Cardio, fitness, Squat, alzate laterali, addominali, affondi. Se hai dimestichezza con questa terminologia, probabilmente sarai un appassionato di sport e presterai molta attenzione alla cura del tuo corpo. Hai mai pensato di trasformare la tua passione in lavoro? Ti sei mai chiesto come diventare personal trainer?
Prima di darti due dritte su come diventare personal trainer, credo sia interessante parlare delle offerte che questo mercato propone. Gli ultimi decenni sono stati caratterizzati da una condotta di vita sempre più sedentaria con una conseguente crescita del numero di persone con problemi di sovrappeso e obesità.
È una piaga che non colpisce esclusivamente il nostro contesto nazionale, ma interessa un po’ tutti i paesi del mondo occidentale. Le statistiche parlano chiaro: secondo l’Osservatorio nazionale sulla Salute, in Italia una persona su tre è in sovrappeso, mentre una persona su dieci risulta obesa.
In opposizione a quest’inclinazione all’ingrasso, negli ultimi anni si sono sviluppate in controtendenza tutta una serie di “mode” alimentari con la finalità di recuperare la filosofia del “mangiar sano”, e di conseguenza è stata rivalutata l’importanza dell’attività fisica, che articola sempre più la sua offerta con proposte di nuove discipline.
Ad esempio, dieci anni fa qualcuno aveva mai sentito parlare di crossfit? Quindi comprenderai facilmente anche tu che il mercato dei personal trainer è in costante ascesa.
Chi è il personal trainer
Nel mondo globalizzato siamo spesso abituati ad appropriarci di parole derivanti dall’inglese, senza comprendere realmente il loro significato, e generando così confusione.
La traduzione di personal trainer è testualmente allenatore personale, in sostanza è un preparatore atletico che offre i propri servizi a terzi, seguendoli personalmente.
È un libero professionista. Per tale motivo non confondere la figura del personal trainer con l’istruttore di sala pesi all’interno delle palestre, il quale risulta essere semplicemente un lavoratore dipendente.
Come diventare personal trainer: quali skill si deve possedere
Le opportunità di cui ti ho parlato poco fa, ti stanno portando a riflettere su come diventare personal trainer? Prima di tutto è necessario capire la tua predisposizione a questo tipo di attività.
Una delle caratteristiche di cui avere le tasche colme è la pazienza. Come ricordavo qualche riga sopra, il personal trainer si interfaccia direttamente con il cliente, e lo segue nel percorso di allenamento appositamente creato.
L’abilità di un personal trainer sta proprio nell’avere una sensibilità tale da comprendere quale siano le esigenze del proprio cliente, e nel soddisfarle il più possibile.
Ti avverto, in questo lavoro le critiche sono dietro l’angolo, soprattutto se non si raggiungeranno gli obiettivi prefissati. Ti consiglio di impostare con il tuo cliente piccoli obiettivi da raggiungere di volta in volta. Applica una filosofia step by step, e il cliente, vedendo settimanalmente piccoli progressi, sarà riconoscente e motivato nel continuare le sedute.
Ebbene sì ho usato la parola “motivato”: un personal trainer deve essere un ottimo motivatore.
Perciò è necessario capire quale sia l’allenamento più adeguato per ogni singolo cliente, mettendo in risalto le sue potenzialità ed essendo al tempo stesso uno stimolo per andare oltre i suoi limiti. Prenditi cura del cliente, anche portandogli tra una seduta e l’altra del materiale informativo che dia maggiore credibilità al percorso che state intraprendendo insieme.
Ricorda che il personal trainer è un libero professionista, e di conseguenza è l’imprenditore di se stesso. Sono essenziali delle capacità manageriali. Detto brutalmente: deve sapersi vendere! È essenziale la promozione della propria attività avvalendosi dei diversi strumenti a disposizione.
Come in ogni attività imprenditoriale diventa fondamentale un proprio sito che funzioni da vera e proprio vetrina. Cerca di essere il più trasparente possibile, specificando i servizi offerti e le tariffe.
