Come Aprire un Growshop

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Se ti stai chiedendo come aprire un growshop, allora avrai bisogno di tutte le informazioni sulle caratteristiche di quest’attività, i suoi costi e gli adempimenti burocratici necessari.

Prima di procedere a fornirti tutte queste risposte, devi sapere che questa è un’attività completamente legale, in quanto in questi negozi si vendono prodotti a base di canapa e infiorescenze di cannabis che presentano un contenuto di THC inferiore a quello imposto dai limiti di legge.

Infatti, il THC è il cannabinoide che se contenuto in una dose superiore allo 0,6% da effetti psicoattivi, che rendono la semplice pianta della canapa una droga leggera.

Altresì invece non esiste alcuna legge che impedisce la vendita di prodotti a base di piante di cannabis con un THC inferiore a questa dose. Per questo motivo spesso questi negozi sono indicati come distributori di cannabis light, quindi non con alti concentrati psicoattivi.

Vediamo insieme, dunque, come aprire un growshop.

Aprire un growshop: le caratteristiche

Come abbiamo accennato i Grow Shop permettono di vendere la cannabis light solitamente chiamata anche marijuana legalizzata.

Naturalmente, questo secondo termine non deve confondere. In quanto, non c’è stata la legalizzazione cannabis in Italia, ma semplicemente, data la normativa in vigore, si ha la possibilità di vendere le piante di canapa che contengono poco THC e i prodotti estratti da essa sono assimilabili alle piante e spezie vendute in erboristeria.

Questi negozi sono spesso soggetti a controlli da parte delle Forze dell’Ordine, in quanto si teme sempre il circolo eventuale di prodotti illegali.

Aprire un Growshop prevede innanzi tutto la necessità di conoscere al meglio questo campo, in quanto bisogna comprendere quali sono o meno i fornitori affidabili.

C’è la necessità di acquistare solo prodotti a basso contenuto di THC, i semi e tutti i prodotti derivati devono essere certificati per riuscire ad aprire un growshop non solo nel rispetto della legge, ma anche nella massima sicurezza legale.

Una cosa da tenere ben in mente, quando si sceglie di avviare un’attività del genere è che si avrà contatto spesso con le forze dell’ordine, e in secondo luogo che bisognerà sempre tenere con sé tutte le ricevute che identifichino la legalità dei prodotti venduti.

Ma come fare per aprire un growshop e cosa si può vendere?

L’apertura di quest’attività, nonostante i prodotti atipici, in realtà segue un iter burocratico identico a quello di qualunque negozio commerciale.

Dunque, sarà necessario chiedere i dovuti permessi al comune, affittare un locale e renderlo a norma, provvedere all’acquisto dei prodotti da vendere e iscriversi alla gestione separata per i commercianti.

In molti si chiedono cosa si può vendere in questi negozi, in realtà l’assetto di prodotti è davvero molto ampio. Infatti, puoi scegliere di commercializzare:

  • Attrezzature per il giardinaggio e la coltivazione.
  • Semi e infiorescenze di varietà di canapa con basso contenuto di THC, certificate e prodotte da aziende affidabili.
  • Bong, pipette, vaporizzatori e tutto il necessario per fumare la canapa light.
  • Prodotti edibili a base di Canapa.
  • Creme, olii, incensi, e prodotti di vario genere a base di cannabis light.
  • Capi di abbigliamento naturali realizzati con la canapa e cosmetici a base di cannabis.

Tutti questi prodotti insieme possono offrire a chi sostiene i benefici che comporta l’impiego di questa pianta, e a coloro che amano i prodotti naturali o edibili a base di canapa di avere un’ampia opportunità di scelta di prodotti completamente legali.

Perché bisogna avere un business plan

Se stai per aprire un growshop allora devi provvedere alla realizzazione di un piano di azione o meglio di un business plan per riuscire a organizzare in modo preciso e produttivo tutti i passi necessari all’avvio dell’attività.

Redigere un business plan ti permette di non lasciare nulla al caso, di avere chiaro quanto costa aprire un growshop e quali sono i tempi necessari a rientrare dell’investimento dopo l’apertura.

Per redigere un business plan corretto devi creare un piccolo fascicolo che comprende delle specifiche aree di valutazione della tua futura attività:

  • Il brand e il target, la prima cosa da fare è comprendere quali saranno i tuoi clienti e qual è l’identità che vuoi dare al negozio e al tuo business.
  • I costi iniziali e futuri guadagni: in questa fase si valutano i costi di apertura (gli eventuali finanziamenti necessari) e si valuta quali possono essere i guadagni medi mensili, e in quanto si raggiungerà il punto di pareggio.
  • Strategia di marketing: per avere un’attività profittevole devi assolutamente pensare a come deciderai di pianificare le tue attività per raggiungere i tuoi obiettivi di vendita.

La location

Aprire un growshop prevede naturalmente una location e la sua scelta è molto importante per attrarre la clientela e ottenere così una pubblicità diretta mediante la propria insegna e il posizionamento all’interno della città.

Sicuramente, data l’atipicità di quest’attività si consiglia innanzi tutto di valutare l’apertura solo in centri molto grandi, ossia in città con un buon traffico di giovani, universitari e di persone dalla mente aperta.

