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Quanto Costa Aprire un Negozio? Non Farti Cogliere Impreparato, Ecco le 13 Spese che Devi Necessariamente Sostenere

Aprire un’attività comporta delle spese che devono essere considerate prima di avviare il proprio progetto. È leggittimo quindi chiedersi: “Quanto costa aprire un negozio?

I costi per aprire un negozio però possono cambiare in base a diversi dettagli come: il tipo di attività, le dimensioni del locale, ma anche l’ubicazione. Tutti questi parametri vanno considerati nel momento in cui si cerca di capire quanto costa aprire un’attività commerciale.

Dunque, è complesso fare una stima precisa dei costi legati all’apertura di un negozio, ma possiamo fare una media considerando i costi fissi e quelli legati al processo burocratico che solitamente sono uguali anche per attività che vendono beni di tipologia differente.

Qualunque la tua futura attività, vediamo insieme quanto costa aprire un negozio e come valutare le spese che bisogna sostenere.

Quanto costa aprire un negozio: le 2 dritte per creare una reale stima dei costi

Prima di elencare nel dattaglio i possibili costi che ti troverai ad affrontare per avviare la tua attività ecco 2 dritte che ti aiuteranno a creare un stima quanto più realistica dei costi.

1. Realizza un Business Plan

La prima cosa da fare per riuscire ad avere ben in mente quali sono i costi per aprire un negozio è realizzare un accurato business plan.

Il business plan è un documento che ti permette di fare una sintesi delle caratteristiche e spese della tua futura attività.

Con questo documento puoi constatare quali sono i costi, valutare le spese operative mensili e tutte quelle necessarie per la gestione del negozio.

La pianificazione risulta dunque essere molto importante, anche perché utilizzando questo strumento è possibile anche comprendere in quanto tempo si riusciranno a ripagare le spese iniziali e quando si potrà iniziare a ottenere dei guadagni.

Se non sai come realizzare un buon business plan puoi decidere di affidarti al commercialista o al consulente finanziario per la valutazione e gestione del piano da parte di un esperto del settore.

Il business plan quindi prevede una relazione che parte dai costi di apertura e raggiunge nell’ultimo paragrafo una valutazione forfettaria dei possibili guadagni.

Proprio grazie a questo strumento sarà possibile ottenere anche un vantaggio non indifferente nel momento in cui presenti il tuo progetto alla banca.

Infatti, bisogna sempre dimostrare alla banca o ad eventuali soci che il negozio che stai per aprire sarà proficuo.

Il business plan può essere compilato da te oppure da un consulente. Se vuoi risparmiare soldi leggi Come Redigere un Business Plan Perfetto in 7 Punti, altrimenti di sicuro adesso ti starai chiedendo quanto costa un business plan. Beh, sappi che in media i costi si aggirano dai 400 euro per la redazione di un business plan di imprese semplici sino a superare anche i 2.000 euro per strutture aziendali più corpose e complesse.

2. Non sottovalutare mai le tue spese

Una cosa che capita spesso è sottovalutare le spese che bisogna sostenere. Infatti, nel momento in cui si sta per aprire un negozio, l’euforia potrebbe prendere il sopravvento e l’essere troppo prepositivi porta a commettere degli errori che potrebbero minare una giusta valutazione delle spese.

Per non sottovalutare i costi di apertura di un negozio, devi porti innanzi tutto con occhio analitico nella visione d’insieme della tua attività, ma ciò non basta, c’è un piccolo trucco che può aiutarti a ottenere un risultato più efficace.

Il trucco consiste nel fare sempre una stima in eccesso delle spese di cui non si conosce ancora l’entità.

Ad esempio, se devi fare i lavori di ristrutturazione del locale, ti conviene sempre sovrastimare i costi, in quanto non saprai mai realmente le spese da sostenere. Questo è solo un esempio, ma comunque ricordati che è meglio stimare in eccesso e mai in difetto.

Un altro piccolo consiglio, per le spese delle quali invece conosci l’entità poiché sono fisse o comunque sono state già delineate in precedenza, cerca di essere il più possibile realistico nella loro valutazione.

Cosa serve per aprire un negozio: le 13 spese da sostenere

Quanto costa aprire un negozio? I primi costi da prendere in considerazione come abbiamo precitato, possono essere diversi in base alla tipologia di attività che stai per aprire.

Quindi le spese qui citate sicuramente non sono tutte quelli che dovrai sostenere ma diciamo che sono quelle che hanno in comune quasi tutte le attività commerciali.

Quanto costa aprire un negozio: i costi iniziali

Vediamo dunque quali possono essere i costi iniziali e come calcolarli nel momento in cui si realizza il proprio business plan.

