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Come Aprire un’Attività di Street Food Franchising [o Tradizionale] Grazie ai Food Truck: l’Iter, i Costi e le Tipologie

Stai cercando una idea di street food franchising?

Lo street food in Italia ha origini antiche, specialmente in alcune città e paesi questo fa parte della loro tradizione. Negli ultimi periodi, però, lo street food si sta diffondendo sempre di più in tutto il Paese.

Questa particolare forma di ristorazione, permette di raggiungere più facilmente i clienti e il costo di un food truck sono generalmente inferiori a quelli di un’attività ristorativa tradizionale.

Allestire un food truck però non è semplice e ci sono costi da sostenere e regolamenti da seguire, ma come vedremo insieme più avanti scegliere una attività di street food franchising potrebbe essere molto conveniente.

Quindi prima di prendere la decisione di aprire un’attività di street food è necessario sapere nei dettagli cosa fare e quali sono i costi e gli adempimenti burocratici.

Aprire una attività di street food franchising: che tipologia scegliere

La prima cosa da fare prima di aprire un’attività di street food è scegliere il tipo di food track che si desidera gestire. Per effettuare questa scelta in modo consapevole, innanzi tutto bisogna pensare a quali siano le proprie capacità culinarie.

Non solo, bisogna constatare anche quale sia la tipologia più adatta a seconda del luogo in cui si vorrà intraprendere l’attività.

Specialmente se vi sono altri food truck nei dintorni, è necessario distinguersi offrendo prodotti differenti da quelli che propone la concorrenza.

Quali sono le tipologie principali di street food?

I tipi di street food franchising o tradizionali, tra i quali si può scegliere sono:

Friggitorie su ruote

Aprire una friggitoria, come ben s’intende sul nome, prevede un camioncino o un food truck che sia attrezzato per friggere.

Non ci sono limiti a ciò che si può friggere, si può scegliere un’attività semplice come la frittura di patatine fresche, altri propongono i panzerotti, le olive all’ascolana, oppure il fritto di pesce.

L’importante in questo settore è specializzarsi in una specialità.

Specialità regionali

I food truck che propongono i piatti tipici di una regione sono tra i più diffusi in Italia e anche tra i più apprezzati, specialmente dai turisti e dagli stranieri. Una buona conoscenza della cucina tradizionale è la base per poter aprire un chiosco mobile di questa tipologia.

Ad esempio, se siete in Romagna potete aprire una piadineria, oppure in altre regioni potreste pensare ad aprire una rosticceria con piatti pronti tipici regionali da portare via, ecc. Le idee in questa categoria non mancano di certo.

Paninoteca

Aprire una paninoteca su ruote è un’ottima idea, specialmente se si opta per zone frequentate dai giovani, oppure se si ha la possibilità di partecipare a fiere ed eventi. Le paninoteche sono molto apprezzate in questo genere di occasioni, perché attirano sia i grandi che i bambini.

Hamburgheria

I food truck, sono molto presenti nella cultura americana, se si vuole riprodurre questi piatti allora dovrete optare sicuramente per un camion su ruote che presenti l’attrezzatura necessaria alla preparazione di queste pietanze.

Presta particolare attenzione al tipo di carne prescelto e il tipo di panini che si vuole creare: due elementi fondamentali per riuscire a distinguersi alla concorrenza

Ape Street Food

Una tipologia di street food completamente italiana è quella sull’Ape. Ultimamente sono tra i prodotti più acquistati, perché sono in grado di combinare l’italianità e lo street food e attrae gli sguardi.

Per lo street food, sono state create delle versioni evolute dell’Ape che presentano al loro interno un piccolo “negozio” ambulante.

Perché bisogna avere un business plan prima di avviare un’attività di street food franchising?

Il business plan è uno strumento finanziario che serve per pianificare l’avvio della propria azienda. Grazie a questo documento è possibile riuscire a identificare passo dopo passo quale sia la strategia d’attuare prima di aprire la propria attività.street food franchising, food truck

Se volete aprire un food truck dovreste redigere un business plan per riuscire a segnalare adeguatamente i riferimenti necessari alla gestione dell’attività, inoltre dovrete stilare quali saranno i costi e in che modo dovreste raggiungere gli obiettivi finanziari ed economici. In poche parole, un business plan è il progetto dell’attività.

