Vorresti aprire un’attività artigianale?
In Italia ci sono più di un 1.300.000 imprese artigiane, concentrate soprattutto nei settori della manifattura, delle riparazioni e delle costruzioni, anche se negli ultimi anni sono notevolmente cresciute quelle che si occupano di servizi alla persona come estetisti, parrucchieri e altri professionisti del benessere e quelle che ricadono nel settore dell’alimentazione.
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Nel nostro paese lo status di impresa artigiana viene riconosciuto a tutte quelle imprese, individuali, familiari o collettive (SRL o SAS), che abbiano come scopo prevalente “lo svolgimento di un’attività di produzione di beni o di prestazioni di servizi”.
In base alla Legge n.443/85, detta anche Legge quadro sull’Artigianato, l’imprenditore artigiano è colui che ha la piena responsabilità della propria attività, compresi rischi e oneri inerenti la sua direzione e gestione, e soprattutto colui che svolge in prima persona il lavoro necessario a completare il processo produttivo, pur avvalendosi, in alcuni casi, di collaboratori.
Dovendo dunque dare un definizione di artigiano, possiamo dire che si tratta di un professionista esperto in qualsiasi tipo di produzione manuale o “hands-on”.
I prodotti artigianali, ovviamente, sono fra i più disparati e vari in quanto includono: mobili, quadri, gioielli, strumenti musicali e perfino bevande ed alimenti quali pane, birra e formaggio.
L’interesse mostrato dal mercato verso prodotti di alta qualità e altamente personalizzabili, come sono generalmente quelli di tipo artigiano, unito alla disponibilità di nuovi canali di vendita anche sfruttando il web, ha reso in questi ultimi anni molto proficuo aprire un’attività artigianale.
Se il tuo chiodo fisso è dunque quello di lavorare in proprio, aprire un’attività artigianale potrebbe davvero fare al caso tuo. E come al solito Intraprendere corre in tuo soccorso con suggerimenti e consigli per diventare un imprenditore artigiano che ti saranno certamente di aiuto.
L’iter necessario per aprire un’attività artigianale
Mettersi in proprio, si sa, comporta una serie di adempimenti cui non potrai sottrarti in alcun modo. Anche aprendo un’impresa artigiana dovrai seguire un iter abbastanza complesso e, prima di tutto, dovrai essere in possesso di alcuni requisiti minimi che hanno lo scopo principale di tutelare il cliente finale.
Il possesso di tali requisiti dovrà essere certificato appositamente dalla Commissione provinciale per l’artigianato, la quale dovrà valutare se il soggetto richiedente sia o meno dotato delle conoscenze tecniche e professionali adeguate per svolgere quella determinata attività.
Per molti lavori di tipo artigiano, dai parrucchieri agli idraulici, imbianchini ed elettricisti, sono le stesse Commissioni per l’artigianato ad organizzare, su base locale, corsi di formazione specifici rivolti a coloro che siano intenzionati a svolgere queste attività.
Una volta superato questo scoglio e ottenuta la certificazione, per aprire un’attività artigianale bisognerà iscriversi all’Albo provinciale delle imprese artigiane: la richiesta di iscrizione dovrà avvenire entro 30 giorni dall’inizio dell’attività lavorativa e sarà presa in esame nei 60 giorni successivi la sua presentazione.
Oltre a questi step, che sono specifici per tutte le aziende di tipo artigiano, l’imprenditore dovrà anche iscriversi alla Camera di Commercio della provincia in cui svolge l’attività e munirsi di Partita Iva (individuale o collettiva).
È importante notare che, per quello che concerne la scelta del regime fiscale, per aprire un’azienda artigianale si potrà optare indifferentemente per quello semplificato oppure per quello ordinario, ma in entrambi i casi, per non commettere passi falsi, è sempre bene affidarsi ad un bravo commercialista.
