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Come Aprire una Start Up: Ovvero 5 Aspetti da Non Sottovalutare Quando si Vuole Lanciare una Startup

aprire una start up

Come aprire una start up nel modo giusto?

Sono tanti gli aspetti ai quali è necessario pensare quando si pianifica un progetto di start-up. Nelle fasi iniziali di pre-lancio l’imprenditore è da solo con la propria meravigliosa idea. Le task si accumulano, l’operatività può stritolare ma soprattutto, si corre il rischio di dimenticare alcune task importanti che possono risultare decisive.

Non dedicare le energie che occorrono ad alcuni aspetti che possono essere determinanti quando si è ancora in un momento di progettazione può portare la macchina che stai costruendo a ingolfarsi subito in fase di accensione.

5 azioni fondamentali per aprire una start up che funzioni davvero

Le seguenti 5 azioni possono apparire scontate ma in realtà spesso vengono sottovalutate e prese in considerazione in ritardo.

1. Non sottovalutare la tua proprietà intellettuale

Al giorno d’oggi le idee hanno un valore inestimabile, ma è anche vero che è molto facile copiare e avvantaggiarsi di idee sviluppate da altri.

Un’idea è fatta da una proprietà intellettuale da custodire e proteggere con grande attenzione. Non basta registrare un dominio, avere un sito web ricco di contenuto di qualità e un logo riconoscibile, è indispensabile garantirsi la sicurezza di poter tutelare la propria idea.

Per questo motivo esiste la possibilità di registrare il proprio marchio, preferibilmente a livello internazionale e di salvaguardare la proprietà intellettuale da possibili minacce attraverso i brevetti.

La World Intellectual Property Organization (WIPO) è l’organizzazione preposta a questo genere di tutela e funge da ente controllore di possibili abusi e contraffazioni, sia per ciò che riguarda la proprietà industriale (brevetti, marchi e design internazionali) e sia per ciò che invece concerne il copyright in tutte le sue declinazioni.

Spesso l’imprenditore che pensa di aprire una start up tende a posticipare questo genere di azione in attesa di vedere se ne “vale davvero la pena”. Non c’è niente di più sbagliato di esporre alla mercè di chiunque la propria meravigliosa idea!

Per approfondire:

2. Pianifica il fundraising

Trovare le finanze per far partire la propria start-up è una necessità per molti imprenditori. Spesso però quest’azione non viene pianificata in modo adeguato, e si finisce inevitabilmente con l’acqua alla gola o con la difficoltà di gestire un processo che è comunque impegnativo e burocratico.

Come prima cosa, è essenziale stabilire una relazione con le banche, anche per poter avere accesso a forme di sostegno basiche ma cruciali quali l’anticipo fatture o lo scoperto di conto.

Anche la partecipazione a eventuali bandi europei o l’adesione a contest che offrono premi in denaro sono da pianificare con cura per evitare di defocalizzarsi.

Si può scegliere la strada dei fondi di venture, dell’equity crowdfunding, oppure di può puntare su capitali provenienti da amici e familiari da includere nell’azionariato.

Esistono molte metodologie di fund-raising che possono essere adottate in contemporanea, ma occorre prestare attenzione all’impegno da mettere in quest’attività e avere degli obiettivi ben definiti.

Il reperimento di capitali è un’attività difficile e laboriosa che deve essere prevista dal proprio business plan. Inutile cercare di accapparrarsi risorse se ciò ha la controindicazione di distrarre dal business.

Per approfondire:

3. Progetta lo sviluppo del tuo prodotto

Lo sviluppo del prodotto è spesso una priorità assoluta nelle fasi embrionali di una start-up. Ma purtroppo si dimentica che un prodotto deve continuamente evolversi e adattarsi alle esigenze del mercato.

Si sviluppa un MVP (minimum valuable product), si arriva al “go to market” della versione Beta, poi finalmente si lancia il prodotto definitivo rispettando il feedback ottenuto dai clienti…. e poi ci si ferma, permettendo alla concorrenza di reagire e colmare il gap.

“Test, learn and adjust!”

Lo sviluppo del prodotto deve essere progettato attraverso dei test che danno luogo ad un processo di apprendimento continuo.

In altre parole, è fondamentale non accontentarsi mai e testare continuamente evoluzioni e sviluppi ascoltando i propri clienti.

4. Seleziona fornitori affidabili

Nei nostri articoli abbiamo frequentemente parlato dell’importanza del team e delle risorse umane che circondano l’imprenditore. Ciò però che si può sottostimare è l’efficacia dei fornitori.

Esternalizzare alcune attività è una strategia sana per una start-up, ma se il fornitore non viene selezionato con la giusta attenzione e se non ci si accerta di poter ottenere il massimo, le conseguenze possono essere fatali.

Si pensi ad esempio a un’agenzia di comunicazione che sbaglia a produrre i giusti messaggi promozionali o seleziona mezzi pubblicitari non calibrati. Oppure a un fornitore di tecnologia che ti rifila parti difettose.

I fornitori, specie in una fase di start-up, sono da considerarsi come estensioni della propria impresa ed è indispensabile testarli, valutare le referenze e selezionarli con grande cautela.

5. Sviluppa una “proposition” vincente

Ecco un altro elemento chiave che spesso viene sottovalutato. La proposition è il modo in cui si espone al mercato la propria soluzione al problema del cliente.

Inutile sviluppare un prodotto geniale se non si è in grado di comunicare al cliente i benefici che questo produrrà se viene acquistato.

Si da semplicemente per scontato che il mercato recepirà la nostra innovazione e non si cura il modo in cui viene proposta.

In qualsiasi settore si operi, il prodotto deve essere accompagnato da una proposition all’altezza che riesca a rendere semplice la sua comprensione sia da parte della forza commerciale che dal cliente.

La proposition è la sintesi della propria idea, quella che deve generare nel potenziale cliente una voglia irrefrenabile di lasciarsi tentare dalla sua straordinarietà.

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Alessandro Cirinei

Alessandro Cirinei

Alessandro Cirinei Commercial Solutions Manager Italy, Balkans, CEE, Turkey & Middle East di Experian. Fonda la sua prima azienda nel 2007, Xool e contribuisce successivamente al lancio di UrbanPost, Sercanto e Via Calzabigi. Collabora con fondi di venture ed acceleratori in qualità di "mentor" e temporary manager all'interno di numerose start-up, oggi è Commercial Solutions Manager Italy, Balkans, CEE, Turkey & Middle East di Experian

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