Nei piccoli centri infatti, un’attività del genere potrebbe non essere compresa e non darti i risultati sperati. Oltre alla scelta di un grande centro ti consiglio di optare per zone di passaggio e commerciali frequentati dai giovani o comunque da chi ama anche la movida, ad esempio puoi aprire nelle vicinanze dei locali, pub e bar o nelle zone più frequentate dagli universitari o comunque da persone alternative e alla moda.

Infatti, non pensare che la tua clientela sarà solo giovanissima, ci sono molte persone di mezz’età che riconoscono i benefici della canapa legale e che usano i prodotti derivati.

Per la grandezza della location, invece ti consiglio di optare per un locale tra i 60 e i 75 mq, infatti i prodotti potranno essere tranquillamente sugli scaffali e non ci sarà la necessità di avere spazi troppo ampi.

Le spese iniziali per partire

Le spese per aprire un growshop sono diverse, in quanto bisogna considerare sia i costi burocratici sia quelli di rifornimento e apertura del negozio. Quindi si deve provvedere a corrispondere il necessario per:

  • Aprire la Partita IVA;
  • Effettuare l’iscrizione al registro delle imprese;
  • Iscriversi all’Inps e all’Inail;
  • Affittare (o acquistare) l’immobile;
  • Allestire il negozio;
  • Fare il primo rifornimento;
  • Promuovere l’attività.

Tutte queste operazioni prevedono in media un investimento iniziale di circa 30.000 euro.

Naturalmente le spese sono suscettibili in base all’arredo scelto, ai prodotti che si acquistano, il fitto del locale, ecc…

Le spese di gestione

Le spese di gestione sono molto simili a quelle necessarie per un normale negozio. I costi principali da tenere in considerazione sono:

  • Il fitto mensile del locale (che può andare dai 500 ai 1.000 euro)
  • Rifornimenti del magazzino
  • Gestione dell’attività, delle pulizie e tutte quelle spese necessarie mensilmente per mantenere il negozio rifornito e pulito
  • Eventuale assicurazione furto e incendio (tra i 20 e 100 euro mensili)
  • Eventuali costi per la gestione del personale (tra i 1.200 e i 1.800 euro mensili)

Le modalità di finanziamento

Aprire un grow shop come abbiamo visto prevede un investimento di circa 30.000 euro, per questo motivo, a meno che tu non abbia i fondi necessari, avrai la necessità di chiedere un finanziamento. In questo caso ci sono diverse possibilità che si possono vagliare.

Tra le principali forme di prestito troviamo:

  • Prestito per le imprese erogati dalle banche che permettono anche a chi non ha garanzie reali di accedere a un finanziamento e ottenere il necessario per aprire la propria attività. Questi prestiti sono solitamente tutelati dallo Stato attraverso Invitalia o dall’Unione Europea. Per ottenere questa forma di prestito d’onore è necessario seguire uno specifico iter burocratico e l’esito della proposta solitamente è incerto, in quanto bisogna avere i requisiti necessari per ottenere la somma richiesta.
  • Finanziamento personale: banche e finanziarie offrono la possibilità di ottenere la sommma pattuita, a fronte di garanzie reali come uno stipendio a tempo indeterminato o una proprietà immobiliare.
  • Prestito per l’avvio di un’attività commerciale: alcune banche del territorio offrono la possibilità ai nuovi commercianti di ottenere un finanziamento per aprire il proprio negozio.

Quanto si può guadagnare con un Growshop

I guadagni di un Growshop sono suscettibili dal luogo dove si avvia la propria attività, dal flusso di clientela e dai prodotti che si vendono. Quindi non è possibile fare una stima precisa delle entrate mensili.

In media, però attività simili hanno un guadagno che oscilla da un minimo di 12 mila euro mensili a più di 30 mila, per quelle posizionate in città molto grandi e con un alto traffico di clienti.

Perché aprire un growshop in franchising

Come abbiamo visto la strada per aprire da soli un’attività come un Growshop può essere complessa in quanto bisogna conoscere il settore, i fornitori dai quali ottenere i prodotti necessari, bisogna allestire il locale e promuoversi.

Dati tutti questi dettagli, in molti preferiscono agevolare e velocizzare il processo di apertura affidandosi a un franchising.

Infatti, aprire un grow shop in franchising offre la possibilità innanzi tutto di essere tutelati dal punto di vista legale, di ottenere un elenco di fornitori affidabili, e seguire dei corsi di formazione che ti aiuteranno ad avviare la tua attività con uno sguardo attento alle esigenze dei clienti.

Un altro vantaggio del franchising sono i costi di accesso, nettamente inferiori a quelli se si apre da soli un’attività.

Infatti, un growshop in franchising prevede un costo iniziale tra i 10 e i 15.000 euro.

Inoltre, con questa spesa oltre alla formazione, si ottiene anche l’arredo dei locali, si ha la possibilità di utilizzare un brand conosciuto, si beneficia dell’assistenza commerciale continua, e infine potrai usufruire del campagne pubblicitarie organizzate dagli esperti del marchio.

Bene, adesso conosci i passi giusti per aprire un growshop ti interessa il mondo della canapa? Clicca qui per scoprire come avviare legalmente una coltivazione di canapa.

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Anna Porello

Anna Porello

Imprenditrice digital e cuore pulsante di Intraprendere. Fonda la sua prima startup di entertainment geolocal nel 2006 venduta a una nota azienda italiana. Dopo anni come consulente nei processi di digitalizzazione di grandi imprese, decide di dedicarsi a Intraprendere.net, che co-fonda nel 2016.

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