Suggerimenti per gestire al meglio i viaggi non-stop

Consigli viaggio di lavoro

Per molti imprenditori, viaggio di lavoro significa presenziare a poche fiere o sales meetings durante l’anno.Magari visitando lo stabilimento di Toledo. Ma alcuni di noi si affidano maggiormente ai viaggi. Non possiamo fare soldi senza prendere un aereo.

Ogni tanto questo comporta una “tirata” come quella nel bel mezzo dela quale mi trovo ora. Sono appena tornato da Boston, Oregon e Australia. A seguire sarò diretto a Città del Messico, dopo Florida, Toscana, Alabama, San Francisco e Panama. Poco dopo: New York, Chicago, Argentina. In giorni come questi non mi preoccupo nemmeno di togliere il mio passaporto dal bagaglio a mano.

Per me questo è un viaggiare estremo. Un po’ come trasferirsi all’estero da un giorno all’altro senza adeguata preparazione. Se molti viaggi di lavoro sono come sciare questo è iper-sciare. Ogni tanto, ad esempio quando riesco a spostarmi in tre città nello stesso giorno, mi sento come se fossi alla seconda tappa della campagna presidenziale.

Non potrei gestire un viaggio estremo per più di qualche mese alla volta. Richiede sacrificio. Sfilaccia i rapporti con amici e famiglia, e costringe a postporre o mancare tutti gli altri progetti – il rifacimento del porticato, la presentazione del libro – portandoli così lontano dalla mente che a volte nemmeno mi ricordo di sentirmi in colpa per non essere riuscitoa  presenziare.

Ci si accorgerà che sono mancato alla partita bisettimanale di basket per un mese, dopodiché tutti cominceranno a non accorgersi che non ci sono. Come per gli inviti ai parties o alle cene di mia moglie, lei comincerà a dire agli amici di riprovare in primavera. Mi perderò il raduno degli ex-alunni una settimana, una partita a calcetto la successiva. Ma deve essere fatto. Ho scoperto che ci sono alcune misure che possono essere messe in atto per mitigare – almeno un pò – il fatto che io stia saltellando da una parte all’altra del mondo come un pilota di Formula 1.

La prima è quella di tenere il passo con le faccende di tutti i giorni. Quando la strada è la mia casa per qualche mese, mi comporto di conseguenza. Avrò comunque bisogno di tagliarmi i capelli ogni quattro settimane, quindi mi farò fare un taglio di capelli…da qualche parte. Il barbiere potrà non essere così bravo come quello a cui sono abituato, ma risolvere la questione lungo la strada mi consentirà di guadagnare un’ora libera da dedicare alla mia famiglia fra un viaggio e l’altro.

A seguire io investo nel livello del mio comfort. Avrò un hotel che pulisce la mia camicia per 9$ e sborserò 6,5$ per una bottiglia d’acqua. Prezzi assurdi, ma rende la vita un pò più facile. All’aeroporto di Sydney ho speso 22$ per un cuscino da collo quando sapevo di averne uno perfettamente funzionante a casa. Perchè negarmi un pò di comfort in un volo di 12 ore?

Durante i miei viaggi mi capita spesso di prenotare in hotels con servizi aggiuintivi ridotti, perchè raramente avrò possibiltà di usare la piscina, il centro commerciale o la spa. Ma quando vita significa un hotel dopo l’altro, ogni cosa deve diventare casa. Io voglio un negozio di articoli vari, non solamente un rack di giornali. Avrò bisogno di un ristorante che serva la colazione, non solamente una macchinetta automatica per il caffé ed il croissant gratuiti.

Infine ho imparato a non fare finta di non essere spesso in viaggio. Per quanto sia una tentazione atteggiarsi con i colleghi ed i familiari come se sapeste nel dettaglio cosa è successo mentre eravate via, non potete essere informati allo stesso modo. Voi eravate via. Gli eventi sono accaduti. Occorre passare alla modalità ascolta ed impara. Sentire di come vostra figlia abbia preso un brutto voto nel compito di matematica evitando immediatamente a giudicare. Pensate due volte prima di passar sopra la nuova policy sulle e-mail che il vostro secondo in commando ha implementato in vostra assenza, probabilmente lo ha fatto per una ragione.

Fra pochi mesi da adesso tutto sarà concluso. Avrò nuovi timbri sul mio passaporto, souvenirs per i bambini, una storiella divertente sul barbiere improvvisato di Buenos Aires. Per ora abbozzo con un leggero cenno con la testa ogni volta che qualcuno mi dice quanto è invidioso del fatto che io viaggi in così tanti posti interessanti, senza rendersi conto delle sfide e dei costi che questo comporti.

Dopodichè salgo sull’aereo.

Suggerimenti per la vita sulla strada

Come è possibile, senza caricarsi di un bagaglio extra, prepararsi per il viaggio che vi porterà in Australia, dove è quasi primavera, e successivamente andare in Oregon, dove l’inverno è alle porte?

Questo è stato il dilemma che ho affrontato lo scorso mese. Il mio prmo istinto fu quello di preparare il bagaglio con vestiti di media pesantezza, che non erano destinati ne ad un clima ne all’altro, quei capi che all’occorrenza possono soddisfare passabilmente entrambe le situazioni. Ma perchè essere a disagio in due posti?

Una soluzione poteva essere quella di spedire con la FedEx I miei vestiti pesanti al mio hotel di Portland. Ma ho scelto di fare qualcosa di più semplice: avrei comprato un maglione, e se necessario un cappotto una volta arrivato in Oregon. Spesso dimentichiamo che, a meno che non si sia diretti nel deserto della Namibia, praticamente tutto quello di cui abbiamo bisogno è facilmente reperibile in commercio. Quasi come fosse un premio per aver scelto la semplicità, il tempo a Portland si rivelò incredibilmente caldo. Mi sono arrotolato le maniche della camicia, esattamente come avevo fatto in Australia.

Altri suggerimenti per viaggi estemi? Mi piace cercare di far si che essere per strada sia speciale. Piuttosto che portare con me un pezzo di casa, ho imparato a notare ed apprezzare le differenze. Per esempio, mi piace addormentarmi con la radio accesa – sports, notiziario o programmi parlati – ma a casa mia moglie è contraria. In viaggio posso acoltare la radio per tutta la notte se voglio.

Ho anche iniziato ad approfittare di quello che viene chiamato “ambiente Skype”. Quando sto facendo dei lunghi viaggi, la mia famiglia usa i servizi audio e video di Skype per simulare la mia presenza nella stanza. Sentire per caso una conversazione, al posto del solito “c’è papà al telefono,” mi fa sentire più vicino oa casa.

Alan Calaon

Alan Calaon

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