Se stai pensando di aprire un’impresa di pulizie sei nel posto giusto.
Ti chiederai “perché”?
In questo articolo cercheremo di darti tutte le informazioni necessarie per avviare un business in questo settore e scoprirai nelle prossime righe quanto potrai guadagnare con un’impresa di pulizie, quali costi dovrai sostenere, qual è l’iter burocratico e così via.
Perché aprire un’impresa di pulizie?
Sicuramente hai avuto la giusta intuizione: aprire in questo momento un’impresa di pulizie è una buona scelta di business. Il mercato è in forte espansione e registra un incremento del 3% secondo l’annuale indagine di AfidampFab.
Il settore è di fortissima rilevanza oggi, nonostante l’invisibilità che sembra affliggere la categoria, ma forse non più da dopo l’emergenza Covid che sicuramente porterà un’ulteriore crescita dello stesso.
Così come capita in qualsiasi settore fiorente, il mercato delle imprese delle pulizie ha visto raddoppiare nei paesi europei la nascita di imprese, portando al raddoppio negli ultimi 20 anni. Questo significa che il mercato ha iniziato a frammentarsi e ne è scaturita una forte differenziazione dell’offerta, il consiglio infatti è quello di cercare di specializzarsi per avere un maggior numero di clienti, un’offerta più puntuale e una più alta marginalità sui servizi offerti.
Sicuramente non puoi pensare di aprire un’impresa di pulizie e offrirti genericamente a un consumatore finale: entreresti in competizione con le colf che hanno un salario minimo prestabilito da un contratto nazionale.
Aprire un’impresa di pulizie: le caratteristiche
Un’impresa di pulizia si occupa di tutte quelle operazioni di pulizia e igienizzazione necessarie sia per gli ambienti privati sia per quelli pubblici.
Un’impresa di pulizia in ambito domestico si occupa di gestire la pulizia giornaliera dell’abitazione, e alcune operazioni straordinarie come il lavaggio della moquette e la lucidatura di parquet e marmi.
Un’impresa di pulizia in ambito domestico si occupa di gestire la pulizia giornaliera dell’abitazione con operazioni quali:
- Lavaggio dei pavimenti
- Spolverio del mobilio
- Pulizia del bagno
- Pulizia della cucina
- Rifacimento dei letti
- Pulizia delle finestre e dei balconi
- Lavaggio delle lenzuola
Nelle abitazioni private poi sono richieste anche operazioni di pulizia straordinaria come:
- Lucidatura dei marmi e del parquet
- Lavaggio della moquette
- Lavaggio dei tappeti
- Lavare e stirare la biancheria
Mentre per le abitazioni, sia la pulizia ordinaria sia straordinaria, di solito viene gestita da uno o al massimo due operatori, per quanto riguarda invece la pulizia dei luoghi di lavoro, delle strutture pubbliche o private, si prevede l’impiego di una maggior forza lavoro e di alcune operazioni di pulizia con strumenti industriali e professionali.
Nello specifico, le imprese di pulizia possono lavorare in luoghi pubblici o aziende private come:
- Locali commerciali
- Studi professionali
- Scuole
- Università
- Aeroporti
- Centri commerciali
- Hotel, bar e ristoranti
- Uffici
- Aziende di grandi o medie dimensioni
Nelle aziende pubbliche e private, le imprese di pulizie si occupano della pulizia ordinaria e giornaliera con operazioni quali:
- Spolvero dei mobili
- Pulizia degli ambienti (lavaggio dei pavimenti, pulizia dei bagni, pulizia delle scrivanie)
- Differenziazione ed eliminazione dei rifiuti nei cestini
- Pulizia delle aree comuni e aziendali
- Lavaggio vetri e vetrine
Oltre alle operazioni di pulizia ordinaria, anche nelle aziende e nelle attività commerciali sono necessarie degli interventi straordinari. Questi vanno dalla sanificazione di specifici locali, come le cucine o i bagni, alla pulizia di ambienti sanitari con prodotti e macchinari specifici, come ad esempio, risulta necessario all’interno degli ospedali.