Grazie a questo riuscirete dunque a:

  • Fissare gli obiettivi futuri.
  • Sapere quali sono i costi per l’avvio dell’attività.
  • Catalogare tutti i documenti necessari per l’apertura.
  • Studiare il mercato di riferimento.
  • Gestire l’attività con maggiore organizzazione.

Nel momento in cui stilate il business plan per l’apertura di uno street food in franchising o di uno tradizionale, dovrete:

  1. Fare una descrizione del prodotto che dovrete vendere e del tipo di food truck che state per avviare.
  2. Segnalare il mercato di riferimento: fate una ricerca su quante attività simili alle vostre ci sono nella zona, cercate di comprendere quali siano le persone maggiormente interessate (giovani, turisti, stranieri ecc…)
  3. Organizzazione: questa fase del business plan serve per definire la strategia d’azione, l’acquisto delle attrezzature, o dei furgoni per street food, e tutta la minuteria necessaria, e la prima fornitura.
  4. Conto finanziario ed economico: infine, dovrete redigere un prospetto che servirà a mettere in chiaro tutti i costi da sostenere e le possibili entrate.

La location giusta per un’attività di street food franchising

La scelta della location è certamente una delle più importanti per chi desidera avviare un’attività di street food. Come per ogni attività commerciale, anche il food trucking prevede che si scelga il luogo migliore per poter aprire il proprio ristorante su ruote.

Ci sono alcuni dettagli, che permettono di vagliare quale sia la zona perfetta per aprire il vostro food truck:

  1. Scegliete un’area pubblica come una strada, una piazza, un’area di passaggio. In generale, dovreste scegliere una zona abbastanza trafficata da persone in target con la vostra attività.
  2. Optate per una zona che non prevede attività simili alla vostra. Scegliete un luogo in cui la vostra attività possa risaltare agli occhi della gente.
  3. Scegliete se seguire o meno fiere, eventi speciali e quindi acquistare dei posti per svolgere l’attività anche al di fuori della zona fissa.

Le spese iniziali per partire

Quanto costa allestire un food truck? Questa è una delle domande che ci si fa più spesso nel momento in cui si sceglie di avviare un’attività di street food franchising o tradizionale.quanto costa food truck, street food franchising

Generalmente per l’acquisto di un furgoncino per lo street food, e gli adempimenti burocratici e le spese di gestione iniziale si deve fare un investimento che va tra i 20.000 e i 100.000 euro circa, a seconda del mezzo che si sceglie, ad esempio per un food truck usato e in buone condizioni per risparmiare.

Il divario è notevole, ma le attrezzature che servono per le varie attività di street food possono essere diverse, se si opta per il franchising i prezzi possono partire dagli 8000 euro circa e variare a seconda del marchio e di quanto è conosciuto, inoltre incide molto anche la grandezza del furgoncino che si decide di comprare o prendere in franchising.

Le spese di gestione

Quando si gestisce un food truck le spese di gestione possono variare molto a seconda di quanto si lavora e delle attrezzature che si utilizzano per la preparazione degli alimenti. Le spese di gestione prevedono il calcolo di vari fattori, come:

  • Costo della fornitura alimentare.
  • I costi del sostentamento del food truck (benzina, alimentazione, luce ecc…).
  • Eventuali costi per il posteggio fisso o per l’acquisto di un posto alle fiere e agli eventi.
  • Royalty per il franchising.
  • Tasse e contributi Inps e Inail.

Queste sono le spese principali che si sostengono durante un’attività di street food. Solitamente le spese della fornitura o del sostentamento variano con l’aumentare del lavoro, mentre le altre voci rappresentano le spese fisse. Le spese fisse sono quelle che non variano con l’aumento o la perdita del fatturato.

Le modalità di finanziamento

Dopo aver stilato quali sono le spese da sostenere per l’avvio e la gestione iniziale della propria attività di street food franchising, bisogna pensare a come finanziare il tutto.

Una delle modalità di finanziamento più accessibili prevedono la richiesta della somma desiderata in banca o a una società finanziaria.

Le banche per fornire il finanziamento di solito richiedono il business plan dell’attività, che prospetti i guadagni futuri, inoltre spesso richiedono delle garanzie come: una proprietà intestata, stipendi a tempo indeterminati, una garanzia di terze persone.

