristretto e con caratteristiche omogenee che costituisca il tuo mercato di riferimento principale.

Spesso invece gli imprenditori rivendicano, all’interno del proprio business plan, un mercato molto più ampio di quello che effettivamente potrebbe avere il loro prodotto o servizo: così facendo potresti risultare poco credibile agli occhi di chi deve investire nel tuo progetto, perdendo delle opportunità.

14. Attira l’attenzione fin dall’inizio

Non finirò mai di ripeterlo: spesso è la prima impressione quella che conta.

Dato che la prima cosa che leggeranno gli investitori del business plan è l’introduzione, fa in modo che questa sia la più completa ed interessante possibile in modo da alimentare il loro interesse.

Fin dalle prime righe del tuo piano aziendale, si dovranno comprendere tutte le potenzialità e i punti salienti del tuo progetto, in modo che coloro che si accingono a leggerlo siano fin da subito in grado di comprendere che si tratta di un buon investimento.

15. Fai due piani aziendali, uno per gli investitori e uno come mappa guida personale

Un business plan ha di solito una duplice valenza:

  • La prima è quella di trasformare la tua idea in un progetto concreto mettendo tutto quello che serve nero su bianco per capire concretamente come fare impresa.
  • La seconda invece è quella di mostrare agli investitori le potenzialità del tuo progetto.

Se nel primo caso è necessario che il documento che scrivi risulti il più possibile sintetico e schematico (senza troppi fronzoli, per dirla in breve), nel secondo caso invece dovrà essere molto più ampio e coinvolgente al fine di risultare attraente anche per chi lo legge.

Perché allora non scrivere due business plan, uno ad uso strettamente personale e l’altro rivolto invece ai finanziatori?

Il documento che scrivi per te sarà di fatto del tutto simile ad una mappa e non dovrà essere condiviso con nessuno, in quanto il suo obiettivo è quello di indirizzare il tuo business verso la strada del successo.

16. Suddividi il tuo piano aziendale in sezioni

Il modo migliore di procedere anche formalmente quando si scrive un business plan è quello di fare prima una bozza delle sezioni principali da cui deve essere composto: questo ti impedirà anche di sentirti sopraffatto dall’attività che devi eseguire.

Ogni sezione dovrà quindi corrispondere ad una serie di informazioni fondamentali che il tuo piano aziendale non può non includere: mission aziendale, finalità e obiettivi, strategia di prezzo, modalità di distribuzione e così via fino ad includere una sezione a parte dedicata ai costi e ricavi attesi per i primi anni di attività.

Stabilisci poi per ogni sezione tutti i punti che vuoi approfondire in modo da avere una buona base da cui partire per inserire tutti gli elementi di cui hai bisogno.

Clicca qui per avere a portata di mano un modello già pronto.

17. Fai esaminare il tuo piano aziendale a dei professionisti

Una volta che hai scritto il tuo piano, non esitare a farlo leggere a persone qualificate: dei professionisti quali esperti di marketing ed economia aziendale nonchè altri imprenditori come te potranno, infatti, darti un parere estremamente qualificato e professionale circa la validità e l’efficacia di quello che hai scritto, fornendoti anche dei suggerimenti su come migliorarlo.

18. Raccogli anche i suggerimenti di amici e parenti

Oltre che chiedere il parere di professionisti, potresti anche far vedere il tuo piano aziendale a persone con cui hai un legame più stretto.

Pur non avendo competenze specifiche, i consigli di amici e parenti potrebbero rappresentare qualcosa di molto prezioso per via della loro franchezza e sincerità. Non sottovalutarli nel tuo processo su come fare impresa.

19. Presta attenzione ad ogni dettaglio

Nello scrivere il tuo business plan, come ho scritto all’inizio, mettiti sempre nei panni dei tuoi investitori e poniti questa domanda fondamentale: se tu dovessi investire dei soldi, vorresti avere solo un quadro generale del progetto oppure una prospettiva più ampia?

Non dimenticare dunque di inserire all’interno delle varie sezioni, e soprattutto in quella relativa alla parte economica, il maggior numero di dettagli possibili: pensa a tutte le entrate e le spese che dovrai sostenere, ad esempio quella per il noleggio e l’aggiornamento dei software, ed inseriscile senza remore all’interno del tuo documento.