Infine, una buona impresa di pulizie si occupa anche di interventi straordinari come quelli necessari dopo un incendio, un allagamento, oppure dopo i lavori edili e di ristrutturazione, operazioni di derattizzazione e disinfestazione effettuata con tecnici esperti autorizzati a intervenire.
Dati i vari servizi offerti in genere da un’attività di questo genere è difficile aprire un’impresa di pulizie individuale, ma per riuscire a soddisfare le esigenze dei clienti c’è la necessità di avere diversi dipendenti specializzati e con esperienza nel settore.
Si può scegliere comunque di specializzarsi o offrire solo determinati servizi, aprendo quindi un’impresa di pulizie di modiche dimensioni. Ad esempio, ci si può distinguere sul mercato offrendo solo servizi per la pulizia delle abitazioni private. Una soluzione che prevede un minor numero di dipendenti e di macchinari per iniziare ad avviare questa attività.
Perché bisogna avere un business plan
Se hai deciso di aprire un’impresa di pulizie la prima cosa che devi fare è provvedere a stilare un business plan.
Il business plan è un documento necessario per riuscire a idealizzare e aprire un’attività in modo corretto e con tutte le analisi necessarie per avere successo.
Lo scopo del business plan infatti è aiutare il futuro imprenditore a ottimizzare al massimo la sua impresa, organizzare il lavoro in modo ottimale e comprendere quali sono tutti gli obblighi burocratici da seguire.
Quando devi creare un business plan è necessario porsi alcune domande come:
- Quale sarà il focus della mia impresa di pulizie? Voglio lavorare in un settore specifico o offrire una rosa più ampia di servizi?
- Quali metodi voglio utilizzare, strumenti e prodotti per rendere gli ambienti puliti e igienizzati?
- Di quanti dipendenti avrò bisogno all’inizio?
- Quali sono i prezzi che applicherò per ogni servizio proposto?
- Di quanti mezzi di trasporto e attrezzi per la pulizia o bisogno e quanto costano?
Queste sono solo alcune delle domande che possono aiutarti a sviluppare al meglio la tua idea di business, inoltre riuscirai così ad avere una panoramica più chiara delle azioni che devi compiere per avviare la tua attività e potrai fare una stima dei costi necessari.
Il business plan è un documento molto importante, quindi se non sai realizzarlo da solo, puoi sempre avvalerti dell’aiuto di un consulente finanziario o di un commercialista.
La location
Un’impresa di pulizia, a differenza di altre attività, non ha bisogno di un negozio in centro città, di una grande vetrina o di essere situata all’interno di una strada ad alto traffico.
Questa tipologia di attività necessita più che altro di un locale dove poter stabilire gli uffici amministrativi dell’azienda e di un locale dove tenere le attrezzature e i mezzi di trasporto che useranno i dipendenti per le loro operazioni di pulizia.
Data la dimensione di attrezzature e mezzi di trasporto, sicuramente devi trovare un locale ampio, che si può trovare anche in zone non propriamente centrali e nei dintorni di una grande città. Di solito, le aziende di pulizia sono locate nella zona industriale della città dove si avvia la propria attività.
Quindi devi scegliere uno stabile dalla grandezza minima di 150 metri quadrati. Lo stabile deve avere due aree una dedicata a tenere le attrezzature e tutti i prodotti. Una zona per gli spogliatoi e i bagni del personale. Uno spazio infine dedicato all’area amministrativa dove gestire pagamenti, fatture, ordini, appuntamenti e tutto il personale.
Quanto costa aprire un’impresa di pulizie?
Parlare di costi non è semplicissimo, perché naturalmente dipende da molti fattori, come ad esempio:
- La tipologia di azienda: sei un lavoratore autonomo o vorresti aprire un’azienda con più personale? Stai pensando ad una dimensione familiare o hai in mente di espanderti di più?
- La tipologia di servizio: se offri come servizi le pulizie tradizionali avrai meno spese di macchinari rispetto a chi invece vuole specializzarsi nella pulizia di ambienti sanitari ad esempio.
Ma vediamo di iniziare con un semplice elenco dei costi giusto per farci un’idea.
