Cosa serve per aprire un panificio?
Quando si sta per avviare un panificio è necessario pensare inevitabilmente anche all’iter burocratico da seguire per riuscire ad aprire la propria attività.
La burocrazia da seguire è necessaria per avere tutte le “carte in regola” nel momento in cui si andrà ad aprire i battenti per i propri futuri clienti.
Dunque, vediamo insieme qual è il percorso burocratico da seguire per riuscire ad aprire una panetteria.
Cosa serve per aprire un panificio: i requisiti richiesti
Prima di addentrarci all’interno dei processi burocratici per avviare un panificio, devi sapere che per aprire quest’attività è necessario avere una specifica qualifica adeguata alla posizione che si andrà a ricoprire.
Quindi per avviare la propria attività è necessario avere uno a scelta tra questi requisiti:
- Una qualifica professionale come panettiere ottenuta seguendo un corso specifico che prepara a fare questo mestiere;
- Il conseguimento di un diploma nel settore alberghiero;
- Aver lavorato per almeno due anni come dipendente, come tirocinante o apprendista in una panetteria.
Se hai uno di questi tre requisiti allora puoi iniziare tutto il percorso burocratico che ti permette di avviare un panificio.
C’è però un’altra possibilità se non si è dei panettieri e non si vuole ricoprire il ruolo di panificatore all’interno dell’attività, in questo caso si può scegliere di aprire quest’attività a patto però che si assuma un panettiere esperto e in possesso del certificato Haccp per l’igiene e la manipolazione degli alimenti.
Iter burocratico per avviare un panificio
Dopo aver visto quali sono i requisiti per riuscire ad avviare un panificio è necessario seguire l’iter burocratico che permette di ottenere di tutti i documenti fiscali necessari per aprire un laboratorio per la realizzazione del pane e il relativo punto vendita.
La prima cosa da fare dunque è aprire una società, una ditta individuale oppure una SRL (società a responsabilità limitata) o un SNC (società a nome collettivo) e la relativa partita IVA.
All’apertura della partita IVA sarà necessario anche scegliere il giusto codice ATECO che per i panifici senza posti a sedere è il 10.71.10 (Produzione di alimenti e prodotti freschi di panetteria). Mentre per i panifici che prevedono anche dei posti a sedere per il consumo di prodotti derivanti dalla panificazione o di rosticceria, il codice ATECO relativo è il 56.10.10.
Scelto il tipo di società e aperta la partita IVA con il giusto codice ATECO è necessario iscriversi al Registro delle Imprese della provincia in cui si sta per avviare l’attività.
Obbligatorio come per le altre attività troviamo anche l’apertura delle posizioni Inail e Inps per tutti coloro che lavoreranno all’interno del forno. Infine, è necessario avere sia le certificazioni Haccp sia quelle Sab per la somministrazione di alimenti e bevande.
Il locale poi dev’essere a norma secondo la normativa igienico sanitaria prevista dall’Asl della provincia in cui si avvia il locale.
Per i panifici che aprono un’attività senza posti a sedere ma solo con rivendita diretta d’asporto le regole sanitarie prevedono: due zone ben distinte una per la lavorazione e produzione dei prodotti da forno e una per la vendita al dettaglio. Inoltre, sarà necessario avere un bagno per i dipendenti con anticamera.
Naturalmente lo spazio in cui si porranno gli attrezzi dev’essere della giusta ampiezza a seconda degli strumenti che si è acquistati. Infine, il locale deve seguire tutte le norme igienico sanitarie previste dall’Asl.
Per i panifici che hanno dei posti a sedere oltre a dover avere dei locali a norma, quindi con due aree distinte l’una dall’altra, ossia una per la preparazione degli alimenti e una per la vendita di questi al pubblico e per il servizio ai tavoli.
I locali che prevedono servizi al tavolo, a differenza delle semplici panetterie con rivendite al dettaglio, devono avere almeno tre bagni con antibagno: uno per i dipendenti, uno per gli uomini e le donne e uno per i disabili.
Una volta messo a norma il proprio locale (con lavori effettuati attraverso la richiesta della DIA al comune di appartenenza) e ottenuta l’autorizzazione, sarà possibile aprire la propria attività sia che sia una panetteria con vendita diretta o con servizio anche ai tavoli, grazie alla Comunicazione Unica per l’apertura della propria attività.
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