1. Affitto

Una delle prime voci da prendere in considerazione per rispondere alla domanda “quanto costa aprire un negozio” è il costo del locale.

Inoltre un consiglio è quello di avere già abbastanza liquidità per coprire almeno il primo anno di fitto. Se invece hai deciso di acquistare l’immobile allora devi considerare le spese del mutuo.

2. Costi fiscali

Le spese fiscali, che andremo a vedere nel dettaglio nel prossimo paragrafo, sono tra i primi da considerare, insieme a quelli per il commercialista che di solito disbriga tutte le pratiche burocratiche.

3. Arredo del negozio

Per alcune tipologie di attività i costi dell’arredo possono incidere molto sulle spese necessarie al suo avvio.

In ogni caso, il consiglio è quello di fare diversi preventivi per conoscere il costo delle eventuali attrezzature, di scaffali, tavole e sedie, scrivanie, strumentazioni tecnologiche, la cassa ecc…

4. Prima fornitura

Tutti i negozi al momento della loro apertura devono essere obbligatoriamente forniti. Quindi prima di aprire un’attività devi andare dai fornitori dai quali desideri ottenere i tuoi prodotti e fatti fare dei preventivi e considera esattamente quali sono i costi per riuscire a rifornire completamente il tuo nuovo negozio.

In media devi considerare che la prima spesa può andare dai 10.000 sino ai 20.000 euro circa.

5. Realizzazione di un sito web aziendale

Oggi tutti i negozi e le attività che vogliono avere successo hanno la necessità di realizzare un sito web che sia raggiungibile dai futuri clienti. In questo caso è necessario chiedere l’aiuto di un professionista.

Ricorda, un sito realizzato male potrebbe minare la tua professionalità.

Quindi non ti far spaventare di questa spesa, che può andare tra un minimo di 1.000 a un massimo di 3.000 euro.

6. Assicurazione scoppio e incendio e furto

Due polizze molto importanti per proteggere il tuo negozio sono quelle contro eventuali rapine oppure incidenti come uno scoppio o incendio.

Queste polizze hanno dei costi che variano a seconda del tipo di negozio, ma in linea generale possiamo affermare che la spesa potrebbe essere tra un minimo di 20 euro sino a un massimo di 100 al mese.

7. Promozione

Ogni nuova apertura ha bisogno di essere pubblicizzata con vari mezzi. Uno dei principali al momento è sicuramente Internet e l’impiego dei social network.

Ad esempio, con l’aiuto di un social media manager, potresti avviare una campagna su Facebook per pubblicizzare la nuova apertura solo a coloro che abitano nelle vicinanze.

Oltre a Internet, per raggiungere un target più ampio puoi scegliere di avvalerti anche della cartellonistica, del volantinaggio o di altre forme di promozione che possano aiutarti a farti conoscere alla tua futura clientela.

Prima di avviare qualunque azione promozionale dovrai però creare una strategia di marketing che ti permetterà in un secondo step di compilare un marketing plan.

In questo modo ogni tua azione sarà davvero mirata al tuo target e riuscirari ad ottimizzare al meglio il tuo budget.

Per approfondire:

8. Segnaletica

Se non siete in una posizione centrale, potresti aver bisogno di cartelli segnaletici da porre in città. I costi variano a seconda dei comuni, ma può essere una spesa proficua per questo motivo è bene prenderla in considerazione.

Questi sono solo alcune delle spese che devi considerare, naturalmente poi in base alla tua attività potrai constatare tutte quelle necessarie all’apertura.

Quanto costa aprire un negozio: i costi burocratici

I costi burocratici per aprire un negozio sono necessari per avere tutte le carte in regola per realizzare la tua idea imprenditoriale.

Quanto costa aprire un negozio e quali sono esattamente le spese dovute allo stato? Per un’attività commerciale ci sono diverse voci da considerare queste sono:

9. Costituzione della società o di una ditta individuale

I costi variano a seconda che si scelga di aprire una ditta individuale o una srl, snc o cooperativa. Nel caso in cui si decide di optare per una ditta individuale le spese si riducono sensibilmente perché non c’è bisogno di alcun atto costitutivo.

Per le srl, snc e cooperative invece bisogna considerare i costi del notaio per la firma dell’atto, questi possono andare dai 700 sino ai 1.500 euro circa.

10. Iscrizione alla Camera di Commercio

I costi per l’iscrizione alla Camera di Commercio oscillano tra i 250 e i 300 euro. In questa spesa sono inclusi anche i costi del diritto camerale annuale, quello della PEC, dei bolli e della firma digitale.

L’iscrizione alla ComUnica va poi rinnovata annualmente con un prezzo che va da un minimo di 60 sino a un massimo di 110 euro.

