Lavorare come consulente può essere molto redditizio e può permetterti di gestire al meglio il tuo tempo. In un’attività di consulenza, si vende se stessi ed è di fondamentale importanza prima di tutto accertarsi di aver curato adeguatamente il proprio “personal brand”.
Assicurati che digitando il tuo nome su Google, i primi risultati siano il tuo profilo aggiornato e ricco di referenze su LinkedIn, il tuo sito internet in cui spieghi perché è straordinario lavorare con te e articoli e pubblicazioni su argomenti attinenti al genere di consulenza che proponi.
Perché è importante definire chiaramente la propria area di competenza per lavorare come consulente
Naturalmente, un consulente credibile non può essere un “tuttologo”, ma deve altresì definire la sua area di expertise in modo molto meticoloso ed evitare di offrirsi per lavori che non sono compresi in tale area.
Il focus deve essere comprovato da certificazioni ed esperienze di persone autorevoli che hanno già avuto modo di sperimentare proprio le competenze che vanti.
La definizione della tua area di competenza ti permette anche di poter generare la tua “proposition” e modellare le tue tariffe. Capire quanto vale il proprio lavoro scomponendolo in mansioni che hanno un obiettivo preciso e valutare con attenzione l’effort che è necessario per ottenere la soddisfazione del cliente.
In altre parole, il proprio pricing non deve essere solo pensato per retribuire il tuo tempo, ma deve soprattutto essere commisurato ai benefici che porterai al tuo cliente, i quali devono ovviamente essere quantificabili e misurabili.
Avere una proposta chiara permette di avere la consapevolezza di saper dire di “no”. Uno degli errori più comuni dei consulenti è quello di non ottenere la scalabilità e di ritrovarsi a lavorare su più fronti che poco o niente hanno in comune. Costringendosi così a dover lavorare in modo poco ottimizzato e andare incontro inevitabili inefficienze.
Un consulente di valore non deve aver bisogno di prendere lavori che non sono allineati con la propria missione e crearsi un network di contatti mirato per costruire un sistema di lavoro che possa essere ripetibile e chiudere il maggior numero di clienti che presentano affinità.
Le 5 aree per lavorare come consulente in modo redditizio
Ma quali sono le aree più promettenti dove lavorare come consulente può essere decisamente vantaggioso?
1. Finanza Agevolata
Si tratta di un’area in grande crescita dove l’obiettivo è quello di aiutare le imprese a ottenere finanziamenti agevolati, vincere bandi per sfruttare opportunità create da organizzazioni statali e europee.
La conoscenza delle opportunità, la capacità di elaborare e supportare il cliente per lanciare progetti finanziati e di trovare i partner o le risorse necessarie sono competenze di assoluto valore.
È relativamente semplice definire il mercato target, il quale spesso dipende dalle aree in cui sono presenti i progetti. Questo genere di consulenza è attualmente molto richiesta e necessita di uno spiccato spirito imprenditoriale e di un “know-how” specifico di tipo strategico e progettuale.
2. Intelligenza Artificiale
Matematici e data scientist sono attualmente “divorati” dal mercato del lavoro, e proprio per questo motivo quella dell’intelligenza artificiale è un area in cui può convenire lavorare come consulente.
L’obiettivo non è semplicemente quello di costruire algoritmi e impostare alberi decisionali, ma piuttosto lo scopo è aiutare le aziende a gestire grandi moli di dati per estrarre del valore utile al business. L’esperto AI è quindi uno stratega in grado di identificare tecnologie e processi per portare le imprese a diventare “data driven”.
3. Digital Marketing
Anche in questo caso, l’enfasi non è sull’aspetto produttivo ma sulla creazione di strategie basate sulla performance. Un buon consulente, a differenza di un’agenzia esterna, deve saper accompagnare un’azienda verso la trasformazione digitale e organizzare risorse e strumenti per ottenere risultati in grado di generare un ritorno dagli investimenti.
Per tale motivo un consulente in digital marketing deve essere una persona molto pragmatica con forti competenze analitiche e un totale orientamento al risultato.
4. Formazione e sviluppo risorse umane
Trarre il massimo dalle risorse presenti in un’impresa non significa semplicemente avere una suite di corsi pre-impostati quanto progettare programmi di valorizzazione e sviluppo delle persone.
Immedesimarsi, condividere gli obiettivi e respirare l’atmosfera dell’azienda è cruciale per poter impostare una metodologia di mentorship volta a far crescere le persone.
Sono tante le aziende che necessitano un miglioramento nella produttività, uno schema d’incentivi in grado di portare benefici tangibili e un’iniezione di “know how” e fiducia.
5. Business Development e M&A
Questo è un altro genere di consulenza che richiede grandi doti strategiche e notevoli abilità negoziali. Tante imprese hanno il potenziale per crescere in modo inorganico, attraverso investimenti strategici e acquisizioni. Spesso però il management fatica a selezionare e generare opportunità e non ha gli strumenti per valutare accuratamente gli impatti di un investimento e le sinergie che ne possono scaturire.
Si tratta di una tipologia di consulenza direzionale particolarmente alle piccole e medie imprese che vogliono espandersi o internazionalizzarsi ma non possono affidarsi alle grandi realtà del settore.
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