Hai mai sentito parlare di social reputation?
Costruire un’identità social che ci rappresenti non ha soltanto un’utilità sociale: può esserti utile a livello professionale, per presentarti a un nuovo possibile datore di lavoro, per raccontare chi sei se stai pensando di metterti in proprio.
Una strategia di personal branding mirata può aiutare a non trasformare i propri canali social in un’arma a doppio taglio.
Poche, semplici mosse possono dare nuovo valore a un profilo Instagram o Facebook sfruttando anche tutti i nuovi strumenti disponibili (soprattutto quelli video) per parlare di sé senza strafalcioni.
Secondo una ricerca di Adecco, già nel 2015 più del 35% dei recruiters addetti alla ricerca di candidati scartava risorse dopo aver sbirciato sui loro profili online. Ad oggi la percentuale è aumentata a dismisura ed è per questo che il modo in cui gestisci i tuoi canali web non può proprio essere sottovalutato.
Che cos’è il Personal Branding
Il Personal Branding è quella branca della comunicazione online che ti dà le linee guida per presentarti sui social.
Anche se non lavori nel mondo del digitale ma vuoi comunque seguire una piccola mappa per raccontare chi sei senza esagerare nei modi e nei toni, allora ti basterà seguire qualche piccolo accorgimento per impostare la tua strategia.
- Devi decidere cosa vuoi raccontare di te e cosa, invece, rimarrà fuori dai tuoi canali social;
- Devi decidere come raccontarlo e che tono di voce usare.
A essere decisivo sarà soprattutto ciò che non racconterai sui tuoi profili online: serate selvagge, foto controproducenti in arrivo dal passato o opinioni politiche e di attualità troppo stringenti.
Tutto quello che pubblichi su Facebook e Instagram racconta chi sei e costruisce la tua identità digitale: se cerchi lavoro o vuoi sfruttare la potenza di fuoco dei social per vendere di più o promuovere un’attività tutto (anche ciò che non dirai di te) contribuirà alla buona riuscita della tua strategia.
Come impostare i social personali affinché non siano un’arma a doppio taglio
Raccontare la tua vita sui social è una buona mossa, soprattutto se include ad esempio un’attività imprenditoriale che vuoi lanciare o promuovere.
Indugiare su opinioni troppo ingombranti, rilanciare contenuti dalla provenienza equivoca (le cosiddette fake news) e di cui non si hanno certezze di veridicità, dare giudizi su fatti d’attualità controversi sui social può diventare un’arma a doppio taglio.
Ecco le 6 cose da non fare sui social per ottenere il massimo a livello professionale:
- Condividere opinioni o news non verificate;
- Dare opinioni su fatti di attualità controversi e facilmente equivocabili;
- Pubblicare foto controproducenti;
- Esprimere opinioni sconvenienti;
- Raccontare in modo trasparente la propria storia senza inventare o modificare la realtà;
- Creare dei profili online che ci rappresentino al 100%, senza discrepanze.
Social Reputation: cosa fare e cosa non fare
Per costruire una Social Reputation adeguata la regola fondamentale è solo una: presentarsi per quello che si è.
A livello personale ma anche a livello aziendale, l’insieme di valori che ti rappresentano o identificano il tuo business saranno il fulcro della tua comunicazione.
Come tutti, anche tu avrai opinioni ben precise sull’attualità o sulla politica, ma è bene distinguere nettamente i pareri personali da pubblicare ad esempio su un account Twitter personale da quelli che invece ti servono per costruire la tua reputazione online.
E non solo: anche condividere opinioni altrui di un certo tipo può essere controproducente. Su Twitter ad esempio, dove le news circolano più velocemente e il modo di comunicare è più veloce e smart, in tanti aggiungono la dicitura #RTisnotendorsement: un hashtag che significa che magari ti ritroverai a condividere una particolare opinione di un altro account ma che non per questo dovrai essere d’accordo con altre sue posizioni.
In questo modo, anche se vorrai esprimere giudizi o pareri su temi caldi e controversi, dirai a chi ti legge che sai dare il giusto peso alle informazioni che condividi.
Social Reputation: come costruirne una efficace con i nuovi strumenti video.
La tua Social Reputation ti aiuta a costruire uno storytelling o racconto della tua attività professionale: crearne una efficace è il primo passo per definire in modo univoco la strada di comunicazione personale. Un buon approccio potrebbe essere quello di usare gli strumenti video disponibili, in particolar modo su Instagram.
Le Instagram Stories o la IGTv sono un ottimo modo per parlare di sé al proprio pubblico in modo diretto e immersivo.
Le Instagram Stories rimangono visibili per 24 ore sul profilo e sono video brevi di 15 secondi cui si possono applicare filtri, testi e altri widget interessanti per rendere più fruibile il contenuto, spesso attimi di vita quotidiana (clicca qui per scoprire le 9 dritte per creare delle fantastiche Instagram Stories).
La IGTv invece permette di caricare video più lunghi, di massimo 10 minuti, che rimangono visibili nel profilo dell’utente: sono perfetti per presentarsi o per raccontare il proprio lavoro, un evento o un prodotto in modo più approfondito e diretto.
Sfruttare questi strumenti per parlare di sé o del proprio lavoro ad oggi è più che strategico: è fondamentale.
Se dieci anni fa avere un website di prodotto era necessario, oggi sono i nuovi strumenti social a darti in mano la possibilità di costruire la tua social reputation e quella della tua azienda in modo smart.
Con un piano editoriale ben strutturato o il supporto di un professionista del digitale potrai dire di avere in pugno questo grande potere.