Assertività: Come Guadagnare il Rispetto del Prossimo Diventando Assertivo

Ti consideri una persona dotata di assertività? Cosa significa secondo te essere assertivo? Vuol dire esercitare sempre e comunque la tua volontà? Oppure significa sapere quando lasciare spazio agli altri?

Ti pongo un quesito abbastanza semplice cui forse ora non saprai rispondere ma la cui soluzione sarai senza dubbio in grado di dare alla fine, dopo aver letto le righe che seguono: è più assertivo il titolare di un’impresa che il pomeriggio prima che il suo dipendente parta per le vacanze gli mette sulla scrivania un mucchio di lavoro da fare, oppure l’impiegato che, in procinto di andare in vacanza, dice al suo capo che il lavoro sarà fatto al suo ritorno?

Non è sempre facile identificare un comportamento veramente assertivo. Questo soprattutto perché c’è solo una linea sottile che separa l’assertività dall’aggressività. Prima di continuare cercherò di fornirti alcuni elementi utili per riconoscere e separare questi due comportamenti:

  • L’assertività è basata sull’equilibrio: l’individuo assertivo chiede, non esige, è schietto nell’esprimere i suoi desideri e bisogni ma non prevarica mai quelli degli altri, sa come farsi rispettare ma non aggredisce;
  • Il comportamento aggressivo è basato sulla conquista: la persona aggressiva agisce sempre nel suo interesse, senza riguardo per i diritti, bisogni, sentimenti o desideri degli altri, prendendo tutto ciò che vuole a prescindere.

Stando dunque a quanto appena scritto, fra il capo e il suo dipendente, quello veramente assertivo è il secondo, mentre il primo è soltanto aggressivo, mostrando una totale mancanza di rispetto per i bisogni e le esigenze dell’altro. L’impiegato, d’altra parte, ha dimostrato di avere assertività quando ha informato il suo titolare che il lavoro sarebbe stato portato a termine solo dopo il suo ritorno dalle vacanze: in questo modo egli ha affermato i suoi diritti, rassicurando comunque il capo circa la sua necessità di ottenere il lavoro fatto.

Ora che abbiamo fatto maggiore chiarezza fra comportamento assertivo e aggressivo, scopri se puoi ritenerti o meno una persona assertiva che sa come farsi rispettare e far valere i suoi diritti o se devi attuare qualche strategia per migliorare la tua assertività all’interno di un percorso di crescita personale.

1. Caratteristiche del comportamento assertivo

Essere assertivi non è facile ma è un’abilità che può essere appresa. Condizioni di base per sviluppare la propria assertività è conoscere bene sé se stessi e il proprio valore e soprattutto godere di una buona autostima. Non solo, l’assertività fornisce molti altri vantaggi per migliorare le tue relazioni sul lavoro e nella vita in genere.

In generale un individuo assertivo presenta le seguenti caratteristiche:

  • Get a “win-win”, ovvero è un bravo negoziatore in quanto è in grado di trovare sempre le soluzioni più vantaggiose per tutti gli attori in gioco;
  • E’ molto abile nello sviluppare strategie di problem soling efficaci, caratteristica che spesso lo rende un leader all’interno del gruppo;
  • Ha un atteggiamento rilassato (qui alcune tecniche) ed ematico in quanto conosce il suo valore e non si sente minacciato dagli altri;
  • E’ sicuro di sé e delle decisioni che prende, non dubita mai delle proprie capacità.

L’aspetto più significativo del comportamento assertivo è che la sicurezza di sé non si combina mai con l’aggressività, ma con un atteggiamento sempre rispettoso e corretto nei confronti degli altri: questo fa sì che la persona assertiva sia sempre ben voluta e difficilmente osteggiata.