Per quanto riguarda gli adempimenti burocratici bisognerà:
- Aprire la partita iva oppure fondare un’azienda: nel primo caso i costi sono pressoché irrisori dovrai pagare un’imposta, mentre nel secondo caso c’è la necessità di rivolgerti ad un notaio e dobbiamo considerare i costi per la registrazione alla camera di commercio (quindi variano da 200 € fino a XXX);
- Iscrizioni all’Inail e all’Inps sia degli intestatari della società sia dei dipendenti;
- Adempiere ai costi dei corsi necessari per ottenere le certificazioni che permettono di aprire e avviare un’impresa di pulizie.
I costi burocratici sono certamente quelli che influiscono meno sul budget iniziale per riuscire ad avviare un’attività.
Le spese più alte sono invece quelle che concernano macchinari, prodotti per la pulizia, macchine aziendali e assunzione dei dipendenti, inoltre bisogna considerare anche i costi dell’apertura del magazzino per i macchinari e i veicoli, e quelli per l’apertura degli uffici amministrativi.
Secondo Andrea Risi, Presidente dell’Alis, Associazione delle Imprese di Pulizie della Lombardia, sono sufficienti 5.000 € per una piccola società di 3 – 4 persone fino a 15mila € per società con 18 – 19 persone.
Se stai partendo dal piccolo e vuoi prima provare a metterti in proprio come autonomo la spesa iniziale ha completamente un’altra dimensione e, considerando il costo di materiale e apertura della Partita IVA, sarai pronto per metterti al lavoro e pensare successivamente se espanderti o meno.
Le spese di gestione
Una volta aperta l’attività e acquistati macchinari per svolgere la tua attività i costi principali per la sua gestione prevedono:
- Spese amministrative: commercialista e consulente del lavoro;
- Costo dei dipendenti: costo medio annuo di 24mila€ con una paga oraria media 15,77€ naturalmente stiamo parlando di costo azienda;
- Spese di affitto dei locali per la gestione dell’attività: dipende dalle dimensioni necessarie per i macchinari e gli spogliatoi del personale; se parti dal piccolo potresti non averne necessità e usare il garage di casa tua. In alternativa il consiglio è quello di affittare spazi nella zona commerciale in modo da abbattere i costi;
- Costo per i prodotti di pulizia;
- Costi per la manutenzione dei macchinari: variano in base alla tipologia (si può partire da strumenti che utilizziamo tutti i giorni fino ad arrivare a macchinari complessi che possono avere un costo di 50.000€).
Insomma nelle righe precedenti l’intento era quello di darti delle misure di grandezza per capire che dimensioni vuoi dare alla tua azienda. Come in tutti i settori i costi iniziali dipendono da come ti vuoi posizionare sul mercato.
Quindi prima di avviare la tua attività, oltre a calcolare i costi per l’apertura, è bene eseguire un calcolo forfettario di quelli che saranno poi anche i costi per la gestione della tua impresa di pulizia.
Le modalità di finanziamento
Come abbiamo visto aprire un’impresa di pulizia prevede dei costi elevati, quindi c’è la necessità di provvedere alla richiesta di un prestito per riuscire a far fronte a questo investimento.
Le principali forme di finanziamento alle quali puoi accedere per avviare la tua attività sono:
Finanziamento alle imprese: ossia particolari mutui e prestiti concessi dalle banche a coloro che vogliono aprire un’impresa nel territorio italiano. Questa prevede solitamente tassi agevolati e si richiedono garanzie reali o personali per sostenere il prestito.
Prestito personale: se si hanno già dei liquidi da parte, per cofinanziare l’avvio della tua attività puoi scegliere di richiedere anche un prestito personale. Ci sono finanziarie infatti che offrono anche sino a 60 mila euro a coloro che hanno delle garanzie personali (come un contratto di lavoro a tempo indeterminato) o una proprietà immobiliare.
Prestito d’onore: questa forma di finanziamento è concessa dallo Stato italiano mediante i programmi di Invitalia e le banche che aderiscono a questi, oppure attraverso la partecipazione ai bandi indetti dall’Unione Europea. Il prestito d’onore è ideale per coloro che desiderano ottenere un finanziamento agevolato e al contempo desiderano ottenere una parte del prestito a fondo perduto (ossia da non dover restituire).