Cosa fa un personal trainer?
La riflessione su come diventare personal trainer, ti avrà portato a domandarti quali servizi offre un personal trainer, e in cosa si differenziano da quello di un comune istruttore di sala.
Dando per assodato che il focus principale stia sull’offerta di un tipo di preparazione atletica personalizzata, e seguita passo dopo passo, scioglierò i tuoi dubbi con una risposta un pò criptica: dipende dalla sua specializzazione!
Potrai trovare personal trainer esperti in chinesiologia, in ginnastica posturale, in body building, magari anche in grado di impostare un programma alimentare da affiancare all’allenamento.
Le specializzazioni dipendono dal tipo di formazione acquisita.
Per alcune discipline, la regolamentazione italiana prevede l’obbligo di un titolo universitario. Ne sono un esempio discipline come l’osteopatia e la fisioterapia.
Perciò diffida da coloro che si propongono come “tuttologhi” senza avere alcuna qualifica.
Un personal trainer per definirsi completo non ha bisogno solo di specializzarsi e ottenere qualifiche, ma necessita in prima battuta di tanta esperienza sul campo.
I corsi per diventare personal trainer
La legislazione in merito alla formazione da seguire per diventare personal trainer risulta tutt’oggi abbastanza fumosa, e spesso i regolamenti a livello regionale mostrano alcune differenze.
È indubbio che il conseguimento di una laurea presso Scienze delle Attività Motorie e Sportive risulti un canale preferenziale.
Come diventare personal trainer senza la laurea? Come diventare un preparatore atletico? L’iter da seguire è il medesimo.
Il Coni presenta al suo interno una struttura nominata “Scuola dello Sport”, la quale si occupa della formazione e della didattica dei tecnici sportivi. Attualmente i corsi offerti svariano su diverse tematiche che vanno dalla preparazione atletica al management in ambito sportivo.
La scuola si appoggia alle differenti federazioni presenti sul suolo nazionale, le quali offrono corsi, tra cui quelli di formazione per personal trainer, di cui la validità è riconosciuta direttamente dal Coni.
Mi raccomando per avere una qualifica valida frequenta esclusivamente dei corsi personal trainer riconosciuti dal Coni. In questo caso non sarà necessario aver conseguito una laurea per accedere al corso, ma potrebbe essere richiesta la partecipazione ad un ulteriore corso propedeutico.
Come già annunciato, il personal trainer potrà seguire in seguito ulteriori corsi che permetteranno di specializzarsi in ambiti collaterali alla sua attività. Alcuni saranno offerti direttamente dalla Scuola dello Sport, e altri, come già visto, richiederanno il completamento di un percorso di studio accademico.
Quanto guadagna un personal trainer?
Parlando di lavoro autonomo è difficile definire precisamente lo stipendio di un personal trainer. Mediamente la tariffa si aggira intorno ai 40 euro l’ora, ma questo dipende anche dall’ambito in cui svolgerà la propria attività.
Molti personal trainer lavorano all’interno di grandi catene, ma in questo caso il compenso, nonostante il bacino di utenza sia ampio, è indubbiamente minore.
Per quanto riguarda coloro che posseggono un proprio studio la paga oraria sarà più elevata, ma potranno contare solo sulle proprie capacità manageriali per procacciare il maggior numero di clienti.
Per il personal trainer è possibile praticare anche semplicemente all’aria aperta, riducendo così le spese di gestione per uno studio privato. Però purtroppo a meno che tu non svolga la tua attività in un paese tropicale, questa modalità sarà applicabile solo in certi periodi dell’anno. Altra possibilità, è offrire il servizio direttamente a casa del cliente.
Una buona alternativa, se hai un capitale da investire, potrebbe essere aprire una tua palestra. Qui ti spiego come fare.
Stai ancora ragionando su come diventare personal trainer? Spero di aver diradato un pò di quella nebbia che ti circondava.
Riassumendo: se vuoi investire in questo mercato, fai scorta di pazienza, motivazione, imprenditorialità e non perdere mai la voglia di formarti!
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