2. Come sviluppare la tua assertività

Come si può facilmente intuire, l’assertività è una dote che molte persone hanno per natura; tuttavia, anche chi non ce l’ha, può adottare alcune tecniche per svilupparla. La maggior parte di queste tecniche si focalizza sul controllo di alcuni aspetti del carattere che fanno propendere l’individuo verso un comportamento passivo oppure aggressivo. Ecco di seguito alcuni comportamenti da adottare per potenziare o sviluppare l’assertività allo scopo di migliorare la tua leadership.

2.1. Fai valere i tuoi diritti

Smetti di avere un atteggiamento remissivo e sottomesso. Impara a riconoscere quali sono i tuoi diritti sul lavoro e proteggili. Tieni comunque presente che i tuoi pensieri, sentimenti, bisogni sono altrettanto importanti di quelli delle persone che interagiscono con te e che per adottare un comportamento davvero assertivo non devi mai mettere i tuoi diritti prima o dopo di quegli degli altri: è dunque fondamentale trattare gli altri sempre con il massimo rispetto.

2.2. Soddisfa i tuoi desideri e bisogni

Non aspettare che siano gli altri a soddisfare le tue esigenze: potresti aspettare per sempre. Comprendi inoltre che per sviluppare il tuo pieno potenziale, devi assecondare i tuoi desideri; trova però sempre il modo di soddisfare i tuoi bisogni senza sacrificare le esigenze degli altri.

2.3. Considerati responsabile solo del tuo comportamento

Non fare l’errore di sentirti responsabile per come gli altri reagiscono alla tua assertività (ad esempio con rabbia o risentimento): puoi controllare solo le tue azioni, non quelle delle persone che ti stanno intorno. Ricorda inoltre che fino a che non violi le esigenze di qualcun altro, allora hai il diritto di dire o fare quello che vuoi.

2.4. Esprimi pensieri e sentimenti negativi in modo sano e positivo

Può succedere di essere arrabbiato, o deluso, per il comportamento del tuo capo, di un cliente o dei colleghi, ma evita di diventare aggressivo; non dire tutto quello che ti passa per la mente ma rispetta sempre i sentimenti degli altri. Anche quando nutri sentimenti negativi, controlla le tue emozioni e reagisci in modo positivo, facendo valere i tuoi diritti senza schiacciare quelli degli altri.

2.5. Accetta di buon grado sia i complimenti che le critiche

Se qualcuno loda i tuoi meriti sul lavoro, accetta il complimento e ringrazia; ma se qualcuno invece dovesse farti una critica, cerca di comprendere dove hai sbagliato e rimedia. Se quello che ti viene detto non ti convince, dillo ma senza metterti sulle difensive o esprimere sfiducia o rabbia.

2.6. Impara a dire “no” quando è necessario

Quando ti viene proposto di fare un lavoro che esula dalle tue competenze o dalle tue mansioni specifiche, afferma con decisione che quell’attività non ti compete. Farsi sfruttare non solo lede i tuoi diritti ma anche quelli degli altri in quanto crea un ambiente di lavoro poco sereno o addirittura ostile. Se il tuo capo o un collega ti propone di fare qualcosa che in quel momento non puoi o non vuoi fare, proponi una soluzione win-win.

3. Tecniche di comunicazione assertiva

L’assertività è strettamente legata a come l’individuo comunica le proprie esigenze e i propri bisogni agli altri individui. Esiste pertanto un modo di comunicare che si definisce “assertivo” e si contrappone ad un modo di comunicare aggressivo o passivo. Ecco di seguito alcune delle principali tecniche di comunicazione assertiva che puoi provare ad utilizzare per rafforzare la tua leadership.

3.1. Esprimiti in prima persona

Quando devi affermare un tuo diritto o bisogno, parla in prima persona: usa espressioni come  “io voglio”, “ho bisogno” oppure “mi sento” per trasmettere affermazioni di base: “Io voglio che questo lavoro sia portato a termine entro Venerdì”.