Queste sono le principali modalità di finanziamento che possono aiutarti ad avviare la tua impresa di pulizia. Sicuramente, però oltre a calcolare la somma che si può ottenere in prestito, si consiglia anche di avere una somma personale messa da parte, che può aiutarti a gestire i primi mesi di attività.
Quanto si può guadagnare con un’impresa di pulizia
Ora che abbiamo visto come aprire un’impresa di pulizie sicuramente sarai curioso di scoprire quanto guadagna chi sceglie di avviare un’attività del genere.
Naturalmente, è molto complesso dire esattamente quanto può guadagnare un’impresa di pulizia, perché i guadagni dipendono da innumerevoli variabili e dai contratti che un’agenzia di pulizie riesce a concludere durante la sua attività.
Considera che in Italia ci sono dagli autonomi che lavorano nel settore fatturando poco più di 20mila € l’anno fino a grosse cooperative che arrivano a fatturati stellari.
Possiamo comunque dire che questa è un’attività che promette degli ottimi guadagni per chi ha una clientela solida e continua nel tempo.
Possibilità di guadagno con un’impresa di pulizie: esempio concreto
Per darti un’idea delle possibilità di guadagno per un’impresa di pulizia possiamo comunque fare un esempio calcolando una media di clienti e del prezzo che devono corrispondere per i vari servizi.
Immaginiamo che tu voglia partire dal piccolo come autonomo.
Dovrai iniziare a ragionare su base oraria per capire che offerta proporre ai tuoi potenziali clienti.
Il consiglio, come anticipato all’inizio, è quello di specializzarti in un settore per non essere visto come competitor di una colf che, per contratto nazionale guadagna 7.50€ l’ora, o peggio di chi lavora in nero che solitamente guadagna 8.50€ l’ora.
Potresti, ad esempio, offrirti come pulizie particolari ai privati (pulizie di fine cantieri, pulizie di primavera) oppure alle botteghe della tua città per la pulizia periodica di locali, vetrine, magazzini…
Il prezzo medio orario che potresti chiedere inizialmente è di 12€. Considerando 40 ore settimanali per 4 settimane al mese si tratta di un fatturato iniziale di 1920€ a cui naturalmente dovrai sottrarre i costi.
Un ragionamento che ti invitiamo a fare è quello di considerare un altro tipo di prezziario definito su mq invece che su base oraria per evitare di essere paragonato alla categoria delle colf.
Per creare un business plan più puntuale ti consiglio di fare affidamento a questa tabella in cui vengono segnalati consumi e secondi / uomo per pulire qualsiasi tipo di superficie
Qui invece ti lasciamo due esempi più istituzionali in cui potrai trovare sia il prezziario su base oraria sia al mq per tipologia di lavoro:
Perché aprire un’impresa di pulizie in franchising
Come abbiamo visto i costi per aprire da soli un’impresa di pulizia possono essere molto onerosi, non solo anche l’iter burocratico e i vari corsi da seguire prima del suo avvio rendono l’apertura di quest’attività più complessa rispetto ad altri settori.
Per chi però vuole investire comunque nel settore delle pulizie, una soluzione più economica e vantaggiosa potrebbe essere l’apertura di un’impresa di pulizia in franchising.
Aprire in franchising infatti prevede alcuni vantaggi come:
- Costi più bassi per l’avvio dell’attività;
- Possibilità di noleggiare attrezzature moderne senza doverle acquistare in prima persona;
- Si ha una formazione completa e continua durante l’esecuzione dell’attività;
- Si possono acquistare i prodotti di pulizia migliori con i vantaggi dei costi proposti dal franchising;
- Si ottengono tutti i software e la formazione necessaria per una gestione corretta dell’attività;
- Infine, il franchising offre la possibilità di operare per un’azienda già nota al pubblico e di partecipare sempre a campagne pubblicitarie innovative.
I costi per aprire un’impresa di pulizie in franchising vanno da un minimo di 15.000 euro e possono arrivare sino ai 30.000 in base all’azienda alla quale ci si affida e ai servizi che si desidera offrire alla propria clientela.
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