11. Iscrizione all’Inps

L’iscrizione all’Inps viene fatta dal commercialista, per quanto riguarda invece i costi dei contributi annuali questi sono pari a 3.613 euro, e prevedono un pagamento distribuito su quattro rate annuali.

12. Iscrizione all’Inail

L’iscrizione all’Inail è obbligatoria per tutti i commercianti, in questo caso la spesa da corrispondere è davvero esigua infatti il costo annuale è pari a 12,91 euro.

13. Costi del commercialista

Infine, tra i costi da considerare ci sono quelli del commercialista. La maggior parte delle pratiche costitutive dell’attività infatti dev’essere condotta da questa figura professionale.

Il costo per l’apertura del negozio di solito è tra i 500 e i 1.000 euro. Quelli annuali invece oscillano tra i 600 e i 1.500 euro.

Quanto costa aprire un negozio: i costi per ottenere un prestito

Dopo aver visto in breve le tasse attività commerciale previste per la sua apertura e quelle iniziali da sostenere, ti sarai accorto che per avviare il tuo negozio potresti aver bisogno di un prestito o di un finanziamento.

Per avviare la tua idea imprenditoriale e richiedere un prestito ci sono diverse strade che puoi scegliere di perseguire. La più veloce è sicuramente mediante un prestito personale oppure con un mutuo chirografario, o ancora attraverso il credito per le imprese gestito da diverse banche in tutta l’Italia.

Oltre ai metodi convenzionali si può scegliere anche di optare per le agevolazioni per aprire un negozio gestite da Invitalia o dall’Unione Europea.

In questo caso, partecipando a uno dei bandi di concorso presenti (come ad esempio il sostegno per l’imprenditoria femminile, o per le attività del meridione ecc…) puoi ottenere un prestito d’onore, che ti offre una parte a fondo perduto e una somma finanziata da dover restituire a rate con un tasso di interesse vantaggioso. 

Conviene aprire un franchising o un’attività da zero?

In molti si chiedono se conviene aprire un negozio in franchising o un’attività da zero. Se sei tra questi, allora questo paragrafo è sicuramente di tuo interesse.

Voglio farti un paragone tra le spese che servono per avviare un’attività da zero oppure un franchising.

Ma quindi quanto costa aprire un negozio da zero? Come abbiamo visto tra le spese di avvio, quelle burocratiche e quelle necessarie per la promozione i costi possono aggirarsi dai 40.000 euro in su. Le variabili di prezzo sono legate al tipo di attività.

Quanto costa aprire un negozio in franchising?

Aprire un negozio in franchising ha dei costi che variano a seconda del tipo di affiliazione che desideri fare. In media però si possono trovare delle attività a partire anche da 0 euro sino a superare anche i 800.000 euro per franchising di alto livello come McDonald’s.

Dal punto di vista dei costi dunque, come puoi notare aprire un franchising conviene, in quanto si possono richiedere dei finanziamenti per franchising oppure si può scegliere di attingere al pagamento rateale proposto solitamente anche dall’azienda stessa alla quale ti rivolgi.

Ma la convenienza deriva solo dai costi più esigui? In realtà no. Infatti, aprire un’attività in franchising può avere altri vantaggi, come:

  • L’assistenza burocratica;
  • L’assistenza al marketing;
  • La notorietà e riconoscibilità del marchio;
  • L’esclusività territoriale;
  • La formazione continua;
  • L’allestimento dei locali.

Quindi in linea definitiva se vuoi avviare un’attività riducendo i costi e il rischio d’impresa, dovresti prendere in considerazione l’idea di affiliarti ad un franchising. Cliccando qui puoi trovare la nostra selezione dei migliori marchi in franchising di successo del momento.

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Redazione di Intraprendere

Redazione di Intraprendere

La redazione di Intraprendere è formata da un team specializzato in ogni aspetto riguardante il mondo dell’imprenditoria: da come acquisire il giusto mindset per iniziare alle migliori tecniche per promuovere il tuo business.

COMMENTI

3 risposte

  1. Secondo me è importante considerare anche gli eventuali costi legati a corsi di formazione, tipo corsi antincendio o corsi di primo soccorso: qualsiasi sia l’attività scelta, è bene mettere in conto questo tipo di percorso, un po’ perché in alcuni casi è obbligatorio e un po’ perché è fondamentale per lavorare in serenità!

  2. Ci sarebbero pure i costi legati alla pratica SCIA per la quale sarà necessario avvalersi di un tecnico per lo sviluppo delle piante del locale commerciale, la compilazione corretta dei moduli e la presentazione presso gli uffici SUAP del Comune

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