Qual è l’Età Migliore per Creare una Start Up di Successo?

creare una start up

Solitamente si ha l’impressione che i giovani siano in grado di creare una start-up in modo più efficace rispetto agli over 40. Questo è ancora più vero quando le start-up hanno un elevato contenuto innovativo o high-tech.

In molti magazine che parlano di nuove imprese si vedono 4 giovanotti vestiti casual che posano divertiti, e automaticamente si associa una start-up alla rapidità di pensiero, alla dinamicità, all’energia e alla voglia di fare di brillanti ragazzi usciti dall’Università solo pochi anni prima.

Ma è davvero cosi?

Due anni fa, due professori del MIT di Boston, hanno analizzato 2,7 milioni di start-uppers che hanno reclutato almeno un dipendente nel corso di 7 anni. È saltato fuori che in realtà l’età media del fondatore dell’impresa era di 45 anni.

Diverse ricerche dimostrano che l’eta degli start-upper di successo nelle imprese high-tech è addirittura più vicina ai 50 anni, in totale contraddizione con quello che si ipotizzava sopra.

Addirittura, lo studio evidenzia come un cinquantenne ha oltre il doppio delle possibilità di avere successo di un trentenne, proprio come un quarantenne rispetto a un venticinquenne. 

Addirittura un sessantenne, ha più probabilità di avere successo con una start-up di un trentenne di ben 1.7 volte!

Un altro studio realizzato da alcuni ricercatori dell’università di Cambridge, sul territorio Inglese, ha invece mostrato come oltre la metà delle start-up lanciate nel periodo che va dal 2013 al 2016, non ha fatto registrare una crescita di fatturato nel biennio successivo.

Di questa quota parte però, l’80% aveva un “founder” under 30, mentre la parte che ha fatto registrare una crescita è risultata avere al timone imprenditori che per la maggioranza (il 73%) aveva un’età superiore ai 45 anni.

I dati mostrano senza dubbi che l’età ideale per diventare imprenditore è in realtà molto più matura di quello che si pensa.

Perché creare una start up in età matura ha più alte percentuali di successo?

La risposta, anzi, le risposte sono sintetizzabili questi in 5 punti:

  1. Avere un ottima idea è fondamentale ma l’execution è altrettanto importante, specie per superare la fase di start-up. Conoscere le tattiche, impostare le procedure, sviluppare il team, creare una forza vendita e in generale gli aspetti operativi, sono azioni che richiedono la giuste dose di esperienza.
  2. Se da una parte un giovane conosce molto bene il tessuto sociale che l’ha indotto a produrre l’innovazione, una persona più matura ha avuto modo di sbagliare e imparare dai proprio errori osservando le dinamiche che hanno portato a tale tessuto sociale. Questo è decisamente un vantaggio competitivo.
  3. Più tempo una persona ha speso nel mondo del lavoro e maggiore è la sua conoscenza delle dinamiche che regolano il business, maggiori sono le connessioni con potenziali clienti, partner e fornitori.
  4. Leadership! Un imprenditore giovane è più facilmente condizionabile e quindi più soggetto a perdere sicurezza con il manifestarsi delle difficoltà. Una persona più navigata può risultare maggiormente temprata per affrontare i problemi e trovare soluzioni senza perdersi d’animo.
  5. Motivazione. Può sembrare una contraddizione ma una persone di cinquant’anni che decide di lanciarsi in una nuova impresa, sa che non può permettersi di fare errori. Spesso uno start-upper più anziano ha maturato la decisione di diventare un imprenditore dopo aver attentamente ponderato tutti gli aspetti operativi. O forse ha perso il lavoro e deve re-inventarsi. Un giovane è implicitamente più incosciente ma, soprattutto, sa che avrà altre chance da giocarci nella sua vita professionale e di conseguenza, la sua motivazione potrebbe venirne influenzata.

Se da una parte questo articolo dà solo buone notizie a start-uppers di mezz’età che vogliono lanciare la loro start-up, dall’altra il messaggio ai giovani che anziché scoraggiarsi devono semplicemente accelerare il loro processo di maturazione.

Un imprenditore non ha un talento innato ma deve avere la passione per svilupparlo.

Un giovane deve crescere in fretta e circondarsi di persone in grado di compensarlo. Un imprenditore ultra-quarantenne deve invece fare lo sforzo di non dimenticare il dinamismo e l’energia di quando aveva qualche anno in meno. 

Un giovane deve potenziare le sue skill, non deve mai smettere di formarsi e prendersi cura della sua crescita per acquisire una mentalità strategica. Una persona matura deve trovare l’energia e l’entusiasmo di un giovane per mettere a frutto la sua esperienza.

Un giovane deve credere di poter guidare la sua azienda come un manager di mezz’età, cercando di abbinare al suo istinto una buona dose di riflessività e di attenzione ai dettagli. Al contrario, un imprenditore di mezz’età, deve credere di poter avere l’elasticità e la freschezza mentale di un giovane.

La situazione migliore è ovviamente quella di combinare le caratteristiche di un giovane aitante start-upper con quelle di un manager compassato. In altre parole, può essere saggio creare un team sinergico composto da entrambi.

Come trovare il giusto team per creare la tua start up? Clicca qui per scoprire i 5 consigli per scegliere correttamente un team di lavoro quando si lancia una start-up.

Alessandro Cirinei

Alessandro Cirinei

Alessandro Cirinei Commercial Solutions Manager Italy, Balkans, CEE, Turkey & Middle East di Experian. Fonda la sua prima azienda nel 2007, Xool e contribuisce successivamente al lancio di UrbanPost, Sercanto e Via Calzabigi. Collabora con fondi di venture ed acceleratori in qualità di "mentor" e temporary manager all'interno di numerose start-up, oggi è Commercial Solutions Manager Italy, Balkans, CEE, Turkey & Middle East di Experian

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