In alternativa è possibile chiedere un finanziamento a fondo perduto con i contributi europei per l’avvio dell’attività ma solo nel caso in cui si abbiano i requisiti per l’accesso. Questi ad esempio sono riservati all’imprenditoria giovanile o per le regioni del Mezzogiorno.

Quanto si può guadagnare con una attività di street food

Quanto si guadagna con un food truck? Dare una risposta secca e veritiera può essere davvero molto difficile. Non si può dire con certezza, per nessuna attività commerciale, quali saranno i reali guadagni.

Un modo per poter avere un’idea più chiara su quali siano gli obbiettivi di guadagno sul lungo periodo è possibile attraverso la creazione del proprio business plan.

Al fine di avere la certezza di percepire un guadagno utile dalla propria attività bisognerà considerare i prezzi della fornitura e le spese fisse, e applicare il giusto ricarico, ossia fissare un prezzo che possa coprire le spese e al contempo comportare un guadagno utile.

Quali sono gli adempimenti burocratici per un’attività di street food franchising

Per aprire un’attività di street food è necessario affrontare anche una piccola trafila burocratica per ottenere tutte le autorizzazioni e i documenti che servono all’avvio dell’impresa.street food franchising, cosa serve per street food

In Italia, per prima cosa per aprire un’attività commerciale è necessario:

  • Aprire una Partita IVA.
  • Censire la propria attività all’INAIL e all’INPS.
  • Effettuare l’iscrizione alla Camera di Commercio.

Per effettuare quest’operazione basterà effettuare la Comunicazione Unica, che permette di formalizzare il tutto, in modo semplificato.

Al fine di effettuare correttamente l’iscrizione alla Camera di Commercio e l’apertura della Partita IVA si consiglia di chiedere una consulenza a un commercialista, ad un consulente del lavoro oppure leggere la mia guida completa.

Oltre alle pratiche che servono all’apertura dell’attività, e agli adempimenti previdenziali, si deve richiedere anche l’autorizzazione necessaria alla sua gestione. Le autorizzazioni previste per lo street food, sono denominate come: commercio al dettaglio su area pubblica.

In questo settore, vi sono due tipi di autorizzazioni specifiche:

Tipo A: questa prevede il pagamento di una quota per il posteggio fisso nel Comune in cui si desidera praticare l’attività.

Tipo B: viene rilasciata dal Comune di residenza per coloro che desiderano effettuare un commercio di tipo itinerante.

Infine, bisogna iscrivere l’attività al REC presso la Camera di Commercio, per fare ciò bisogna frequentare il corso di somministrazione per bevande e alimenti, e seguire il corso HCCP per il rispetto delle norme sanitarie.

Perché aprire una attività di street food in franchising

Aprire un’attività di street food in franchising permette di ottenere alcune agevolazioni per l’avvio del food truck.

Solitamente i costi d’ingresso attraverso il franchising sono più bassi, se invece si provvede all’apertura di un food truck in modo tradizionale i costi che si prospettano sono più alti e onerosi.

La gestione di un’attività di street food in franchising ha anche altri vantaggi come: la pubblicità che deriva da un marchio già conosciuta, il sostegno dell’azienda sull’avvio generale dell’attività, un’assistenza continua per valorizzare e migliorare il proprio food truck.

Come ogni attività imprenditoriale anche il franchising comporta sacrificio e capacità imprenditoriali, però si ha il vantaggio al contempo di poter seguire dei corsi di formazione, di essere formati su come impostare i prezzi, sulla gestione del banco e della clientela.

Se non si ha mai gestito un’attività imprenditoriale la gestione mediante il franchising può essere il modo migliore per riuscire ad ottenere successo.

Vuoi scoprire quale altra opportunità potrebbe fare al caso tuo? Completa il mio quiz, per capire quale sia l’attività più adatta a te!

Anna Porello

Anna Porello

Imprenditrice digital e cuore pulsante di Intraprendere. Fonda la sua prima startup di entertainment geolocal nel 2006 venduta a una nota azienda italiana. Dopo anni come consulente nei processi di digitalizzazione di grandi imprese, decide di dedicarsi a Intraprendere.net, che co-fonda nel 2016.

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