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Dedicato agli Intraprendenti: I [Fantastici] 5 Segreti di Bill Gates per Diventare l’Uomo Più Ricco del Mondo

Verrà un giorno in cui potremo concludere affari, studiare, conoscere il mondo, assistere a importanti spettacoli, stringere amicizie, visitare i negozi del quartiere e mostrare fotografie a parenti lontani, tutto senza muoverci dalla scrivania o dalla poltrona.

Bill Gates, fondatore di Microsoft Corporation, nel suo profetico libro del ’95 “La strada che porta a domani”.

Lungimirante, intelligente, curioso, ottimista e caparbio William Henry Gates III sarà l’artefice, insieme a Steve Jobs, di uno dei più grandi cambiamenti del ventesimo secolo: l’industria dei personal computer alla portata di tutti e la conseguente rivoluzione digitale che ne seguirà.

Ma da dove viene e come si forma il fondatore di una fra le aziende più importanti del pianeta che registra un fatturato di ben 90 miliardi di dollari?

Bill Gates nasce a Seattle nel 1955, il padre William H. Gates II è un avvocato mentre la madre Mary Maxwell era parte del consiglio di amministrazione della First Interstate BancSystem e della United Way ed insegnava all’Università di Washington.

Il giovane Bill si avvicinerà al mondo dell’informatica frequentando la scuola privata Lakeside, sarà qui infatti che, nel 1968, entrerà a contatto per la prima volta con un computer noleggiato dalla scuola appartenente alla Computer Center Corporation.

Con alcuni compagni di studi, fra cui Paul Allen, si dedicherà interamente allo studio dell’informatica e allo sviluppo di programmi, arrivando persino a violare i sistemi di sicurezza e a modificare il numero di ore a loro disposizione per l’utilizzo del dispositivo.

Alla fine del 1963 Bill, Paul e altri due compagni fonderanno il  “Lakeside Programmers Group” e finiranno per essere assunti dalla Computer Center Corporation per scoprire i bug del sistema in cambio dell’utilizzo illimitato del computer.

Nel 1972 Bill e Paul fonderanno la Traf-O-Data, una ditta che progettava un computer per la gestione del traffico e che frutterà loro 20.000 dollari.

Durante gli anni scolastici lavoreranno anche all’informatizzazione del sistema di gestione della scuola e verranno assunti dalla TRW per trovare e correggere i problemi all’interno dei loro computer.

Questa sarà forse l’esperienza più formativa al livello di programmazione e quella che, probabilmente, darà il via all’idea di poter fondare, in futuro, una propria azienda di software.

In quel periodo Bill, spinto dai genitori ad intraprendere gli studi giuridici, approderà ad Harvard ma neanche lì riuscirà a dissipare il suo amore per l’informatica.

L’uscita, nel 1974, del primo kit di montaggio per Microcomputer Altair 8800 farà intuire a Gates ed Allen che il mercato dei personal computer sarebbe esploso di li a poco e sarebbe stato quindi vantaggioso creare dei software che potessero sostenerli.

Svilupperanno allora un software specifico in linguaggio BASIC per il primo microcomputer della Altair, il quale verrà in seguito commercializzato con il nome di Altair BASIC.

Questo sarà il passo decisivo che lo convincerà ad abbandonare Harvard e a fondare nel 1974 con Allen la Micro-Soft Company (denominata in seguito Microsoft Inc. ed infine Microsoft Corporation), dedicandosi alla creazione di software da poter rivendere ad altri distributori sviluppando il linguaggio BASIC.

Ma sarà la madre Mary, nel 1980, a presentare Bill a John Opel, CEO dell’IMB; l’azienda era infatti bisognosa di un nuovo sistema operativo da adattare al primo personal computer che erano in procinto di lanciare nel mercato.

Inizialmente IMB farà pressione per acquistare i codici sorgente del sistema operativo, ma in seguito ad alcuni accordi Microsoft riuscirà comunque a detenere i diritti dei codici sorgente.

Fra il 1979 e il 1981 Microsoft crescerà a dismisura con dei ricavi che arriveranno a punte di 16 milioni di dollari. Nel 1984 l’azienda verrà quotata in borsa con una offerta iniziale per azione di 21 milioni di dollari facendo diventare Bill Gates miliardario a soli 31 anni.