Gli investitori apprezzeranno la completezza di informazioni e avranno meno obiezioni da fare nel finanziare la tua idea.

Scrivere il business plan: cosa non dovresti fare

Oltre alle “cose da fare” ci sono anche alcune “cose che non dovresti fare” quando scrivi un business plan: curioso di sapere quali? Ti accontento subito.

20. Non aggiornare il tuo piano aziendale

Un business plan non è scolpito nella pietra: non si tratta dunque di un documento statico che viene messo nel cassetto e tirato fuori dalla polvere al momento opportuno.

Per essere sempre efficace, il tuo piano aziendale dovrebbe essere aggiornato man mano che la tua azienda cresce e va in nuove direzioni.

Questo esame ti permette non solo di essere più convincente ogni volta che ti presenti a dei potenziali investitori, ma anche di confrontare i risultati che hai raggiunto con gli obiettivi che ti eri prefissato all’inizio del tuo percorso, correggendo il tiro e migliorando le tue strategie.

21. Non supportare ogni dichiarazione con dei dati

Ogni affermazione contenuta nel tuo piano aziendale deve essere supportata da dati.

Molti imprenditori tendono invece a scrivere documenti di pianificazione in cui parlano di tutte le attività di marketing che vorrebbero fare senza spiegare però come faranno a finanziarle oppure forniscono un costo per l’affitto mensile senza ancora sapere dove apriranno il loro negozio.

Se vuoi sapere come fare impresa e risultare credibile ottenendo la fiducia degli investitori, fornire dati di supporto per ogni tua dichiarazione non è un optional ma una necessità: senza questi elementi il tuo business plan risulterà solo come un bel romanzo di fantasia.

22. Focalizzarsi solo sullo sviluppo del prodotto

Una necessità nel come fare impresa riguarda il concentrarsi contemporaneamente sullo sviluppo del prodotto e sull’acquisizione di clienti: prestare attenzione, anche all’interno del business plan, solo all’uno o all’altro non è la scelta migliore.

Nella maggior parte dei casi, infatti, non è neppure necessario che il prodotto sia al top per poterlo iniziare a vendere.

Trova quindi subito il tuo mercato di riferimento e comincia a proporre ciò che vendi, attraverso i feedback che torneranno indietro dal tuo pubblico principale riuscirai anche ad avere informazioni preziose su quali modifiche fare al tuo prodotto.

23. Fare proiezioni finanziarie imprecise

Uno dei più grandi errori che le aziende, soprattutto le startup, fanno, è quello di non valutare correttamente le esigenze finanziarie per avviare e mandare avanti la loro nuova attività.

Oltre alla passione, un neoimprenditore ha bisogno di un piano aziendale chiaro e attuabile che tenga conto anche delle risorse finanziarie necessarie per almeno il primo anno di attività.

24. Nascondere i punti deboli

È molto importante, perché il business plan sia credibile, che contenga anche l’analisi dei tuoi punti deboli.marketing strategico, cos'è il marketing strategico

Lo strumento utilizzato nel marketing per individuare punti di forza, punti di debolezza, opportunità e minacce di un’azienda è l’analisi SWOT, il cui scopo è sostanzialmente quello di mostrare cosa ti rende speciale (punti di forza e opportunità) e quali sfide devi affrontare (punti di debolezza, minacce) per continuare ad esserlo.

Ripeti dunque l’analisi SWOT ogni anno dopo l’avvio della tua attività, cercando di identificare sempre almeno 5 punti di forza e di debolezza: dopodiché punta sui primi per costruire il successo della tua impresa e, nel contempo, mitiga i secondi per non farti trovare mai coi fianchi scoperti.

Con questi 24 consigli penso che ora tu sia perfettamente in grado di scrivere il tuo business plan, ora non ti resta che sfare il quiz di Intraprendere per trovare il business adatto a te

Anna Porello

Anna Porello

Imprenditrice digital e cuore pulsante di Intraprendere. Fonda la sua prima startup di entertainment geolocal nel 2006 venduta a una nota azienda italiana. Dopo anni come consulente nei processi di digitalizzazione di grandi imprese, decide di dedicarsi a Intraprendere.net, che co-fonda nel 2016.

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