L’ultimo passaggio per aprire un’attività artigianale riguarda l’iscrizione all’Inail, che è obbligatoria sia per il titolare che per i soci e tutti i dipendenti: attenzione su questo punto, perché per non incorrere in sanzioni la posizione dovrà essere regolarizzata almeno 5 cinque giorni prima dall’inizio dell’attività.
Da notare che, per intercettare eventuali prestiti per apertura attività di tipo artigiano, dovrai ottenere la certificazione dei requisiti minimi e l’iscrizione Albo, altrimenti per la normativa vigente alla tua azienda non potrà essere riconosciuto lo status di impresa artigiana.
Se vuoi approfondire questo aspetto burocrativo leggi la guida all’apertura di una impresa artigiana.
Cosa serve per diventare un imprenditore artigiano
Oltre a seguire un iter particolare, un’impresa artigiana avrà anche bisogno di dotarsi di alcuni strumenti necessari per lo svolgimento della propria attività. Molti di questi strumenti sono comuni agli altri tipi di impresa, altri invece sono più specifici.
Riassumiamo di seguito alcuni degli elementi indispensabili di cui ha bisogno un imprenditore artigiano per aprire un’attività artigianale:
- Laboratorio, cucina o altro locale per la produzione;
- Show room o altro spazio per l’esposizione e vendita al pubblico;
- Materie prime per realizzare i tuoi prodotti;
- Magazzino per stoccare e conservare gli articoli;
- Attrezzi da lavoro e arredi;
- Registratore di cassa;
- Hardware e software per la gestione della contabilità, degli ordini e del magazzino.
Oltre a ciò, un’impresa artigiana, per quanto per definizione si basi essenzialmente sul lavoro svolto dal suo titolare, può anche avere dei dipendenti. In questo caso, però, esistono dei limiti a seconda del settore, del numero degli apprendisti e del fatto che l’azienda abbia adottato o meno processi di automazione:
- Le imprese edili possono avere fino a 10 dipendenti, di cui massimo 5 apprendisti;
- Le imprese di trasporto possono avere fino ad 8 dipendenti compresi gli apprendisti;
- Le imprese che lavorano in serie possono avere fino a 9 dipendenti, di cui massimo 5 apprendisti;
- Le imprese la cui lavorazione non è automatizzata possono avere fino a 18 dipendenti, di cui massimo 9 apprendisti;
- Infine, le imprese che appartengono ai settori delle lavorazioni artistiche, tradizionali e dell’abbigliamento su misura possono avere fino a 32 dipendenti, compresi gli apprendisti in numero non superiore a 16.
La Legge quadro sull’artigianato prevede inoltre la possibilità di avvalersi del lavoro di familiari entro il terzo grado di parentela: per farlo però occorre presentare opportuna domanda all’Albo delle imprese artigiane.
Ultimo aspetto da considerare, ma non ultimo per la sua importanza, che anche per aprire un’attività artigianale occorre stilare un business plan, proprio come avviene per tutti gli altri tipi di impresa esistenti!
Come scegliere il prodotto
Come accennato nel primo paragrafo, un imprenditore che voglia aprire un’attività artigianale ha di fronte a sé un’ampia scelta di prodotti e servizi fra cui scegliere. Se non hai già un progetto tuo, questo potrebbe all’inizio mandarti nel panico e paralizzarti nell’indecisione.
Ecco di seguito alcuni consigli che ti permetteranno di partire col piede giusto scegliendo il prodotto migliore per le tue esigenze.
Identifica il tuo set di competenze (o il set di competenze dei tuoi dipendenti)
Un prodotto artigianale diventa appetibile per il mercato nel momento in cui possiede alcune caratteristiche. I suoi fruitori apprezzano, infatti, prima di tutto l’alta qualità, l’originalità, la robustezza e così via: pensa ad esempio ai mobili fatti a mano.
Se non hai le abilità o le competenze giuste per raggiungere un tale livello di prodotto, e non hai fra i tuoi dipendenti nessuno che possa trasferirti le sue conoscenze, potrebbe essere difficile ottenere fin da subito buone performance di vendita.