3.2Interagisci con gli altri in modo empatico

Non prevaricare mai i sentimenti e i bisogni degli altri, ma cerca di capire come le altre persone vedono una determinata situazione: “Capisco che hai problemi a lavorare con Carlo, tuttavia questo progetto deve essere completato entro Venerdì. Sediamoci attorno ad un tavolo e vediamo come trovare un piano per andare avanti”.

3.3. Intensifica le tue dichiarazioni

Questo tipo di assertività è necessario quando i primi tentativi non sono riusciti a soddisfare le tue esigenze: la tecnica prevede che tu assuma un tono sempre più fermo nel dire nell’esercitare sugli altri la tua leadership, anche se, ricorda, a prescindere da quanto decisi siano i tuoi ordini e le tue dichiarazioni, non sempre si può ottenere ciò che si vuole altrimenti si tratterebbe di coercizione: “Giovanni questa è la terza volta questa settimana che ho dovuto parlare con te perché sei arrivato in ritardo. Se arriverai in ritardo ancora una volta questo mese, attiverò il processo disciplinare”.

3.4. Chiedi più tempo

Può capitare a volte di di essere in un momento no o di sentirsi troppo emotivamente coinvolti per parlare; in questo caso la cosa migliore è dire alla persona che si ha davanti che hai bisogno di qualche minuto per riordinare le idee. La richiesta di più tempo può anche servire a preparare meglio il messaggio che vuoi trasmettere.

3.5. Reitera le tue affermazioni

Durante la conversazione ribadisci il messaggio utilizzando lo stesso linguaggio più e più volte: alla fine che la persona su cui stai esercitando il controllo non potrà che adeguarsi a quello che stai dicendo. Se ad esempio un tuo sottoposto ti dicesse “Vorrei lavorare ad un nuovo progetto” e tu gli rispondessi “Non puoi occuparti di altri progetti in questo momento”, continua a ripetere la tua affermazione di fronte ad ogni suo tipo di obiezione fino a che non si arrende. La tecnica del disco rotto è molto efficace ma fai sempre attenzione a non apparire aggressivo perché questo lederebbe la tua leadership.

3. 6. Scripting

Questa tecnica prevede di preparare in anticipo ciò che devi dire tenendo sempre presente quattro punti:

  1. L’evento: descrivi esattamente qual’è secondo il tuo punto di vista il problema (Giacomo ho rilevato che i costi di produzione di questo mese sono più alti del 25%: la cosa mi ha sorpreso molto dato che tu non mi avevi affatto informato”);
  2. I tuoi sentimenti: riferisci come ti senti in modo chiaro e diretto (“Questo mi frustra e mi fa sentire come se tu non apprezzassi davvero il lavoro che abbiamo fatto insieme”);
  3. Le tue esigenze: spiega chiaramente all’altra persona ciò che vuoi (“Ho bisogno che tu sia onesto con me e mi faccia sapere quando abbiamo cominciato ad andare significativamente oltre il budget”);
  4. Le conseguenze: indica l’esito positivo nel caso venissero soddisfatte le tue esigenze (“Sono qui per aiutarti, se ti fidi di me, insieme possiamo superare l’ostacolo”).

Grazie alle tecniche fin qui illustrate col tempo migliorerai non solo la tua assertività, ma anche la produttività ed efficienza del tuo lavoro. Se non ci credi, fai almeno una prova e ti renderai subito conto che un comportamento assertivo ottimizza il lavoro di squadra e permette di trovate soluzioni in modo più rapido ed efficace, due dei requisiti fondamentali per avere una carriera felice e di successo e per migliorare la propria leadership.

Anna Porello

Anna Porello

Imprenditrice digital e cuore pulsante di Intraprendere. Fonda la sua prima startup di entertainment geolocal nel 2006 venduta a una nota azienda italiana. Dopo anni come consulente nei processi di digitalizzazione di grandi imprese, decide di dedicarsi a Intraprendere.net, che co-fonda nel 2016.

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