Come Diventare un Freelance

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Lo sai da quale mente sono state elaborate le parole che da qui a pochi minuti leggerai? Da quella di un freelance.

È una parola che etimologicamente deriva dalla lingua inglese, ed ha in parte a che fare con quel suffisso “free” che rimanda ad un tipo di libertà, nella fattispecie quella di gestione del lavoro secondo le proprie modalità di tempo e luogo.

Il significato del termine freelance risiede in quella forma lavorativa completamente autogestita incentrata sulla collaborazione con diverse società, senza essere legato ad esse da alcun contratto di lavoro. Spero che questa definizione non sia stata per te fuorviante.

Ci tengo a sottolineare che nel lavoro freelance si è a tutti gli effetti dei liberi professionisti, ed anche se non è posto alcun contratto in essere con le società a cui si prestano i propri servizi, le collaborazioni lavorative possono essere durature.

Chi è il freelance?

Il freelance è quindi un lavoratore autonomo in possesso di determinate abilità che vengono messe a disposizione di terzi (privati o società) dietro il pagamento di una commissione.

Puoi trovare sostanzialmente freelance in ogni settore di attività, a partire dall’editoria, passando per il design, fino ad arrivare la fotografia. Quindi potresti avvalerti in qualunque momento dei servizi di un giornalista freelance, un fotografo freelance oppure un web designer freelance.

Come cominciare l’attività di freelance

Per lavorare come freelance sarà necessario, come ogni lavoratore autonomo, aprire una partita Iva. Non iniziare a sudare freddo pensando al quantitativo di tasse che dovrai versare.

In fondo se andassi a spulciare la busta paga di un qualsiasi lavoratore dipendente, ti renderesti conto dell’ammontare delle trattenute presenti, necessarie al datore di lavoro per far fronte alle varie tasse, come ad esempio il contributo Inps. Essendo un lavoratore in proprio, dovrai provvedere in prima persona al soddisfacimento di queste spese.

La legge di stabilità varata nel 2016, però ti permette di aprire una partita Iva con un regime fiscale agevolato, detto regime forfettario. È una tipologia di contribuzione fiscale ideata proprio per coloro che si avviano all’apertura di una nuova società.

Non superando la fatturazione annua prevista dalla norma vigente per il tipo di attività svolta, potrai usufruire di un’aliquota agevolata Irpef ed Iva al 5% per i primi 5 anni. A partire dal sesto anno salirà al 15 %. Anche i contributi dell’Inps saranno sottoposti ad un regime agevolato che prevederà una decurtazione del 35 % sul minimale, il quale dovrà essere poi versato in tre rate trimestrali.

Una volta svolto l’iter burocratico, sarà necessario tracciare un business plan. Essere un freelance significa essere l’azienda di se stessi, e come in ogni impresa sarà necessario pianificare prospettive d’investimento e di crescita.

Crea la tua vetrina

Altro passaggio cruciale sarà la creazione di un proprio blog o sito. Sarà una vera e propria vetrina dove metterai a disposizione alcuni dei tuoi lavori per attrarre i tuoi potenziali clienti.

Mi raccomando non lasciare mai depositare la polvere sugli scaffali della tua vetrina, ma rendila sempre più attraente curandola e attraverso nuove esposizioni.

Cerca di essere anche il più trasparente possibile, elencando i servizi offerti e anche le tariffe.

Diventa una presenza costante sui social, cercando di allargare il tuo pubblico. Uno dei social più importanti del settore è fuor da ogni dubbio Linkedin, in quanto si costituisce come un network dedicato esclusivamente a professionisti. Qui sarà facile stringere nuovi contatti, promuovere i propri servizi e trovare nuove collaborazioni.

Le caratteristiche del freelance

Il primo consiglio che vorrei darti è quello di puntare sulla qualità, piuttosto che la quantità.

Mi rendo conto che il Web sia un mercato gigantesco dove la concorrenza è estremamente alta, e che lavorare online, e di conseguenza guadagnare online, possa essere anche sinonimo di precarietà.

Prenditi i tuoi tempi, ma cerca di fornire ai tuoi clienti il lavoro migliore possibile. Apprezzeranno la qualità, e molto probabilmente ritorneranno a chiedere i tuoi servizi.

Non mentire mai al cliente, e soprattutto non illuderlo con promesse di consegne che non potrai mantenere. Calcola bene le tempistiche necessarie, e se sarai molto produttivo piuttosto consegna il lavoro prima della scadenza.

Il cliente apprezzerà ovviamente un anticipazione della consegna, piuttosto che un ritardo.

Impara a gestire nel migliore dei modi il tuo tempo, e imponiti una routine, che ti aiuterà ad essere maggiormente produttivo (trovi qui le migliori to do list del momento).

Il freelance ha la possibilità, e la fortuna di lavorare da qualunque tipo di postazione. Solitamente basta il suo laptop per gestire al meglio il lavoro. Se devo essere sincero ti sconsiglio di lavorare da casa.

Lavorare nello stesso posto dove si dorme, si mangia e si fa qualunque altro tipo di attività è dannatamente una fonte di distrazione.

Non ti sto spronando a sobbarcarti la spesa di un ufficio, ma cerca di svolgere la tua attività in un luogo salubre da distrazioni, come ad esempio un’aula studio. Oppure negli ultimi anni molti professionisti hanno optato per la condivisione degli spazi di lavoro.

Questa è la pratica del cosiddetto co-working, che permette di ridurre al minimo le spese per possedere una propria scrivania in un ufficio condiviso.

Pro e contro

Optare per la scelta di vita del freelance ha indubbiamente aspetti positivi e negativi.

La prima caratteristica che salta all’occhio è il diventare padroni del proprio tempo, e i datori di lavoro di se stessi.

Purtroppo il lavoro del freelance è un’arma a doppio taglio. La libertà di organizzazione è controbilanciata da una continua ed estenuante ricerca di collaborazioni per garantirsi entrate più frequentemente possibile.

Come già ti ricordavo poche righe sopra, il mercato è molto ampio, e di conseguenza t’imbatterai in competitors pronti a darsi battaglia. Inoltre per molte tipologie di attività non esiste un tariffario preciso, perciò i freelance possono offrire i propri servizi alle cifre che ritengono più appropriate.

Almeno nella fase iniziale della tua esperienza avrai difficoltà a sostentarti solo con le entrate generate dal tuo lavoro. La maggior parte degli aspiranti freelance ha affiancato per un periodo più o meno lungo una seconda mansione lavorativa, spesso in qualità di lavoratore dipendente.

Pazienza e costanza. Il freelance dovrà averne sempre colme le tasche. A forza di seminare, germoglieranno risultati. Dai germogli cresceranno alberi, e solo allora potrai goderne i frutti.

Bene, a questo punto se sei ancora alla ricerca del lavoro da casa che faccia al caso tuo eccoti altre 67 idee tutte diverse.

Se invece sei alla ricerca di un possibile business da intraprendere fai subito il quiz di Intraprendere per trovare la strada adatta a te.

Anna Porello

Anna Porello

Imprenditrice digital e cuore pulsante di Intraprendere. Fonda la sua prima startup di entertainment geolocal nel 2006 venduta a una nota azienda italiana. Dopo anni come consulente nei processi di digitalizzazione di grandi imprese, decide di dedicarsi a Intraprendere.net, che co-fonda nel 2016.

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