Spesso sono i finanziamenti per l’imprenditoria femminile a fare la differenza, dando respiro ad attività che farebbero fatica ad emergere senza fondi di start-up.
Secondo una delle ultime ricerche di Unioncamere, le imprese femminili muovono l’Italia e la sua economia: lo studio mette l’accento sulla capacità di queste aziende in rosa di generare più consumi in un circolo virtuoso di crescita e innovazione.
I dati sulla diffusione dei business guidati da donne parlano chiaro: le imprese femminili in Italia al 2018 erano 1,3 milioni, in aumento del 2,7% rispetto al 2014. E anche se i numeri in merito sono consolanti, avviare e trasformare un’impresa in un progetto di successo non è ancora cosa facile.
Le imprese al femminile sono tutte quelle riconosciute dalla legge n°21/1992, dentro la quale sono inseriti tutti i requisiti numerici che un’azienda dovrebbe avere per rientrare nella categoria.
Finanziamenti a fondo perduto e finanziamenti agevolati per donne sono solo alcuni dei supporti che gli enti pubblici e la Comunità Europea offrono alle imprenditrici: è necessario sapere dove cercare, come attivarsi per partecipare e come compilare i bando per poter accedere.
Punto più importante: è importante sapere a che tipo di impresa si afferisce e a quale categoria fare riferimento per poter cercare il fondo più interessante e adatto all’attività.
Se stai pensando di aprire un’impresa al femminile e hai bisogno di supporto per la ricerca di fondi, abbiamo reperito per te i bandi per i finanziamenti per l’imprenditoria femminile più interessanti e attivi che potrebbero dare una mano alle fasi di partenza del tuo business.
Finanziamenti imprenditoria femminile: i finanziamenti a fondo perduto
Tra i più apprezzati e cercati tra i fondi di sostegno all’imprenditoria femminile ci sono i Finanziamento a fondo perduto.
Si definiscono finanziamenti a fondo perduto tutti quei contributi in arrivo da enti pubblici o società finanziarie pubbliche, che puntano a sostenere nuovi business e imprese soprattutto nelle prime fasi di avviamento, che spesso prevedono investimenti importanti oppure a consolidare quelli esistenti.
Il fondo perduto implica che non è necessario restituire i capitali perché gli enti pubblici considerano il prestito come una sorta di investimento per accrescere l’imprenditoria e migliorare l’economia in un dato settore.
Per accedere a un finanziamento a fondo perduto è necessario che venga emanato un bando, che può avere entità nazionale o regionale. Chiunque abbia un progetto può presentarlo seguendo le indicazioni del bando e sono in arrivo dalla Comunità europea, che dispone di un capitale dedicato proprio a questo tipo di attività.
Come trovare i bandi a fondo perduto?
Uno degli strumenti più validi per ricercare i bandi attivi regione per regione è il sito contributiregione.it. Un altro validissimo strumento è il portale dedicato alle imprese in rosa di Unioncamere, dove vengono aggiornati non solo i bandi ma anche i corsi di formazione e i seminari dedicati al tema.
Agevolazioni e fondi di garanzia per l’imprenditoria femminile
Le agevolazioni e i fondi di garanzia sono ulteriori supporti che il Governo e gli enti pubblici forniscono agli imprenditori. Il più importante è il Fondo di Garanzia per le PMI, istituito con Legge n. 662/96 (art. 2, comma 100, lettera a) e operativo sin dal 2000.
In questo caso non si tratta di un fondo in denaro ma di una concreta opportunità di accesso a fondi senza garanzie, che risultano essere molto competitivi per gli imprenditori.
Il sito per accedere a tutte le informazioni si chiama fondidigaranzia.com.
Finanziamenti agevolati donne 2019: il Protocollo d’intesa per lo sviluppo e la crescita delle imprese femminili
Istituito dal Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri, il Protocollo d’intesa per lo sviluppo e la crescita delle imprese femminili è un fondo di garanzia nato il 4 giugno 2014 che è stato recentemente prorogato fino al 31 dicembre 2019.
Di cosa si tratta? Sono finanziamenti bancari, ottenuti con la collaborazione di 37 banche per un plafond totale di un miliardo e 448 milioni di euro di fondo dedicato a facilitare l’accesso al credito delle imprese in rosa.
Le categorie supportate dal protocollo sono tre, dedicati rispettivamente:
- Ai nuovi investimenti per dare nuova linfa a un’impresa femminile o alla libera professione (“Investiamo nelle donne”);
- Alle start-up (“Donne in Start-up”);
- Alle situazioni di crisi (“Donne in ripresa”).
Il fondo è rivolto a imprese individuali gestite da donne, ma anche a cooperative e società composte da almeno il 60% di quote rosa; infine, alle società di capitali le cui quote di partecipazione sono possedute per due terzi da donne e i cui organi di amministrazione siano costituiti per almeno i due terzi da donne.
Perché questo protocollo può aiutare le aziende al femminile? Oltre al supporto economico, questo fondo permette la sospensione del capitale dei finanziamenti erogati: una volta sola e per un periodo massimo di 12 mesi, ad esempio in caso di gravidanza dell’imprenditrice.
Contributi Europei, come si accede: siti e strumenti online
Un’altra grande risorsa per gli imprenditori sono i contributi europei, fondi stanziati dall’UE per promuovere a accrescere il business in un dato paese.
Il sito contributieuropa.com è il portale online più ricco di informazioni con tutti i bandi attivi e le modalità di accesso: grazie a un motore di ricerca interno è possibile filtrare per interessi, grandezza dell’impresa e area geografica per rintracciare il bando più interessante.
Anche il sito trovabando.it raccoglie il meglio dei fondi attivi per orientarsi nel mondo dei finanziamenti senza sbagliare.
Nuove imprese a Tasso zero, incentivi per donne e giovani entro i 35 anni
Nuove Imprese a tasso zero è un incentivo dedicato a giovani e donne entro i 35 anni che scelgono di diventare imprenditori. Il tasso zero sul finanziamento è applicabile su progetti con spese fino a 1,5 milioni di euro: una copertura quasi totale dell’investimento (fino al 75%).
Dal lancio sono più di 400 le imprese finanziate, per un totale di 101 milioni di agevolazioni concesse: la domanda va inviata online tramite gli strumenti digitali e viene valutata per merito, in base al progetto e alla sua entità.
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