Non male per qualcuno che profetizzava ai propri professori che sarebbe diventato milionario a 30 anni (a proposito se hai intenzione di seguire le sue orme non dimenticarti di leggere le nostre dritte su come diventare ricco prima dei 30 anni).

Nel 1989 lancerà Windows Office, la prima suite di applicativi per ufficio: sarà un successo con 100.000 copie vendute in sole due settimane, mentre nei decenni successivi il 90% dei computer sarà sotto il monopolio del sistema operativo Windows con una crescita che ancora oggi non accenna a fermarsi.

Secondo Forbes Bill Gates ha raggiunto la cima della lista degli uomini più ricchi del pianeta per 18 di questi ultimi 23 anni, con un patrimonio personale che ammonta attualmente ad 89,6 miliardi di dollari.

La Fondazione Bill & Melinda Gates

Nel 2000 deciderà di dare le dimissioni da amministratore delegato di Microsoft per dedicarsi a tempo pieno ad attività filantropiche per mezzo della Fondazione Bill & Melinda Gates.

La fondazione si occupa di importanti cause come la diffusione dell’istruzione, gli investimenti nelle comunità a basso reddito e la salute mondiale con una ricerca medica attiva e costante.

L’attività filantropica è una tematica che gli sta molto a cuore: risulta che dal 2007 ad oggi Gates abbia donato il 48% del suo capitale personale alla fondazione e si stima che, finanziando vaccini e cure mediche, abbia salvato la vita a 6 miliardi di persone.

Basti pensare che, durante un TED talk sulla Malaria, sul palco Bill Gates aprì un barattolo pieno di zanzare affinché potesse sensibilizzare il più possibile il pubblico.

Libri sul geniale Bill Gates

I 5 Consigli di Bill Gates

Altre peculiarità di Bill Gates dalla quale si può prendere spunto e capire cosa l’ha portato ad essere uno degli uomini più influenti del ventesimo e ventunesimo secolo sono di sicuro questi 5 requisiti:

  • Ottimismo. Cosciente di quanto la mancanza di ottimismo non gli avrebbe permesso di andare avanti anche quando sarebbe stato più facile scoraggiarsi e abbandonare tutto, durante un discorso a Stanford nel 2013 dirà: “L’ottimismo viene spesso scambiato come falsa speranza, ma esiste anche una falsa disperazione.”
  • Accettare critiche e fallimenti. Nel suo libro “Business @lla velocità del pensiero” scriverà: “Abbraccia le cattive notizie per capire dove devi migliorare”. Le critiche sono importanti e “I tuoi clienti più scontenti sono la tua grande fonte di apprendimento”.
  • Porsi un obiettivo chiaro alla volta. Bill Gates è scettico riguardo l’essere multitasking e ritiene sia più produttivo concentrarsi su un obiettivo ben definito per volta.
  • Non cullarsi nel successo.Il successo è un insegnante scoraggiante che seduce le persone intelligenti nel pensare che non possano perdere” scriverà nel suo libro “La strada che porta a domani”.
  • Leggere ed essere curiosi. Sembra che Bill Gates sia un famelico lettore. Durante una intervista il padre dichiarerà che non sapevano come far smettere il figlio che persino a tavola continuava a leggere ininterrottamente piuttosto che mangiare. Inoltre durante una recente intervista al Time alla domanda se la lettura fosse stata importante per il suo successo ha dichiarato: “ Non si comincia mai ad invecchiare finché non smetti di imparare. Ogni libro mi insegna qualcosa di nuovo o mi aiuta a vedere le cose in modo diverso. Sono stato fortunato ad avere dei genitori che mi hanno incoraggiato a leggere. La lettura alimenta un senso di curiosità sul mondo, che penso che mi ha aiutato ad avanzare nella mia carriera e nel lavoro che faccio ora con la mia fondazione.

Bene, adesso è arrivato il momento di lasciarti ispirare dall’uomo più ricco del mondo per cominciare a creare il tuo business di successo e, mi raccomando, scopri subito come riuscirci con 7 semplici step!

Redazione di Intraprendere

Redazione di Intraprendere

La redazione di Intraprendere è formata da un team specializzato in ogni aspetto riguardante il mondo dell’imprenditoria: da come acquisire il giusto mindset per iniziare alle migliori tecniche per promuovere il tuo business.

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