Consiglio di Intraprendere: opta per un prodotto che ti appassioni e che conosci, in questo modo sarà sicuramente più facile ottenere una maggiore qualità che ti permetterà di superare i tuoi più diretti competitors.
Calcola il costo di materiali, produzione e altri costi generali
Molti prodotti artigianali, come ad esempio i gioielli, hanno dei costi di produzione molto elevati e questo può essere legato sia prezzo troppo alto delle materie prime che al costo eccessivo di alcune attrezzature.
Anche l’affitto dei locali dove collocare il tuo laboratorio o lo show room, potrebbero far lievitare inizialmente le tue spese se non ne possiedi di tua proprietà.
Consiglio di Intraprendere: prima di scegliere il tuo prodotto, dovrai valutare tutti questi costi di partenza per capire se e come riesci a finanziarli. Intercettare degli investitori potrebbe ad esempio essere una soluzione ma in tal caso dovrai optare per un prodotto che abbia per loro dei ritorni interessanti.
Valuta il volume di attività che puoi realizzare
Per comprendere quali possano essere gli introiti della tua attività, dovrai anche comprendere quanti ordini puoi soddisfare. Se la tua azienda è molto piccola e non hai molti collaboratori, potresti avere difficoltà a raggiungere livelli elevati di produzione.
Consiglio di Intraprendere: se credi di non riuscire ad aumentare il numero degli articoli e non puoi assumere altri dipendenti, dovrai per forza basarti su questo dato per avere un piano molto più realistico della crescita della tua attività.
Come promuovere la tua attività
Una volta individuato il prodotto dovrai ovviamente stabilire anche delle strategie idonee a promuoverlo. Qualunque strategia di marketing si basa però su un’attenta analisi del mercato. Ecco allora alcuni consigli che ti aiuteranno a sviluppare al meglio la tua attività.
Individua il tuo mercato di riferimento
Il prodotto più bello non realizzerà alcun profitto se nessuno è interessato a comprarlo o ad acquistarlo al prezzo richiesto. Osserva dunque il mercato esistente per vedere se ci sono persone che stanno già comprando oggetti simili a quelli che proponi tu e quanto sono disposti a spendere.
Consiglio di Intraprendere: nel fare quest’analisi sii obiettivo e cerca di capire se il tuo prodotto è in grado di competere in modo efficace in termini di qualità e prezzo con gli altri già esistenti sul mercato.
Crea una strategia per comunicare con il tuo mercato
La pubblicità è costosa, ma i media moderni offrono molte alternative: mi riferisco in particolare alle piattaforme social che se usare correttamente possono permettere di entrare più velocemente col proprio pubblico.
Consiglio di Intraprendere: se hai un’azienda artigiana apri una pagina Facebook oppure un profilo su Instagram o su LinkedIn allo scopo di mostrare i tuoi prodotti e far conoscere la storia del tuo brand ad un numero sempre più ampio di persone. A seconda del prodotto, puoi anche pensare di utilizzare i social ed il web per raccogliere ordini e vendere i tuoi articoli.
Sviluppa un piano per distribuire le merci
Ottenere gli ordini è solo il primo passo, lo step successivo è infatti quello di mettere a punto una strategia per distribuire le tue merci. Puoi ad esempio optare per uno show room personale oppure proporre i tuoi articoli in altri negozi; anche la vendita online può essere un canale importante per realizzare nuovi introiti.
Consiglio di Intraprendere: per individuare i tuoi canali di vendita, dovrai tenere conto anche delle caratteristiche dei tuoi prodotti. Se si tratta, ad esempio, di articoli altamente deperibili, dovrai assicurarti di poter inviare la tua merce in modo veloce e tempestivo; nel caso di gioielli o altri prodotti delicati e preziosi, dovrai invece assicurarti ce la consegna avvenga in sicurezza.